Testimonianze di un vescovo emerito
C’è una progressione letteraria nel volume che presentiamo.
Il cardinale Carlo Maria Martini usa l’espressione “fogli”. E aggiunge che si tratta di meditazioni “molto belle, immediate e nutrienti, che mettono a fuoco punti di dottrina e di vita che spesso portiamo sfocati dentro di noi».
Il noto teologo Bruno Forte, autore della Presentazione, parla di “testo che racconta l’amore di Dio, così come esso ci è stato narrato nella storia delle nostre origini cristiane”.
L’autore, Carlo Ferrari, già vescovo di Monopoli e di Mantova, nella Premessa scrive: “Queste pagine riferiscono una testimonianza: non vogliono essere una esposizione dottrinale di una realtà, ma intendono raccontare una esperienza di vita che riguarda il Dio della Rivelazione”.
Ci sentiamo in assonanza con il cardinale Martini e con l’autore del libro. Pagine, fogli, testimonianza. Non testo!
Il volume, infatti, è scritto da un “testimone” qualificato che avrebbe potuto darsi l’aria di Maestro, a buon diritto, ma che ha preferito rimanere nel suo stile inconfondibile. E ci è caro questo stile. Uno solo è il Maestro. Gli altri più che maestri sono “testimoni”. E se anche i Vescovi si possono chiamare maestri, noi preferiamo chiamare Carlo Ferrari testimone – vescovo, dando al secondo termine il significato proprio di chi, costituito ministro e sentinella eccellente, deve vegliare per tutti e suggerire e insegnare e indicare la via maestra.
A livello di “testimonianza”, del volume non ci sta bene la solita, usuale suddivisione per paragrafi. Proprio perché non è un testo. I paragrafi, infatti, o i capitoli, non sono quanti ne compaiono nel testo, ma tanti quante sono le affermazioni. La “testimonianza” va meditata!
E il volume va letto, meditato, contemplato per arrivare alla stessa esperienza e alla stessa testimonianza.
Ottimo lo stile. Prezioso il contenuto. Sobria l’esposizione. Avvincente la lettura. E le affermazioni si stagliano come flash di vita vissuta o da vivere.
Leggo. “Quando uno sa di essere amato raggiunge il fondamento della gioia, dell’equilibrio e della pace: è una persona contenta; il suo umore non è più in balia degli eventi e dei rapporti con le persone, ma si basa sulla Parola di Dio” (pag. 46).
Annoto. “C’è una esperienza nella vita spirituale ed è questa: le persone che maturano nella coscienza di essere amate da Dio, maturano anche l’esigenza di amare e sentirsi amate, rispondendo così al piano creativo di Dio che l’uomo non sia solo e al comandamento del Signore di amarci come lui ci ha amato” (pag. 77).
Cari “fogli di meditazione”!
Sac.Nicola Giordano
Stampa su ” Vivere in” mensile di cui é direttore don Giordano Nicola di Polignano a Mare (Bari)