La Parola del Vescovo
Catechismo ai Piccoli
I nostri bambini sono rientrati a scuola; a poco a poco si farà un certo ordine nelle loro testoline che si apriranno a ricevere tante nuove cognizioni in genere molto utili per la loro vita.
Noi sappiamo bene però che le cognizioni essenziali per impostare bene tutta una vita sono quelle contenute nell’insegnamento di Gesù Cristo. I bambini quando le apprenderanno?
Le cifre raccolte dalle Direzioni Didattiche delle Scuole Elementari portano a circa 15.000 gli alunni della Diocesi; quelle potute raccogliere dal nostro Ufficio Catechistico fanno ascendere a poco più di 1.500 i ragazzi che frequentano il Catechismo. So bene che sono incomplete, che ad essi si debbono aggiungere altri 1.500 iscritti alle Associazioni Cattoliche; però con tutta la buona volontà di vedere roseo, non si arriva al 20% della popolazione scolastica delle Elementari.
Certamente ci sono delle difficoltà per avere i bambini al catechismo: mancano le attrazioni, le attrezzature, il personale non è preparato, età…
Intanto prendiamo atto che persone che si mettono a disposizione del Parroco per fare il catechismo, ce ne sono a sufficienza. In Diocesi ci sono ancora, grazie a Dio, settanta Sacerdoti; di essi almeno quaranta possono prestarsi per il catechismo. Ci sono più di settanta religiose; almeno cinquanta sono a disposizione dei Parroci che le volessero impegnare nella scuola di catechismo. Tra i membri dell’A.C. sono numerose le persone che prendono a cuore il problema del catechismo e desiderano dare la loro collaborazione.
Lo scorso Febbraio durante la settimana di Didattica Catechistica, salivano a più di cento, oltre le religiose, le persone che seguivano le lezioni. Manca soltanto chi sappia organizzare tutto questo personale.
Ogni catechista poi che sia animato dagli impulsi che gli vengono dalla sua vocazione Sacerdotale e Religiosa e da un po’ di amore sincero per NSGC, saprà trovare il modo di scovare una aula, di renderla meno squallida, di arredarla di quel minimo indispensabile perché i bambini o le bambine si possano trovare a loro agio.
I catechisti devono essere affiancati dai vari membri della Confraternita della Dottrina Cristiana, zelatori e patroni, in modo da poter attendere con più libertà e disponibilità di tempo e di mezzi alla cura dei bambini. In ogni Parrocchia è indispensabile che funzioni una Segreteria della scuola di Catechismo, che prepari il Registro Generale e i Registri di Classe e che si prenda l’impegno di trasmettere alle zelatrici l’elenco degli assenti per le opportune segnalazioni alle famiglie. I patroni si sottoscriveranno o raccoglieranno quote anche modeste che, consegnate a un cassiere o a una cassiera, serviranno per il pagamento del testo ai bambini poveri, ad arredare aule, a costituire piccoli premi per i più assidui e diligenti.
Anche quest’anno l’Ufficio Catechistico avrà cura di svolgere dei corsi di Didattica, al fine di mettere i catechisti in grado di svolgere un insegnamento efficace, che non si limiti soltanto a far imparare le formule a memoria, ma che arrivi a farne intendere il significato.
Il Catechismo Parrocchiale si deve tenere tutte le Domeniche, nelle prime ore del pomeriggio, prima delle adunanze di A.C., le quali, almeno per le associazioni maschili, si dovrebbero tenere nei giorni feriali. Durante l’Avvento e la Quaresima si tengano almeno venti lezioni di catechismo quotidiano; I’esperimento dello scorso anno ha dimostrato che è possibile.
I Parroci accettino volentieri la collaborazione e il controllo dell’Ufficio Catechistico: sarà avvalorato il loro prestigio presso catechisti ed alunni, saranno aiutati a superare difficoltà e stimolati a fare meglio.
In occasione delle Cresime parrocchiali, i Cresimandi devono essere esaminati e ammessi dal Direttore dell’Ufficio Catechistico; in questo i Parroci vedano un aiuto per superare le resistenze di quelle famiglie che vorrebbero presentare bambini non preparati o che hanno fatto nello stesso anno la prima Comunione.
Si raccomanda di iniziare subito le 20 lezioni, integrative del programma di religione nelle ultime tre classi nelle ultime tre Classi delle Scuole Elementari; ci si serva di questa occasione tanto provvidenziale anche per ottenere dai bambini la frequenza del Catechismo Parrocchiale.
Le venti lezioni siano ben preparate e si usino tutti i mezzi (per es. quaderno attivo) per ottenere il massimo profitto. Presso l’Ufficio Catechistico si possono avere i testi e le guide didattiche; ottime sono le lezioni di D. Silvio Riva, pubblicate su « Rivista del Clero Italiano ».
Sono incaricati di organizzare le venti lezioni dopo gli opportuni accordi con l’autorità scolastica, a Monopoli il Direttore dell’Ufficio Catechistico, a Fasano Mons. Priore, a Polignano e Cisternino i Sig.ri Arcipreti, in campagna i rispettivi Parroci. Nessun Sacerdote o Religioso può esimersi dal prestare la sua opera di Insegnante, a meno che non abbia ragioni espressamente riconosciute dal Vescovo. Ogni Insegnante conservi il Diario delle Lezioni.
Catechismo agli Adulti
I Parroci ricordino i Can. 1329 e 1332, poi pensino come stanno le cose in Diocesi nostra. Non è il caso di fare il processo ne al passato ne al presente e tanto meno di perdere il tempo ad esagerare le difficoltà che sono già grandi; facciamo qualche cosa di concreto.
Ci si è già accordati più volte di tenere una breve istruzione religiosa nelle Messe festive più frequentate e dove vi è un’unica funzione religiosa ( S. Messe in campagna); lo si faccia sul serio. In attesa che vi sia di meglio, si usino i testi proposti agli Uomini e alle Donne di A.C. dai Centri Nazionali .
Dove si sono già tenute le Missioni che hanno per meta la santificazione della Festa con la partecipazione dei fedeli alla S. Messa e all’Istruzione Catechistica i Parroci si erano impegnati a promuovere una funzione vespertina con il canto dei Vespri o di Compieta e l’Istruzione Religiosa; così si fa a Polignano e Cisternino; speriamo che si tenti qualche cosa a Monopoli: se si attendesse ancora, della Missione svanirebbe anche il ricordo.
Dove il Parroco è solo e trova troppo gravoso tenere le lezioni di Religione agli Adulti di A.C. e al popolo, faccia rimanere presenti alla funzione vespertina gli iscritti all’A.C. e tenga un’unica istruzione religiosa.
Nelle variazioni agli Statuti delle Confraternite si stabilisce, come condizione per appartenere a una Confraternita, la presenza alle Istruzioni Religiose che il Direttore deve tenere in numero di almeno venti per ogni anno a tutti i membri.
Carlo Ferrari Vescovo
Novembre 54: Rivista ecclesiastica La Parola del Vescovo.
ST 121 Novembre 1954