Fontanella Grazioli, Lunedì 21 Ottobre 1968 ore 11- Inaugurazione della canonica
Carissimi,quando vi è stato detto che questa mattina sarebbe venuto il Vescovo in mezzo a voi vi sarete domandati: perché viene il Vescovo? La festa era ieri e il Vescovo viene alla fine della festa. Il Vescovo si trova qui, proprio il primo giorno della settimana, mentre si conclude la celebrazione della sagra.
Il Vescovo, se vuole corrispondere alle intenzioni di nostro Signore Gesù Cristo che ha stabilito alcuni di quelli che credono in Lui come guide, maestri, quindi pastori dei propri fratelli, prima di tutto deve conoscere le proprie pecorelle. Ma deve anche farsi conoscere. Non per fare conoscere la sua persona, ma per fare conoscere: la natura, lo scopo, le intenzioni del suo ministero, del suo ufficio, dei suoi doveri verso il proprio gregge.
Conoscersi è una cosa decisamente importante perché non si possono stabilire dei rapporti se non ci si conosce, non ci si può intendere su quello che dobbiamo fare insieme se non ci si conosce, e allora anche una volta in più che ci si vede, anche una volta in più che ci s’incontra, anche una volta in più che ci si guarda in faccia vicendevolmente è un passo verso la conoscenza delle comuni intenzioni, verso la conoscenza delle intenzioni di Gesù Cristo per ognuno di noi, perché noi corrispondiamo alla nostra vocazione di cristiani.
Mentre avviene questo incontro, noi compiamo una celebrazione liturgica. Abbiamo celebrato la Parola del Signore e al centro di questa Parola del Signore, secondo le intenzioni della Chiesa ci sta il mistero del Cuore Immacolato di Maria. Se voi avete fatto caso: nella preghiera che abbiamo recitato insieme c’è questo pensiero: Iddio nel Cuore della Madonna ha stabilito una degna dimora dello Spirito Santo. Cerchiamo un po’ di comprendere questo pensiero e poi di riferirlo a questo nostro incontro.
Il cuore della Madonna è un cuore come il nostro, certamente più perfetto, più santo, più ricco, più sensibile, che ha ricevuto il dono dello Spirito Santo, ed è la dimora della Presenza della Santissima Trinità.
Miei cari, questa mattina vi parlo dello Spirito Santo.
Il cuore della Madonna è diventato la dimora dello Spirito Santo, la Terza Persona della Santissima Trinità
Chi è la Terza Persona della Santissima Trinità? E’ l’Amore di Dio in Persona. E la Madonna ha ricevuto nel suo cuore l’Amore di Dio in Persona. Allora vuol dire che il cuore della Madonna, diventando la dimora dello Spirito Santo, è il cuore più amato da Dio, l’unico degno per diventare la Madre di Nostro Signore Gesù Cristo.
Il cuore della Madonna non soltanto riceve il dono della presenza dello Spirito Santo. Riceve l’amore di Dio in Persona e diventa il cuore che per la grazia di Dio ama di più il Signore. Non troverete in tutto l’universo un cuore che ami Iddio più di quanto lo abbia amato la Madonna, proprio per il dono della Presenza, per la grazia operante dello Spirito Santo in lei. Diventa il cuore più amante.
Il cuore di una madre che ama il proprio figliolo è la cosa più grande che ci sia in mezzo a noi – Ebbene non c’è una madre in tutto il mondo, in tutta la storia che che possa volere tanto bene al figliolo come Maria ha voluto bene a Gesù, Figlio di Dio, come Maria ha voluto bene a Dio Padre Dio suo Creatore. E questo per la grazia dello Spirito Santo.
Il cuore della Madonna non solo offre questo amore a Dio, questo amore singolarissimo, ricchissimo al suo Figliolo Gesù Cristo. Il cuore della Madonna offre l’amore più grande a ciascuno di noi. La nostra mamma terrena ci vuole bene. la Madonna ci vuole più bene della nostra mamma perché ha un cuore animato dall’amore stesso di Dio per ognuno di noi.
Il nostro incontro, miei cari avviene in questo celebrazione. Da una parte l’amore di Dio che si riversa nel cuore della Madonna, dall’altra parte l’amore che c’è nel cuore della Madonna che sale verso Dio e si riversa sui propri fratelli e sui figlioli che, sono tutti quelli che Gesù vuole salvare. C’è un riferimento,una relazione tra questo che noi celebriamo e il nostro incontro di questa mattina.
Perché noi questa mattina siamo qui in Chiesa? Perché il Vescovo, circondato dai suoi sacerdoti, è in mezzo a noi? Perché Iddio ha fatto qualche cosa anche per noi come lo ha fatto per la Madonna. Il giorno del battesimo ci ha dato il suo Spirito, il giorno della cresima lo ha dato in un modo più deciso il giorno della nostra consacrazione sacerdotale Iddio ci ha dato il suo Spirito in un modo più abbondante.
Ma che cos’è il battesimo? E’ l’atto con cui Dio ci dimostra tutto il suo Amore e lo stabilisce dentro di noi; Il giorno della cresima è il giorno in cui Dio ci rinnova in un modo più impegnato il suo amore e, il Suo Amore, che è lo Spirito Santo, lo stabilisce più definitivamente nel nostro cuore; il giorno della nostra ordinazione sacerdotale è il giorno in cui Dio fa una scelta delle nostre povere persone come espressione di un amore singolare per ognuno di noi.
Noi, come la Madonna, siamo gratificati del dono dell’amore di Dio. Noi siamo creature di Dio. Noi siamo cristiani, Noi siamo figli di Dio perché Dio ci ama. La grande verità, la prima verità che sta a fondamento della nostra esistenza, che è la ragione di tutto quello che avviene nella nostra vita è l’amore di Dio. E’ l’amore che Dio porta a noi. e,l’amore di Dio che non è un amore lontano, passato, ma è un amore attuale, presente.
Allora questo amore di Dio, che ci viene dal battesimo principalmente, dalla cresima, dalla ordinazione sacra, che poi ci viene attraverso la confessione, l’eucaristia, eccetera, che cosa deve produrre in noi? Deve produrre una capacità nuova di volerci bene. Miei cari, ecco la vita cristiana!
La grazia del dono della presenza e dell’azione dello Spirito Santo nei nostri cuori deve produrre questo frutto: la capacità di voler bene. Uno è cristiano quando vuole bene: quando vuole bene al suo Dio che lo ha creato, quando vuole bene al Figlio di Dio che lo ha salvato morendo in croce per lui, quando vuol bene allo Spirito Santo che ci porta personalmente i doni di Dio e quando vuol bene ai figli di Dio che sono i nostri fratelli, quando vuol bene a tutti quelli per i quali Nostro Signore Gesù Cristo è morto.
Capite! Dinanzi ai nostri risentimenti, alla indifferenza che possiamo provare per gli altri, dinanzi a certi sentimenti meno buoni che ci possono orientare contro il nostro prossimo, se pensassimo: Gesù Cristo che vuole salvare me morendo in croce, vuole salvare anche “quello,” morendo in croce ,,, come sarebbero diversi i nostri sentimenti! Quando pensiamo che tutti – almeno in mezzo a noi – sono stati beneficiati del dono della grazia di Dio nel battesimo e negli altri sacramenti, come dovremmo guardarli? Non semplicemente come nostri simili, ma come nostri amici e perciò dovremmo voler bene a loro.
Ho detto: questa è vita cristiana, qui si misura la vita cristiana, qui c’è il fondamento dell’osservanza della legge di Dio, dei dieci comandamenti.quando – Non bestemmiamo, – non disubbidiamo a Dio, – santifichiamo i suoi giorni, se gli vogliamo bene.
-Onoriamo il padre e la madre, -non ammazziamo, -non facciamo cose cattive, -non rubiamo se vogliamo bene ai nostri fratelli.
E’ tutto qui! Tutte le altre cose sono dei mezzi che ci aiutano ad attuare questo nostro impegno di vita cristiana.
La presenza del Vescovo. Il ministero del Vescovo, l’ufficio, il compito, il dovere del Vescovo è soprattutto, ricordare che Iddio ci ama, è soprattutto, ricordare che noi, con tutto il cuore, con tutte le forze, con tutta la mente dobbiamo voler bene al nostro Dio e dobbiamo voler bene ai nostri fratelli.
Sia questo il pensiero che rimane in voi come frutto di questo nostro primo incontro.
OM 156 Fontanella Grazioli 68 – Inaugurazione della canonica – Lunedì 21 Ottobre 1968