Duomo di Mantova festa della Madonna incoronata protettrice
Mons. Carlo Ferrari
Miei cari, il desiderio della pietà filiale verso la Vergine di molti di voi, vorrei di tutti noi, é stato soddisfatto anche con questa manifestazione: la liturgia del vespro in onore di Maria Incoronata nostra patrona, la processione lungo un breve tratto delle antiche vie della nostra città, la preghiera che abbiamo rivolto, insieme, al Signore per intercessione di Maria santissima a lode della sua grazia, della sua misericordia, della sua salvezza, del suo amore che ha voluto manifestarsi nel progetto concepito perché ognuno di noi avesse la possibilità di diventare figlio di Dio, di partecipare alla natura stessa di Dio, e un giorno di vivere in comunione con Dio.
Questo progetto di Dio porta con se, con chiarezza, in modo evidente, la presenza di una creatura come noi, di una nostra sorella, del membro più nobile del popolo di Dio, del corpo mistico di nostro Signore Gesù Cristo che é la chiesa, cioè Maria Santissima.
Non possiamo accettare il vangelo di nostro Signore Gesù Cristo e non accettare la presenza di Maria nella vita della chiesa. Non possiamo accettare il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio, che diventa uomo attraverso la via di una madre tanto semplice e tanto umile, tanto graziosa e tanto umana. E tutti noi abbiamo questa madre che é Maria santissima, la madre del Figlio di Dio, la madre di Dio. Non possiamo aspirare all’adozione di figli di Dio, non possiamo aspirare ad essere le membra vivificate nel tronco che é il corpo reale di nostro Signore Gesù Cristo, senza accettare Maria come madre della nostra vita spirituale.
Questo non é un fatto secondario, non é un fatto che ci possa disimpegnare o che possiamo assolvere unicamente con alcune forme di devozione. E’ un fatto che entra nella nostra vita perché entra nel piano di Dio, perché entra nello svolgimento e nel compimento della nostra salvezza. Perciò questa di oggi é un’occasione nella quale possiamo esprimere la nostra fede nella persona di Maria santissima, la nostra fede nella funzione e nella missione di Maria Santissima nel compimento del mistero della chiesa che é la missione stessa di nostro Signore Gesù Cristo.
Non possiamo accettare questo fatto come un fatto secondario, ripeto, ma come un fatto essenziale. E allora noi dobbiamo chiederci, in queste circostanze, non tanto se siamo devoti della Madonna, ma: se Maria entra nella nostra vita, se Maria ha una parte nella nostra vita, se Maria ha un posto nella nostra esistenza. Voi direte, come si fa ad essere devoti della Madonna e non ammettere questi fatti essenziali?
Vedete, alle volte la nostra fede, purtroppo, la viviamo per tradizione. C’é la tradizione del mese di maggio e la tradizione del mese di ottobre; c’é la tradizione di certe novene e c’é la tradizione del rosario. Fosse vero che c’é ancora la tradizione del rosario in famiglia! E quando uno partecipa alle manifestazioni di queste tradizioni potrebbe sentirsi soddisfatto, invece non lo é secondo Dio, se non accetta la presenza di Maria santissima dove Dio l’ ha posta: nel mistero della nostra salvezza. Allora bisogna guardare a quello che Dio ha compiuto nella sua persona.
La salutiamo sempre: piena di grazia ed é quella grazia che ci fa cristiani, é quella grazia che comunica a noi la vita di Dio, é vita di Dio che é comunicata a noi in una determinata misura e come in pienezza é stata comunicata a Maria Santissima. E’ vivere le conseguenze della grazia di Dio, cioè, è vivere i rapporti che nascono da questa grazia, da questo fatto nuovo.
Vediamo la religiosità di Maria santissima, quindi il suo essere: tutto rivolto a Dio, tutto proteso alla ricerca di Dio, tutto speso al servizio di Dio, tutto proteso a fare la volontà di Dio. “Ecco l”ancella del Signore, si faccia di me ciò che tu dici”, risponde all’angelo. Come rispondiamo noi al Signore volendo vivere la vita in grazia di fronte i nostri doveri quotidiani, di fronte alle responsabilità che abbiamo nel nostro ambiente di famiglia o di lavoro? Diamo questa risposta: – si faccia di me secondo la tua volontà?-
Maria santissima cerca sempre la volontà di Dio e per conoscere questa volontà guarda al suo Gesù e ascolta il suo Gesù. Annotano gli evangelisti che Maria custodiva nel cuore tutte le parole e tutti i fatti della vita di Gesù. Come noi accogliamo il vangelo, le parole di Gesù nella nostra vita? Come le custodiamo nel nostro cuore, come le facciamo diventare pane della nostra vita quotidiana per alimentarci spiritualmente?
Ecco, miei cari, alcuni interrogativi con i quali chiudiamo la nostra manifestazione, alcuni interrogativi che ci devono impegnare in un esame serio per costatare se in noi c’é soltanto una certa devozione verso Maria santissima, se in noi ci sono, come in lei, quei rapporti che Dio stesso ha stabilito per la nostra salvezza. Di fronte a questi interrogativi, ognuno di noi farà i propri propositi di mutare il suo atteggiamento, di mutare forse il suo comportamento, la sua condotta, la sua vita.
Terminiamo ancora pregando e su questa preghiera che indirizziamo a Maria Santissima scenda la benedizione del vescovo che, come padre di tutta la comunità diocesana rappresentata qui da voi, ha la grazia, é dotato di un ministero perché le sue mani consacrate strappino dal cuore di Dio tanta misericordia per ciascuno di noi.
OM 622 Incoronata 72