Nostro Signore Gesù Cristo,
Figlio di Dio fatto uomo
faccia di noi uomini i veri figli di Dio
Carissimi, il ministero della Parola, il servizio della Parola deve essere necessariamente breve perché il nostro ascolto della Parola di Dio é stato protratto lungamente e ciò che ha compiuto e compirà Dio sta davanti a noi. Sta davanti ai nostri occhi che sono capaci di percepire la luce che egli ha creato fin da principio, il cielo, la terra, il firmamento, le stelle, le erbe, le piante, gli animali, l’uomo. Ognuno di noi può pensare di essere al vertice di questa creazione stupenda che ha Dio per autore.
Ma Dio creatore ineffabile nella sua creazione é più immensamente meraviglioso, ineffabile e indicibile, nell’opera in cui rinnova la creazione turbata e deturpata dal peccato: dal peccato dell’uomo, dal nostro peccato.
Noi, che dovremmo essere al vertice dell’opera della creazione di Dio, facciamo delle creature degli idoli e umiliamo la nostra grandezza nella idolatria delle cose che ci circondano. Mentre dovremmo affermare la nostra sovranità e la nostra libertà nel dominio delle cose, ci lasciamo dominare dalle cose, dalle opere degli uomini e dagli uomini stessi. E sappiamo che uno solo é il Signore, perché uno solo é il creatore.
Per riportarci nella nostra posizione naturale al vertice dell’opera delle sue mani, Dio ha compiuto tutto ciò di cui abbiamo sentito narrare nelle letture di questa sera, ma soprattutto ha mandato il Figlio suo nel mondo ad assumere in ogni uomo questa creazione meravigliosa per personalizzarla nelle altezze vertiginose della sua natura divina, perché ognuno di noi avesse, di conseguenza, la possibilità di partecipare a questa nuova creazione, nella quale i figli degli uomini diventano i figli di Dio, attraverso il mistero della morte e risurrezione del Figlio suo, nostro Signore, vero Dio e vero uomo.
La vostra presenza mette tanta gioia nel cuore, o miei cari, questa sera. Una presenza fatta in prevalenza di giovani, di ragazzi e di ragazze che hanno vegliato, che hanno ascoltato, che hanno pregato e che stanno meditando su ciò che Dio fa e vuole fare in mezzo a noi, che è veramente straordinario e non ha confronto con quello che vogliono fare gli uomini, i quali, giorno per giorno, rendono sempre più inabitabile la terra e anche quando tentano di elevarsi verso il cielo, rendono sempre più angosciosa l’esistenza umana con la moltiplicazione dei mezzi di distruzione, e dimostrano tutta la loro debolezza mentre si dichiarano potenti.
Come é meraviglioso il nostro Dio che si é dimostrato debole quando era forte! Il nostro Dio è debole mentre é forte. Si é fatto come noi, ha vestito la nostra debolezza, ha coperto la debolezza delle debolezze che é il peccato, per distruggere il peccato nella sua morte e darci la possibilità di una vita nuova. Tutto questo é già accaduto per noi con il santo battesimo. Il battesimo é stato un inizio, un germe, una possibilità di vita nuova.
Noi siamo chiamati in questa notte, celebrando la Pasqua, ossia il mistero della morte e della risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo: ad accostarci alla fonte della salvezza, ad accostarci personalmente a nostro Signore Gesù Cristo per attingere forza dalla sua morte per distruggere il nostro peccato, per attingere forza dalla sua risurrezione per continuare a rinnovare la nostra vita nell’amore, nella giustizia, nel dono di noi stessi, perché nel mondo ci sia la pace della riconciliazione con Dio e della riconciliazione con i nostri fratelli.
Ho detto che il servizio della Parola deve essere breve. Finisco augurando che così sia per tutti, augurandoci che così sia per noi che celebriamo la santa Pasqua. Facciamo ancora una breve pausa per la benedizione dell’acqua battesimale. Mi dispiace che in questa notte non ci siano dei bambini da battezzare. Consacriamo l’acqua e poi proseguiamo nella celebrazione eucaristica.
Gesù Cristo sarà presente non semplicemente nel simbolo del cero, sarà presente in mezzo a noi non semplicemente con la forza con la quale ha già operato in noi attraverso la sua Parola, sarà presente in mezzo a noi col suo corpo e col suo sangue gloriosi che deposti nelle nostre persone, diventano il fermento della Pasqua nuova, del rinnovamento, della trasformazione delle nostre persone: di noi che con tutto l’amore e con tutto il cuore aderiamo a nostro Signore Gesù Cristo, perché faccia di noi, lui il Figlio di Dio fatto uomo, degli uomini, veri figli di Dio.
OM 450 Pasqua 71
Notte di Pasqua in Sant’Andrea