Duomo di Mantova festa della Madonna incoronata
Miei cari, la nostra di questa mattina si può definire una piccola assemblea costituita dai sacerdoti intorno al vescovo, dai nostri cari seminaristi, dalle religiose e da alcune persone, sparse qua e là nella vastità della nostra cattedrale.Dobbiamo riferirci alla Parola di Gesù tanto rassicurante quando dice di non avere timore, quasi di non preoccuparci perché siamo pochi. Poi c’è la parola di questa liturgia dove si afferma di Maria Santissima che:: il suo soggiorno è nell’assemblea dei santi. Noi siamo santi della santificazione di cui siamo segnati per parte di nostro Signore Gesù Cristo. In mezzo a noi, oltre il Cristo, questa mattina è presente Maria santissima.
Non siamo molti, però in mezzo a noi c’è chi moltiplica la nostra presenza con una presenza così viva, così decisiva e così importante, come è quella di Maria accanto a Gesù in mezzo alla chiesa, che qui si raduna nella sua espressione più forte ed evidente. In mezzo a quest’assemblea è caduta la parola del Signore, una parola come tutte le parole di Gesù Cristo assai imperiosa, ma a cui possiamo accostarci con l’umiltà e la disposizione dei poveri che vanno alla ricerca dei doni del Padre.
Una donna stupita, incantata dinanzi alla persona di nostro Signore Gesù Cristo, esclama beato il seno che ti ha nutrito. In atre parole dice, beata chi ti è madre. E la risposta sconcertante e misteriosa di Gesù è: sono più beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono. Se c’è un privilegio più grande da parte di una creatura, questo non può essere che quello di Maria santissima, che é la madre vera del figlio di Dio, eppure nel regno della grazia di Dio, tra i valori della grazia di Dio ce n’è uno più alto: quello di accogliere la Parola del Signore.
Maria è colei che ha accolto più di tutti la parola di Dio. Maria ha accolto la parola dl Dio che le è stata indirizzata nel modo più incondizionato. Dinanzi all’angelo che le propone la volontà di Dio risponde: ecco l”ancella del Signore, si faccia di me tutto quello che egli vuole”. Ecco la piena disponibilità, da parte di Maria, alla parola di Dio! Ed è avvenuto quel fatto impensabile, ineffabile, inconcepibile che la parola di Dio si é fatta persona, che la parola di Dio si e incarnata in lei, che la parola di Dio è diventa “tutto” in Maria, é diventata “tutto” per Maria, è diventata in Maria il principio della salvezza di tutti gli uomini di tutto il mondo.
Un padre della chiesa esprime questa verità con le parole: “Maria è divenuta madre del Figlio di Dio prima con il suo spirito che con il suo corpo. ” Ecco quale é la grandezza della Madonna. Ecco come la Madonna si pone in mezzo a noi! Si pone in mezzo a noi come il modello più alto dell’ascolto della parola di Dio, come il modello più pieno dei rapporti personali con Dio al punto di raggiungere questo vertice: di essere legata con la persona del Figlio di Dio come una madre col proprio figliolo.
Così è di noi. Noi siamo sollecitati da Dio, dalla sua grazia, perché ci apriamo alla parola di Dio, perché ci disponiamo alle esigenze della parola di Dio, perché lasciamo che la parola di Dio con la sua forza creatrice e trasformatrice prenda possesso di tutta la nostra persona e ci elevi a quei rapporti con Dio che sono rapporti di figliolanza più stretti di quelli che si possono stabilire tra la parentela, che sono destinati a maturare giorno dopo giorno della nostra vita e che dureranno in eterno in Dio e con Dio nella partecipazione alla vita di Dio.
E sono rapporti che non ci legano semplicemente a Dio che diventa nostro Padre per la generazione che compie in noi, per l’opera redentrice e creatrice nuova che opera in noi la sua Parola. I nostri rapporti non sono solo con lui che sta nei cieli. I nostri rapporti, sono ugualmente veri e reali e impegnativi nei confronti dei nostri fratelli. Noi siamo religiosi, noi siamo devoti, noi siamo veramente persone di fede, noi siamo autenticamente cristiani quando per la Parola di Dio che opera in noi, accettiamo di essere trasformati, accettiamo di essere elevati alla dignità di figli di Dio e ci sentiamo impegnati a rispettare questa dignità in tutti i nostri simili che diventano i nostri fratelli.
Pensiamo alla Madonna miei cari. < La Madonna, diventando la madre del Figlio di Dio è diventa la madre dei credenti. E la madre si definisce dall’amore: l’amore che porta al suo Gesù, al suo figlio, l’amore che porta ai fratelli di questo primogenito che siamo noi.
Noi che onoriamo la Madonna, noi che veneriamo i suoi privilegi, noi che adoriamo il Figlio di Dio in lei, dobbiamo assomigliare a lei proprio nell’ascolto della Parola di Dio e nell’amore che portiamo ai suoi figli, ai nostri fratelli.
Ore 15,30 dopo la processione
Il volto della nostra città
sia un volto degno di coloro che invocano
Maria come protettrice
Carissimi, concludiamo questa manifestazione religiosa con un atto di fede in ciò che abbiamo fatto e impegnandoci ad essere coerenti a questo atto di fede. Tutti, insieme abbiamo portato, pregando, per le nostre vie l’immagine di Maria santissima che é legata alla storia di questa città.
I mantovani onorano questa immagine perché la madonna durante i secoli ha dimostrato la sua predilezione con tanti atti di protezione.
Noi, con la nostra presenza e con la nostra preghiera, vogliamo attestare che crediamo che Maria ha ancora per la nostra città e per i suoi abitanti, lo stesso cuore materno ed é sempre nella disposizione di venirci incontro in quelle necessità che vengono a fare ostacolo alla nostra esistenza in conseguenza delle nostre scelte sbagliate.
Maria, espressione della misericordia di Dio, ci viene incontro per toglierci dalle conseguenze del nostro peccato, per dimostrarci il suo amore materno e la sua potente intercessione presso Dio. Ma la Madonna in questa espressione storica, non ha un rapporto semplicemente personale con ognuno di noi che crediamo, ha un rapporto con tutta la comunità cittadina, con tutta la città. Mi pare che la comunità cittadina sia ben rappresentata in questa manifestazione.
Miei cari, noi che con la nostra presenza dimostriamo di credere all’amore della Madonna e abbiamo fiducia nella sua protezione, che cosa facciamo, che cosa abbiamo fatto per questa nostra città per tutti quelli che chiedono di arrivare ad una certa dignità personale prima ancora che ad un certo livello economico?
Durante il breve tragitto compiuto nello stupendo scenario dei monumenti che rendono celebre Mantova in tutto il mondo, l’attenzione é attratta non tanto dai monumenti quanto dalle vetrine, dai cartelloni, dalle stampe e da tante altre manifestazioni. Sono queste le proposte visive più immediate. Non vi pare, miei cari, dal momento che vogliamo Maria impegnata con noi, con la nostra città, che anche noi esteriormente dovremmo esprimere un costume di vita, delle manifestazioni di vita che non si oppongano al modo di vedere e di giudicare della Madonna e alla sua sensibilità materna?
Tutto ciò che offende o potrebbe offendere la giustizia, la dignità degli altri, il candore, l’innocenza non é un fatto che si impone come si impongono i monumenti, ma sono le espressioni di vita che stanno dietro a queste proposte visive. Quelle persone potrebbero essere ognuno di noi. Quelle persone sono i nostri concittadini. Quelle persone sono i nostri amici. Quelle persone hanno dei rapporti con noi, fossero anche solo rapporti commerciali. E noi cosa facciamo? Quali sono i nostri impegni perché il volto di Mantova porti l’impronta di una città, di una Comunità che attende la protezione della Madonna?
Se questa processione non vuole diventare una manifestazione anacronistica ma vuole essere un atto di fede, deve impegnare ognuno di noi nei confronti dei nostri bambini, dei nostri adolescenti, dei nostri giovani, deve impegnare coloro che hanno fame e sete di giustizia, deve impegnare tutti coloro che hanno responsabilità perché il volto della nostra città sia un volto degno di coloro che invocano Maria come protettrice.
OM 241 Incoronata 69 – ore 11 in Duomo