Gesù ci vuole fare risorgere
come figli di Dio
che si comportano come autentici fratelli
Carissimi, questa mattina con la mia presenza non voglio costringervi ad un disagio più grande di quello in cui vi trovate. Siete tutti in piedi ad assistere ad una celebrazione liturgica piuttosto lunga, perché molti sono i cresimandi. Tuttavia non posso fare a meno di richiamare la vostra attenzione su quanto avviene in mezzo a noi.
Abbiamo celebrato la Parola del Signore. Non c’é niente di più valido, di più grande, di più importante della Parola del Signore perché tutta la nostra vita, tutti gli atti della nostra vita devono continuamente essere riportati al significato della Parola del Signore, perché noi li possiamo comprendere. Anche la cresima dei vostri bambini.
La Parola del Signore ci riporta ancora, per la terza domenica, sul mistero della risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Gesù appare per la terza volta agli Apostoli, in modo molto sperimentabile e visibile, in modo che tutti possano costatare con sicurezza che Egli é risorto. – Gesù con la sua risurrezione ha dimostrato di essere il Figlio di Dio come si era proclamato.
– Gesù con la sua risurrezione ha dimostrato di essere il Signore, colui che domina.
– Gesù con la sua risurrezione ha dimostrato in particolare d’essere più forte della morte e di essere veramente la vita in persona. Questo ha dimostrato nostro Signore Gesù Cristo e gli apostoli hanno potuto costatarlo in un modo così impressionante che nessuno più li farà tacere, neppure i potenti che disponevano d’autorità, li rinchiudevano nelle carceri, li tormentavano con le verghe.
Gesù é il Signore. Il libro dell’Apocalisse ci dà la descrizione della grandezza, della forza, della maestà di Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, nella gloria del cielo. Dinanzi a Lui si piegano tutte le potenze, tutte le forze, tutte le energie del creato, perché lui solo é colui, per mezzo del quale tutto é stato fatto, nel quale e per il quale tutto ha consistenza.
Dunque Gesù Cristo si presenta a noi in tutta la sua grandezza e in tutta la sua potenza per dirci che:
-con quella forza e quella grandezza ci vuole salvare,
-con quella forza e quella grandezza vuole operare nell’intimo di ciascuno di noi il significato della sua risurrezione,
– con quella forza e quella grandezza vuole trasmettere il contenuto della sua risurrezione in noi.
San Paolo dice: se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede e noi saremmo ancora nei nostri peccati. Dice ancora san Paolo: se Cristo non é risorto neppure noi siamo nella condizione di risorgere. Notate che san Paolo non si riferisce soltanto alla risurrezione finale, ma anche alla risurrezione quotidiana che deve operarsi nella nostra vita: per essere liberati dal peccato, per essere sottratti dal potere del peccato, per essere svincolati dall’egoismo e dalla chiusura in noi stessi, per avere la forza di superare la tendenza di accaparrare per noi i beni della vita escludendo gli altri.
Gesù Cristo ci vuole fare risorgere come creature nuove. Gesù ci vuole fare risorgere come figli di Dio, in pratica come coloro che – sapendo che Dio é il loro padre – si comportano vicendevolmente come fratelli autentici. Ecco qualche cosa del significato della Parola di Dio per noi oggi, cui si deve riportare anche la cresima dei nostri bambini e delle nostre bambine.
Che cos’è la cresima? E’ nostro Signore Gesù Cristo, che si manifesta con la potenza del suo Spirito come a Gerusalemme, come ad Emmaus, come in Samarìa, per trasformare i suoi apostoli e i discepoli, per dare loro la capacità di vivere autenticamente da figli di Dio, per dare loro il coraggio di vivere secondo le esigenze della fede, per dare loro la possibilità di svincolarsi quotidianamente dal peccato, che siidentifica sempre con l’egoismo, e vivere secondo i dettami della bontà e dell’amore.
Gesù Cristo risorto, nella sua potenza, per il ministero della chiesa dà il suo Spirito a questi vostri figlioli, che mi presentate perché io imponga loro le mani. Ho detto: per il Ministero della chiesa. Sarebbe tanto importante rilevarlo, ma non devo prolungarmi troppo. Cercate di capirmi: il ministero della chiesa non é soltanto il mio ministero. Questi bambini e queste bambine riceveranno il dono dello Spirito per la potenza e la grazia di nostro Signore Gesù Cristo e per il mio ministero, ma saranno nella condizione di vivere secondo lo Spirito di Gesù Cristo se tutti i membri della comunità ecclesiale – della comunità parrocchiale – diranno con il loro comportamento a questi bambini che Gesù Cristo é veramenterisorto, che Gesù Cristo é veramente colui che ci fa risorgere, che Gesù Cristo é veramente colui che ci libera dal peccato, che Gesù Cristo é veramente colui che ci fa vivere secondo la dimensione dell’amore. Lo devono costatare!
Che cosa importa che i vostri sacerdoti si siano affannati a preparare i vostri bambini, che cosa importata che oggi ci sia qui il vescovo in mezzo a voi per i vostri bambini, se accanto a loro i papà e le mamme, i padrini e le madrine non testificano che Cristo é risorto, non dimostrano con i fatti che Gesù Cristo é vivo nella loro vita, nella loro condotta, nel loro comportamento?
La cresima in questo modo diventa una funzione qualsiasi, una cerimonia, una occasione per fare festa, un’opportunità per i fotografi, che mi devono perdonare perché sono così esigente da non permettere loro di scattare le fotografie in chiesa durante la celebrazione. Finita la funzione, faremo la fotografia, tutti insieme e anche una per ciascuno. Sono disposto a trattenermi fino alle due, ma dopo e non adesso perché quella è una cerimonia del tutto profana che non ha niente a che fare con la fede e con nostro Signore Gesù Cristo.
Mettiamo questi bambini nella condizione di non avere dei turbamenti perché costatano che noi adulti non siamo coerenti. Non prepariamo a loro una contestazione legittima perché noi non siamo come dobbiamo essere. Abbiamo tutti bisogno della misericordia del Signore. Preghiamo tutti insieme, che lo Spirito di nostro Signore Gesù Cristo che tutti noi adulti abbiamo ricevuto, si faccia sentire nell’intimo della nostra coscienza, ci faccia capire la responsabilità che abbiamo davanti a Dio e davanti ai bambini. Preghiamo perché ci dia la forza di corrispondere in un modo impegnato e coerente alla nostra fede.
OM 454 Suzzara 71 – 25 aprile ore 10