Quello che si compie in chiesa
nel nome di nostro Signore Gesù Cristo
lo compie tutta la Chiesa
e la Chiesa siamo noi
Carissimi, potrà sembrare strano, ma sono quasi quattro anni che sono in mezzo a voi ed é la prima volta che entro nella vostra chiesa. E’ perché le cose sono andate così! Questa sera non mi interessa tanto l’essere entrato in quest’edificio certamente vetusto, certamente monumentale e ricco di storia, ma il mio interesse é rivolto a voi che incontro per la prima volta, il mio interesse é quello di essere in mezzo a voi come vostro vescovo, come vostro pastore, come colui che vi deve guidare nel nome e con la grazia di nostro Signore Gesù Cristo.
Questa sera, inoltre, il mio e il vostro interesse é particolarmente rivolto a questi bambini e a queste bambine che riceveranno la cresima. Avrete notato un particolare insignificante che, tuttavia, deve avere un significato. Io non ho fatto nessun solenne ingresso in chiesa, non sono venuto con la mitra e col pastorale ma semplicemente con la mia persona e con la grazia del mio ministero, perché ciò che facciamo non sia qualche cosa che fa soltanto il vescovo ma sia qualche cosa che facciamo tutti, insieme, indistintamente, ognuno per la propria parte.
Ci troviamo di fronte a questi bambini e bambine che attendono di essere cresimati. Che cosa significa quest’attesa di essere cresimati? Ricordiamolo bene: essi non attendono qualche cosa, essi attendono Qualcuno. Questo Qualcuno non é il vescovo che passerà davanti a loro ma: sarà lo Spirito Santo che si stabilirà in loro definitivamente, sarà lo Spirito Santo di cui ha parlato la prima lettura della Messa che celebriamo, sarà lo Spirito Santo di cui parla nostro Signore Gesù Cristo quando garantisce che lo manderà nel nome del Padre.
Lo Spirito Santo viene non come un ospite in una pensione, ma come un ospite importante per fare qualche cosa di importante e di decisivo. La cresima é il momento dell’azione con cui nostro Signore Gesù Cristo, nello Spirito Santo, nella sua Chiesa, con la sua Chiesa per mezzo della sua Chiesa dà a questi piccoli la possibilità di diventare adulti nella fede, di crescere nella vita cristiana, di maturare secondo la dimensione della loro vita spirituale.
Ma, chi soddisferà la loro attesa? Chi conferirà fruttuosamente la cresima a questi bambini? I bambini rispondono molto giustamente secondo il catechismo, che é il vescovo. Io, invece, devo contraddirvi. No. Non vi conferisco io la cresima. Perché? Perché, quello che si compie in chiesa nel nome di nostro Signore Gesù Cristo, lo compie tutta la Chiesa e la Chiesa siamo tutti noi che in questo momento ci troviamo in questo edificio sacro e che vogliamo che questi piccoli siano cresimati.
I papà e le mamme vogliono che i loro figli siano cresimati. Così vogliono anche i padrini, le madrine, i parenti, i frequentatori e i rappresentanti della comunità che si raccolgono in Santa Maria della Carità. Siamo tutti insieme a compiere questa a azione. Io la compio per la mia parte e voi per la vostra parte. La mia parte é decisiva per la validità del sacramento. La vostra parte é decisiva perché il Sacramento sia fruttuoso. Ecco come tutti siamo impegnati.
Ci troviamo in un momento particolare della vita della Chiesa, che a qualcuno può sembrare un momento difficile, a qualche altro un momento incerto e ad altri ancora un momento indifferente perché la vita della Chiesa gli é molto estranea. E’ invece un momento molto decisivo della vita della Chiesa perché é il tempo che segue al grande avvenimento del concilio.
Il concilio non é stato soltanto un avvenimento che ha interessato papa Giovanni o Papa Paolo VI e tutti i vescovi del mondo. Il concilio é un avvenimento della vita della Chiesa, é un avvenimento dell’esistenza dei cristiani.
Il concilio é stato celebrato, perché la vita dei cristiani si rinnovasse secondo il Vangelo non secondo le “trovate” di qualche fantasia bizzarra. E il Vangelo impegna tutti noi in ciò che accade nella Chiesa, in ciò che accade questa sera per questi bambini e bambine che riceveranno lo Spirito Santo per l’imposizione delle mie mani. Il senso del Vangelo vuole che, ogni papà e ogni mamma, che ogni madrina ed ogni padrino, che ogni membro della comunità parrocchiale tenda le proprie mani – non materialmente ma moralmente – per dire che garantisce la propria fede nello Spirito Santo, per dire che garantisce il rispetto dello Spirito Santo, per dire che garantisce la collaborazione con lo Spirito Santo, per dire che garantisce l’impegno a lavorare nel senso in cui vuole lavorare lo Spirito Santo per fare crescere questi piccoli nella dimensione della fede.
Capite che, siamo chiamati a fare un grande esame di coscienza?
Se vi invitassi a stendere le mani anche voi, vi sentireste proprio sicuri di compiere un gesto di lealtà, di quell’onestà che esprime la vostra fede nello Spirito santo, il vostro impegno a rispettare lo Spirito e a collaborare con l’azione dello Spirito Santo? Anche se non capiscono questo gesto, i vostri bambini si accorgeranno: se siete più grandi di loro nella fede, se siete più grandi di loro nella vita cristiana, se siete più grandi di loro negli impegni della vita cristiana.
Come é triste quello che può accadere nelle nostre chiese, quando i genitori portano i loro bambini in chiesa perché siano battezzati e loro, di battesimo, di cristianesimo ne sanno poco e non ne vogliono sapere di più! Come é triste che i bambini si accostino alla prima comunione e i genitori rimangano estranei al loro incontro con il Signore! Pensano che la comunione sia una cosa da bambini che vale poco? Come é altrettanto triste, se qualcuno di noi adulti non è in sintonia con ciò che si compie nella chiesa con questa celebrazione.
Guardate che, questi bambini che fanno la cresima capiscono già molto più di quanto pensiamo! Guardate che, noi siamo davanti al loro giudizio e non soltanto davanti al giudizio di Dio o al giudizio della nostra coscienza! Essi ci valutano secondo la misura dei valori che hanno scoperto andando al catechismo. Andando in chiesa!
Voi li mandate volentieri in chiesa dal sacerdote, perché in chiesa imparano sempre cose nuove e buone, ma guardate che la Chiesa non sono i muri, non sono i preti, non é il vescovo. La Chiesa sono tutti i battezzati, la Chiesa sono tutti i credenti in nostro Signore Gesù Cristo e nella Chiesa ciascuno ha dei compiti e delle mansioni. Presso i bambini, nessuno può sostituire il padre e la madre e, guardate che questi bambini crescono secondo la misura della vostra fede e nella dimensione della vostra vita cristiana, di quella vita cristiana che c’é in ciascuno di voi!
In questo senso, in questa sera, ci incontriamo molto fraternamente, molto cordialmente ma soprattutto molto responsabilmente davanti a Dio e davanti ai bambini, per compiere il gesto sacro che é la cresima, per impegnarci secondo il significato di questo gesto sacro. Ciascuno farà il suo esame di coscienza. Ognuno indistintamente ha bisogno della misericordia di Dio. Allora, preghiamo insieme perché il Signore sia misericordioso con tutti.
Preghiamo insieme lo Spirito Santo perché discenda su questi piccoli e perché si ridesti nelle nostre coscienze – noi siamo stati cresimati – perché possa essere libero di agire nella nostra persona, possa essere libero di manifestarsi nella nostra vita e questi piccoli abbiano la possibilità di vedere come si fa a diventare perfetti cristiani.
OM 461 Santa Carità 71
Santa Carità, 8 Maggio,ore 18,30 -30 cresimandi