Fasano -solennità della Trinità e cresima – presente don Salvatore – 1989
Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo Gesù disse a Nicodemo Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito perché chiunque creda in lui non muoia ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è stato già condannato perché non ha creduto nel nome dell’ unigenito figlio di Dio.
Cari fratelli e sorelle,
io sento tutta la mia responsabilità nel rivolgervi la parola in questa atmosfera del significato della Parola di Dio, dei canti che animano la celebrazione liturgica e del senso di amicizia che questíoggi mi ha portato ancora una volta in mezzo a voi in un modo del tutto impensato.
Io penso a voi. Penso a questi ragazzi e a queste ragazze che attendono l’imposizione delle mani per ricevere lo Spirito Santo. Io penso ai genitori che hanno fatto una scelta, secondo il senso della vita dei loro figlioli, e li presentano alla Chiesa perché ricevano la forza, il vigore, la grazia, la gioia di vivere un cristianesimo autentico. Il cristianesimo autentico è quello che ci ha indicato la Parola di Dio che celebriamo nella solennità del mistero del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo che sono un solo Dio.
Molte volte il mistero della Trinità è stato considerato troppo alto, troppo astratto, lontano da noi, in certo qual modo incomprensibile. Invece, proprio il cristianesimo consiste in questo: che Dio ha rivelato l’intimo della sua vita che non è una vita solitaria, che non è una vita lontana, che non è una vita indifferente.
Il Padre, come ce l’ha presentato oggi la liturgia, è Padre di infinito amore. Quando si pensa al monte Sinai, quando si pensa alle tavole della legge, quando si pensa al’incontro di Dio con Mosè, si è tentati pensare alla Maestà di Dio, alla grandezza di Dio, alla potenza di Dio mentre, invece, Dio a Mosè dice a chiare lettere il Signore , il Signore Dio è misericordioso, è pietoso e lento al’ ira, è ricco di grazia e di fedeltà. Ecco il Padre Eterno.
San Paolo continua a raccontare la rivelazione del nostro Dio parlandoci del Figlio e ci dice: fratelli state lieti, fatevi coraggio, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore – che è poi Gesù Cristo – e della pace sarà con voi. E Gesù ci assicura che con tutta la sua dolcezza, con tutta la sua umiltà, con tutto il vigore dell’amore che porta ai suoi amici, dà la vita per ognuno di loro.
Ecco la Trinità misteriosa. Il Padre, il Figlio, lo Spirito santo che ci riguarda in un modo particolare in questa celebrazione. Lo Spirito Santo non è una persona misteriosa e incomprensibile. E’ l’amore in persona del Padre e del Figlio che è donato a ciascheduno di noi perché diffonda nel nostro cuore la capacità stessa di Dio di amare.
Dio è amore e lo Spirito Santo diffonde questo amore del Padre e del Figlio nei nostri cuori.
Miei cari, la cresima non è un rito. La cresima non è una cerimonia. La cresima non è neppure un traguardo della vita cristiana. La cresima È un momento personale in cui è impegnato lo Spirito Santo, in persona, nei riguardi delle nostre persone, per diffondere -come ho detto- l’amore nei nostri cuori.
Io mi rivolgo a voi adulti e vi chiedo: che cosa ne avete fatto della vostra cresima? e più concretamente: che cosa ne avete fatto del dono dello Spirito Santo che, in forza della cresima che avete ricevuto, è ancora in voi come il giorno stesso in cui lo avete ricevuto, è ancora in voi per diffondere l’amore nei vostri cuori? Miei cari adulti, lo capite che noi, ognuno di noi ha bisogno di essere una persona che ama di più? Avete capito che la dimensione più importante di una persona è quella dell’ amore? Avete capito che questo amore non viene dal mondo, non viene dalle ricchezze, non viene dal prestigio sociale ma è un fatto tutto interiore che riguarda il nostro spirito? Che riguarda il nostro cuore che tutti i giorni dovrebbe diventare più amabile, più amante?
Pensateci un istante. Io non devo abusare della vostra attenzione. Ma la celebrazione che compiamo insieme, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, è tutta incentrata nel’ amore. Questa celebrazione è una sorgente di amore, la Parola di Dio e la santa Eucarestia e il sacramento della riconciliazione che avrete ricevuto, sono degli strumenti per mantenere viva in noi la capacità di amare. Io vi lascio con questo pensiero. Riflettete. Maria santissima preghi lo Spirito Santo perchè comprendiate che ognuno di noi vale nella misura in cui ha un cuore buono, ha un cuore delicato, ha un cuore comprensivo, ha un cuore generoso, ha un cuore umano.
Sia lodato Gesù Cristo.
Segue conferimento della santa Cresima e quindi:
Adesso il momento centrale della celebrazione. Il gesto del’imposizione delle mani che i sacerdoti possono fare insieme al Vescovo. Gesto che, sulla parola di Gesù e non per una invenzione della chiesa, trasmette le pienezza dello Spirito Santo. Pensiamo a quello che avviene. Pensiamo a quello che è vivo e reale per tutti noi adulti.
Segue liturgia della cresima
N.11A e 11B Trinità.89 -Fasano-