“Gesù Cristo abiti nei vostri cuori mediante la fede”
Malavicina Domenica 11 settembre 1969 ore 8,30 festa di san Luigi Gonzaga
Con la solita gioia e il solito fervore ci incontriamo dinnanzi alla cara immagine di san Luigi, patrono della gioventù, ma certamente anche dei genitori che hanno la responsabilità dell’educazione dei giovani, per celebrarne la festa. Sappiamo che celebrare la festa di un santo significa cercare di capirlo, perché qualche cosa della sua vita e della sua santità passi alle nostre persone e alla nostra vita.
Che cosa ci dice quest’anno san Luigi rivolgendosi a ciascuno di noi?
Luigi Gonzaga é santo perché è stato un vero cristiano. I santi non sono santi perché facevano cose straordinarie e compivano dei miracoli, ma perché erano dei cristiani perfetti, coloro che hanno impegnato la loro vita a costruire, giorno per giorno nella loro persona, il vero cristiano.
Chi é il vero cristiano che san Luigi ha costruito in se stesso? Lo dice Dio stesso, il nostro Padre, per mezzo dell’apostolo Paolo che ci indica in quale modo dobbiamo crescere come i suoi figli e quindi come cristiani.
Avete ascoltato il brano della lettera che san Paolo manda agli Efesini: “Piego le ginocchia dinnanzi al Padre da cui ogni paternità in cielo e in terra trae nome”. Dio é padre di tutti. Dio é il padre di qualsiasi padre. Che cosa chiede san Paolo al Padre di nostro Signore Gesù Cristo? Chiede: “Perché conceda a voi, secondo la ricchezza della pienezza della sua vita, di essere rafforzati, per mezzo della grazia dello Spirito Santo, nell’uomo interiore”. Che cosa vuole dire “nell’uomo interiore? Vuole dire: diventare forti di dentro. Voi piccoli diventate forti perché mangiate, giocate e fate tante cose. I giovani diventano forti perché si dedicano allo sport e si allenano oppure diventano forti attraverso il lavoro. Così per tutti, ma questa é una forza esterna, questa é la forza del nostro corpo.
Ci sono uomini e donne e giovani che sono molto robusti in salute e molto forti nel corpo, ma deboli nello spirito e non sono capaci di fare una piccola rinuncia, non sono capaci di dominare se stessi, non sono capaci di resistere ad una tentazione e di imporsi prima di tutto a se stesso e poi agli altri, quando é necessario. Ci sono dei papà e delle mamme che sono forti in salute ma poi sono deboli con se stessi e con i figlioli. Ecco. Nell’uomo e nella donna c’è una forza esteriore e una debolezza interna: nello spirito, nelle decisioni, nei giudizi, nella volontà. San Paolo chiede al Padre di nostro Signore Gesù Cristo che, per la potenza dello Spirito Santo, ci dia la grazia di essere forti interiormente.
San Luigi, si dice che non fosse robusto fisicamente, anzi che fosse piuttosto malaticcio. Forse non é vero, in ogni modo non era un atleta. Era debole di costituzione fisica, ma era forte interiormente. San Luigi, apparteneva ad una famiglia tra le più potenti nella nostra regione e provincia, nelle armi, nelle ricchezze, nelle influenze politiche, nelle parentele e Lui, questo ragazzo fisicamente debole, é stato capace di mettersi contro tutti e di spuntarla su tutti e di dimostrare di aver e una volontà più forte di quella del padre e dei parenti. San Luigi, aveva questa forza interiore per sostenere la sua scelta fondamentale, perché aveva scoperto Gesù Cristo.
San Paolo ci dice: “Gesù Cristo abiti nei vostri cuori mediante la fede”. Non é facile comprendere quest’espressione. Quando noi crediamo che Gesù Cristo é il Figlio di Dio ed è il nostro salvatore, noi lo teniamo nel nostro cuore come una persona cara. Il vostro papà e la vostra mamma abitano nei vostri cuori perché volete loro bene, perché pensate tante volte a loro, perché nonostante le birichinate vi rincresce quando date loro dispiacere, ci soffrite quando non stanno bene. In questo modo il papà e la mamma stanno nei vostri cuori.
Gesù Cristo viene ad abitare nei nostri cuori mediante la fede in questo modo: perché noi pensiamo a lui, perché noi lo conosciamo e gli vogliamo bene. San Luigi é santo perché portava Gesù nel cuore mediante la fede, perché a Gesù Cristo aveva riservato la prima parte nel suo cuore, perché pensava sovente a Gesù Cristo, perché tutto il suo impegno era conoscere bene Gesù Cristo, era scoprire la sua grandezza, la sua bontà, la sua potenza e quanto aveva fatto per noi e per lui.
San Luigi é sempre raffigurato con un crocifisso in mano. Perché? Perché san Luigi ha pensato continuamente all’amore che Gesù Cristo gli ha dimostrato. E pensava così: di tutta la mia famiglia, forse, non c’è qualcuno disposto a morire per me, Gesù Cristo invece é morto per me. Lui che é il Figlio di Dio, lui che poteva stare nella sua gloria infinita é venuto su questa terra a sopportare tutti dolori e a morire per me! In questo modo Gesù é diventato la persona più cara per san Luigi e per questo motivo san Luigi ha dedicato tutta la sua vita a Gesù.
Noi vogliamo onorare san Luigi e San Luigi quest’anno ci lascia questo pensiero: noi dobbiamo, come lui, crescere, diventare forti “dentro” per mezzo della grazia che ci viene dallo Spirito Santo nel battesimo e nella cresima.
“Gesù abiti nei nostri cuori mediante la fede” Come facciamo abitare nei nostri cuori le persone care? pensando a loro, volendo loro bene, cercando di non dare dispiacere, partecipando ai loro dolori Così dobbiamo fare abitare Gesù nel nostro cuore mediante la fede pensare a tutto quello che Gesù ha fatto per noi, pensare a tutto quello che egli é per noi, soprattutto pensare che ci ha amato tanto da dare la sua vita per noi. E noi come risposta a quest’amore dobbiamo dare la nostra vita per lui.
Non dare la vita nel senso di morire per Gesù ma nel senso di vivere per Gesù, nel senso di donare giorno dopo giorno, momento per momento le nostre fatiche, i nostri sacrifici: come quelli di andare a scuola, di studiare, d’essere ubbidiente. Per voi più grandi, è qualche altra cosa fatta per amore di nostro Signore Gesù Cristo Per voi papà e mamme è diventare forti interiormente come una risposta all’amore di Gesù Cristo che é morto in croce per salvarci.
Si dice: prendere la nostra croce. La nostra croce sarà la fatica. Le nostre croci saranno le difficoltà e le incomprensioni e tutto ciò che ci fanno soffrire il mondo e le persone care. L’offrire e l’accettare per amore di Gesù Cristo, diventino vita cristiana d’ogni giorno e ci rendano forti interiormente e sempre più cristiani sull’esempio del nostro protettore san Luigi.
OM 249 Malavicina 1969 – Domenica 11 settembre, ore 8,30 in onore di san Luigi Gonzaga