celebrazione che fa memoria di Gesù presentato al tempio
Questa celebrazione che fa memoria di Gesù presentato al tempio è molto ricca di contenuto, di verità, di grazia e di amore. Scegliamo il tema del tempio e della luce.
Il tema del tempio.
Tutta l’umanità, sì può dire, ha sempre pensato a Dio nei cieli. I cieli sono il primo tempio di Dio. Nei tempi della storia antica Dio abita nella tenda, nel tabernacolo, nel tempio di Gerusalemme. Nella pienezza dei tempi, il tempio vero nel quale Dio abita è l’umanità di nostro Signore Gesù Cristo e infine ci siamo noi, ” tempio di Dio che siete voi”
Il battesimo, la cresima, la penitenza che celebriamo, l’eucaristia, sono tutti mezzi di grazia disposti perché la nostra persona sia il tempio vivo, la dimora di Dio in noi e non solo in mezzo a noi. Quante volte abbiamo richiamato l’attenzione alle parole di Gesù: ” se qualcheduno mi ama il Padre mio lo amerà”, ” io e il Padre verremo e faremo dimora presso di lui”! Altre volte ci capita di andare col pensiero, con la fantasia in luoghi particolari dove è più sentita la presenza di Dio. Il luogo, il tempio particolare in cui è presente il Signore è la nostra persona, è il nostro cuore, è la nostra coscienza, è la nostra mente: siamo noi. Pensiamoci! Riconosciamoci continuamente tempio di Dio.
L’altro tema è quello della luce, in particolare, riferito a questa celebrazione, è la luce nella sua origine vera, è Gesù Cristo che viene ad illuminare il cammino della nostra vita con la sua luce che guida, illumina e sostiene. Gesù Cristo è la luce che purifica, fa vedere, fa scoprire tutte le infedeltà, tutte le volte che noi non abbiamo seguito il suo sentiero: tutti i peccati. Dalla luce che è Gesù Cristo, ci viene la grazia perché ce ne pentiamo.
Gesù è la luce che illumina. Noi siamo posti nel profondo del più grande mistero: Dio che si rivela all’uomo. Ma noi siamo piccoli, noi siamo limitati nella nostra intelligenza e nelle nostre forze. E’ indispensabile che Qualcuno, dentro di noi, faccia luce perché possiamo comprendere tutte le parole del Signore, intendere il senso della nostra vita e conoscere i rapporti particolari che ci sono tra noi e con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Lasciamoci illuminare umilmente con desiderio grande di poter vedere.
La luce che è Gesù ci sostiene.
Anche quando avessimo conosciuto tutti i misteri della fede, abbandonati a noi stessi saremmo in una debolezza radicale incapaci di coerenza per vivere secondo la luce che illumina la nostra coscienza. Pensiamo a quale dono ci ha fatto Dio che ci assicura che non ci lascia soli, ma ci sostiene, ci fortifica perché siamo capaci di camminare verso di lui!
Riflettiamo sul mistero cristiano del tempio e della luce con la grazia del Signore che ci proviene da questa celebrazione.
OM 686 Candelora 81