Duomo di Mantova,festa della Madonna incoronata Patrona della città
A voi miei cari che numerosi avete accompagnato l’immagine di Maria santissima Incoronata per un breve tratto lungo le vie della nostra città e ora vi rivolgete a Lei per avere una indicazione, io non posso fare altro che attirare la vostra attenzione sulla parola che qui è stata proclamata. Riguarda la fine di Gerusalemme, riguarda la fine del mondo, riguarda la nostra fine.
La fine di Gerusalemme, come Gesù aveva detto, è avvenuta e si può dire che continua nella storia. Come è travagliata la storia di Gerusalemme dopo Gesù! La fine del mondo – la domanda che viene dal nostro spirito è formulata come la hanno formulata i discepoli – quando verrà? E’ un segreto misterioso che conosce solo il Padre e che Gesù non ha voluto, in nessun modo, fare conoscere. Verrà quando non si attenderà, verrà quando gli uomini saranno distratti e ingolfati nel peccato. Questa situazione avviene molto spesso, ma non poniamoci un interrogativo al quale non possiamo rispondere. E’ certo che il mondo invecchia, che l’universo si trasforma e che un giorno ci sarà una catastrofe universale. E’ parola del Signore e non di scienziati.
E la nostra fine quando verrà? Sappiamo che verrà. Non dico quando verrà, ma verrà presto e noi viviamo le nostre giornate in un modo assai superficiale proprio mentre siamo impegnati nelle nostre cose. Proprio la serietà dell’impegno nelle nostre cose ci impedisce di stabilire una scala di valori per meditare, per riflettere sulle cose più importanti. Tutto è importante nella nostra giornata, però tutto va riferito ad un fine, ad uno scopo secondo il quale prendono significato tutte le azioni, i pensieri, i sentimenti.
Che cosa vuole dire fine? Che veramente sarà tutto finito? No. Sarà il momento dell’incontro, a faccia a faccia, con il nostro Salvatore Gesù Cristo il quale rivelerà a ciascuno la propria coscienza. Che fatto grandioso, decisivo e impressionante che la nostra coscienza sia rivelata! Se in questo momento la nostra coscienza fosse rivelata, come ci sentiremmo? Non dico nel senso di essere o non essere in grazia di Dio, ma in che senso vanno le nostre aspirazioni, i desideri, le occupazioni che pure sono necessarie.
In che senso va la nostra esistenza? Va nel senso dell’incontro gioioso con nostro Signore Gesù Cristo che può finalmente aprirci le porte della casa del Padre oppure va nel senso del vano, dell’effimero, dell’instabile? Riflettiamo e cogliamo questa meditazione come un dono prezioso della Madonna la quale ci dice: fermati, entra in te stesso e vedi in che senso cammini con la tua vita quotidiana. Sposo, sposa, madre, figlio, impiegato, professionista, religioso, sacerdote, sei veramente quello che indica la identità della tua persona?
La tua vita, la tua giornata è indirizzata nel senso di crescerecome padre in una paternità sempre più grande? Di crescere come sposo, in uno sposo sempre più amorevole? Dicrescere come madre o come sposa? Di crescere come fratello, come amico, come lavoratore? Di crescere nel tuo impegno specifico che qualifica la tua vita in questo mondo? Di crescere nel senso del dono della vita, nel senso del dono di una vita umana illuminata dalla fede,sostenuta dalla speranza e animata dall’amore? Veramente tutto quello che costituisce la tua giornata è una manifestazione di amore?
La Madonna che ai piedi della croce di nostro Signore Gesù Cristo, ha ricevuto il commovente testamento: “Ecco tuo figlio”, ecco i tuoi figli, ci faccia comprendere il valore della nostra esistenza e >ci faccia capire che non la dobbiamo giocare vanamente o distrattamente, ma che dobbiamo impegnarci a valorizzarla nel modo più impegnato secondo la luce di grazia che con questa riflessione entra nella nostra coscienza.
Maria prega per noi, perché possiamo comprendere queste parole di Gesù.
SLGC
OM 663 Incoronata 80