prima domenica dopo l’Ascensione
26 Maggio 1968 a Medole dopo il ritrovamento del quadro di Tiziano
Carissimi, l’uomo propone e Dio dispone. Il proposito del vostro Arciprete e mio era quello di incontrarci per la consacrazione dello splendido altare di questa vostra magnifica chiesa. Le cose sono andate diversamente. Mi incontro con voi, oggi, per esprimere la mia partecipazione ai sentimenti che hanno dominato i vostri cuori in questi ultimi tempi. Ero già stato a Medole.Ero venuto qua proprio per vedere il quadro di Tiziano ed ero tornato quando non c’era più.
Ho partecipato vivamente alla vostra mortificazione, alle vostre ansie e alle vostre speranze. Naturalmente oggi partecipo alla vostra soddisfazione e alla vostra gioia. Vi devo dire, come ho detto ai pochi incontrati nel pomeriggio del furto qui in chiesa, che io non ho mai perso la fiducia che si ritrovasse il quadro, ed ho affidato con tanta fiducia a tutti i vostri angeli custodi, il compito di custodirlo, di salvarlo e di riportarvelo. Voi, ed io in particolare rendiamo il gran merito a chi ha condotto con intelligenza e sagacia, e sempre rischiosamente, quelle operazioni che hanno assicurato alla giustizia i responsabili e quindi a voi il vostro tesoro.
Noi uomini, quando compiamo le nostre azioni, non avvertiamo mai sufficientemente l’aiuto che non vediamo e, qualche volta non crediamo che l’aiuto è realmente a nostro favore, per il nostro bene. Vorrei che tutti, oggi, vi prendeste l’impegno di ricordare per sempre e di credere con me – non é credulità ma fede- che i nostri angeli custodi sono stati fedelissimi nel loro compito.
Forse un giorno si comprenderà meglio. Per questo io desidero che unitamente al culto che si attribuisce a Gesù risorto e a Maria santissima assunta al celo, siano ricordati anche gli angeli custodi. Del resto ci sono nel quadro. C’é nel quadro una bella corona d’angioletti, perché deve essere dissociato questo ricordo dal sentimento di gratitudine?
Ho detto: ho partecipato alla vostra mortificazione. Medole sente con orgoglio, la presenza di Tiziano. Medole é più povera senza il Tiziano e Medole non é qualche cosa di astratto ma é ciascuno di voi che questa mattina con la propria presenza, dimostra come è caro questo tesoro di arte, come questa altissima espressione di fede è legata alla propria persona, quindi ai pensieri, ai sentimenti, agli impegni.
Così si spiegano le vostre ansie, le attese, le impazienze. Il quadro era qualche cosa che vi mancava e di cui sentivate il bisogno, perché integrava ed integra la vostra vita di comunità cittadina e parrocchiale. E’ degnissimo quindi il vostro gaudio d’oggi che si esprime davanti al Signore in un sentimento di riconoscenza. Come é bello esprimere tutto questo in unità di pensieri e di sentimenti!
Voi vi ritrovate insieme non solo perché siete nella vostra chiesa ma perché pensate a qualcuno che arricchisce la vostra chiesa, allora non ci sono più contrasti e divisione ma grande unità. Fate in modo che quest’elemento artistico, culturale e religioso diventi sempre di più, in mezzo a voi, un segno di unità, quell’unità di spiriti che deve distinguere una comunità parrocchiale: “Siano un cuore solo e un’anima sola”.
Permettete che vi descriva il contenuto del quadro che, deve diventare quasi come una sorgente che vivifica nuovamente la vostra vita spirituale e religiosa e il vostro sentimento.
Il quadro che il Tiziano ha dipinto per voi con un desiderio di gratitudine verso di voi, per partecipare alla espressione più vitale della vostra esistenza parrocchiale, non era stato giudicato dagli uomini come un capolavoro, ma é certamente un quadro della sua maturità. Radio e stampa che hanno dato le interpretazioni dell’arte e del significato religioso del vostro quadro, hanno parlato di Gesù risorto che appare a Maria e non hanno detto la cosa più vera.
Tiziano é conosciuto come pittore della Madonna assunta ma, mentre nelle due altre grandi raffigurazioni rappresenta Maria nell’atto di salire al cielo nel vostro quadro, dopo aver portato a compimento la sua meditazione, ha espresso l’Assunzione di Maria al cielo in un maniera nuova, originale ed unica.
Maria non é inginocchiata in terra davanti a Gesù ma, è inginocchiata sulle nubi, Maria é in cielo nella gloria, nell’atmosfera splendente e luminosissima del paradiso, Maria é arrivata davanti al Figlio nella sua grandezza maestosa di Figlio di Dio, padrone della vita, signore della morte, nella pienezza della gloria che si é meritato con l’umiliazione di uomo morto in croce per noi.
L’Immagine che campeggia nel vostro quadro é la Madonna Assunta; é Maria nella gloria del Figlio in un atteggiamento di meraviglia, di umiltà, di stupore, di amore materno, e di rispetto profondissimo e ineffabile.
Miei cari, il ritorno del quadro in mezzo a voi deve portarvi alla contemplazione. Questo capolavoro deve diventare strumento di riflessione della vostra vita cristiana.
Noi siamo cristiani perché partecipiamo del mistero della risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.
La pienezza del nostro cristianesimo esploderà nel momento in cui arriveremo all’ultima meta della nostra esistenza che é il cielo. Noi qui abbiamo una vita nuova di figli di Dio che ci viene comunicata per il mistero della morte e della risurrezione nostro Signore Gesù Cristo.
Gesù risorto vincitore della morte, glorioso: é il nostro Capo, é la sorgente della vita nuova che noi attingiamo al Battesimo e a tutti i sacramenti e che, comunicata attraverso la fede nella Parola di Dio, deve ogni giorno progredire nell’espressione viva della nostra unione con Gesù Cristo e della nostra unione vicendevole.
Il Tiziano ci ha rappresentato: Gesù Cristo in mezzo a noi; Gesù Cristo risorto nella gloria del cielo; Maria santissima nella pienezza della gloria del Figlio suo in atteggiamento di umiltà, di grande fiducia e di gioia ineffabile per dirci che questo é il destino della nostra esistenza.
Penso che ogni volta che avrete la gioia di rivedere il vostro quadro, questi pensieri: debbano farsi sentire più insistenti nell’animo vostro, debbano impegnare sempre di più il vostro spirito e modificare la vostra persona in conseguenza di quella vita che possedete come battezzati, come segnati dallo Spirito Santo nella cresima, come partecipi al corpo di Cristo nell’Eucaristia, come purificati dal sangue di Cristo nel sacramento della Penitenza. Il ritorno del quadro di Tiziano deve diventare il richiamo di una vita nuova, perché porta il risveglio di una vita nuova in mezzo a voi.
Come sarebbe bello, che voi con la vostra sensibilità spiccata che non può essere come la sensibilità degli altri perché siete cresciuti, tutti, con lo sguardo fisso in un capolavoro religioso -che ha fatto stupire il mondo! – che corrispondiate all’impegno di custodire: un tesoro non solo artistico ma altamente religioso, un tesoro che vi inserisce con la sua presenza nella conoscenza della vostra vita di cristiani, un tesoro che vi rende degni custodi di un capolavoro di arte ma anche del significato del quadro nell’ambito del mistero della nostra fede, della nostra religione.
Per questo stamattina innalziamo a Dio la nostra preghiera, per i meriti di nostro Signore Gesù Cristo e per l’intercessione di Maria santissima, e ci impegniamo a corrispondere ai doni di Dio.
OM 119 Medole 68 – Dopo il ritrovamento del quadro di Tiziano
26 Maggio1968 ore 10,30 prima domenica dopo l’Ascensione