a Rivalta per la santa Cresima che é riconciliazione con Dio e con i fratelli
Miei cari, sono entrato in mezzo a voi nel nome di Gesù Cristo, cioè, perché Gesù Cristo Figlio di Dio fatto uomo é venuto per primo ad incontrarci per portarci la sua salvezza. Credo che nessuno di noi sarebbe qui se il Figlio di Dio, Gesù Cristo, non fosse venuto su questa terra, non avesse dato tutto se stesso come espressione d’amore verso il Padre e verso di noi. Allora sono in mezzo a voi nel nome di Gesù Cristo perché, con il mio ministero e quello dei miei sacerdoti, continua in mezzo a voi, in questo momento, l’opera di Gesù Cristo che ci salva.
Vi ho salutato con lo stesso saluto di Gesù dopo la sua risurrezione, quando si incontrò la prima volta con gli apostoli e disse :“la pace sia con voi”. E voi avete ricambiato il saluto dicendo: ” e con il tuo spirito”, vale a dire la pace sia anche con te. La pace é quella di nostro Signore Gesù Cristo , che abbiamo sentito nella lettura del Vangelo: io vi lascio la pace, vi do la mia pace, non come il mondo io do la pace a voi.
Miei cari, c’é una parola che corre nel mondo ed é la parola pace, c’é un’aspirazione viva e intensa nel mondo ed é la pace, però gli uomini vogliono stabilire una pace senza Gesù Cristo e s’ingannano, perché il mondo non ha la pace senza Gesù Cristo. Solo Gesù Cristo é l’autore e la sorgente della pace e solo lui ce la può dare.
Che cos’è la pace che ho augurato a voi nel primo saluto e di cui parla nostro Signore Gesù Cristo in terra e che porta a ciascuno di noi nell’intimo della nostra persona?
Miei cari, rifacciamoci alla nostra esperienza, specialmente noi adulti. Qual é il momento della nostra vita in cui ci sentiamo veramente in pace?
Credo che per tutti ci sia l’esperienza, che la vera pace c’è nel momento in cui non siamo in contrasto con nessuno. Nel momento in cui non ci siamo in contrasto con Dio: con la sua volontà, la sua legge, i comandamenti. La nostra pace si fa più estesa quando non abbiamo contrasto con le persone: quando abbiamo rapporti sinceri, cordiali, fattivi di bene. Questa é la pace che ci ha portato nostro Signore Gesù Cristo. Ci ha dato la possibilità: di essere riconciliati con Dio, di essere con la coscienza tranquilla, di non essere in contrasto con la sua volontà di Dio perché, per mezzo del pentimento e la grazia del sacramento della penitenza, ci riconcilia.
Gesù non dice semplicemente: non odiatevi, non fatevi del male, ma dice espressamente e insistentemente, vogliatevi bene.
Gesù dunque ci manda questa pace per mezzo della sua grazia che si stabilisce nella nostra coscienza e ci riconcilia con il Padre e con i figli di questo Padre, vale a dire coi nostri fratelli.
Questo avviene per la grazia di nostro Signore Gesù Cristo il quale ci dice: amatevi come io vi ho amato.
Direte: che cosa centra questo discorso con la presenza del vescovo, con la presenza dei bambini e delle bambine che attendono di ricevere la Cresima? Sapeste quanto centra! Ogni atto, ogni gesto, ogni cerimonia che si compie in chiesa ha sempre lo scopo di metterci nella condizione: – di essere nella vera pace di nostro Signore Gesù Cristo: – di essere riconciliati con Dio e di essere in armonia con i nostri fratelli.
Perché presentate questi bambini e queste bambine al vescovo? Perché siano Cresimati.
Ma che cos’è la Cresima? La Cresima fa di questi piccoli dei perfetti cristiani. Che affermazione grande e impegnativa! Le vostre bambine e i vostri bambini, per l’imposizione delle mani del vescovo, ricevono lo Spirito Santo e sono consacrati perfetti cristiani.
Ma perché saranno perfetti cristiani? Perché é venuto il vescovo? Il vescovo potrebbe venire tante volte nella vostra parrocchia e voi sareste come sempre, perché un leggero schiaffo sulla guancia che sembra una carezza, accompagnato da un augurio: la pace sia con te, non rende ciò che significa. Il vescovo ai vostri bambini e alle vostre bambine appena Cresimati dice: “La pace sia con te.
Che cos’è questa pace? Tu bambino o bambina dovrai essere in pace con Dio e con tutti.
Voi piccoli anche quando bisticciate o fate i nemici per gioco, subito dopo ritornate in pace.
Voi grandi lo siete in pace con Dio e con tutti? Voi altri adulti avete ancora questa pace che vi proviene dall’indulgenza del Battesimo? Anche allora avete ricevuto lo Spirito Santo e il sacerdote vi ha congedato dicendo: andate in pace, che la pace di Gesù Cristo sia sempre con voi.
Ma, questa pace che vi viene dall’imposizione delle mani del vescovo é qualche cosa di molto profondo, é qualche cosa che entra nelle vostre persone non come un gesto o un simbolo o semplicemente come un augurio. Dentro di voi si stabilisce sempre meglio lo Spirito di Dio, lo Spirito Santo che é l’amore stesso di Dio. Voi ricevete l’Amore di Dio nei vostri cuori, voi ricevete la capacità di Dio di volere bene.
Non sarà semplicemente un augurio ma sarà una grazia stabilita dentro di voi per dare i suoi frutti. Non solo. Voi diventate, per la grazia dello Spirito Santo, più capaci di volere bene a tutti gli altri, al prossimo, a tutti i figli di Dio. Se questa capacità crescerà con i vostri anni, voi sarete in pace con Dio perché lo amerete: sarete diventati capaci di amarlo, perciò non lo disgusterete, non lo offenderete, non commetterete il peccato, e sarete nella pace. Questo viene a fare lo Spirito Santo in voi nell’atto della Cresima: vi viene a portare la pace di nostro Signore Gesù Cristo che é riconciliazione con Dio ed é riconciliazione con i fratelli.
Ma voi capite, miei cari, che questo discorso vale pochissimo e può impegnare molto poco i bambini e le bambine di quest’età?
Voi, padrini e madrine, capite allora qual é il vostro posto? Essi sono ancora piccoli e quello che dovrebbero capire – in certo qual senso- é superiore alla loro età. Ci siete voi. Voi potete capire.
Lo Spirito Santo che avete ricevuto il giorno della Cresima, ha portato frutto nei vostri cuori? Vi ha realmente resi più capaci di amare Dio e di amare il vostro prossimo? Non voglio fare domande imbarazzanti.
Padrini e madrine siete più capaci voi di amare Dio con tutto il cuore? O sono i vostri figliocci che vogliono più bene a Dio in questo momento? Chi dei due vuole più bene al prossimo? Chi é più perfetto cristiano in questo momento?
Ma tra i padrini e le madrine ci sono persone più responsabili. Ci sono i papà e le mamme.
Papà e mamme, siete capaci di volere più bene a Dio voi o il vostro bambino o bambina, che questa sera riceve la Cresima? Chi vuole più bene al prossimo? Voi o i vostri bambini? Non attendo risposta. Voi che siete cresimati. Quante volte, da quando avete ricevuto la Cresima fino a questa sera, avete ricordato che lo Spirito Santo é sceso nei vostri cuori per rendervi più capaci di osservare i grandi comandamenti di amare Dio con tutto il cuore e di amare il prossimo con tutto voi stessi?
Miei cari, noi sentiamo così il nostro cristianesimo?
In altre parole:
-Dio é nostro Padre;
-Gesù Cristo é venuto a rivelarci il Padre;
-Gesù Cristo ci ha riconciliato con il Padre;
-Gesù Cristo ci dice che le persone che stanno con noi sono i nostri fratelli, figli dello stesso suo Padre
-Gesù Cristo di dice che questo Padre vuole che vogliamo bene ai suoi figli.Tutti.
-Gesù Cristo fa tutto questo mandando a noi lo Spirito Santo nel Battesimo e in tutti i sacramenti e specificatamente nella Cresima.
-Ci pensiamo?
Lo intendiamo così il nostro cristianesimo?
-Una capacità che ci viene dal Battesimo e dagli altri sacramenti di essere figli di Dio e perciò di volere bene al nostro Padre e ai nostri fratelli?
-Comprendiamo in questa luce, in questa prospettiva e con questo scopo, tutto ciò che facciamo come espressione del nostro cristianesimo?
Perché veniamo a messa? Perché veniamo in chiesa? Perché preghiamo? Per metterci sempre meglio in grado di volere bene a Dio, Padre nostro, con tutto il cuore e di volere bene ai nostri fratelli, figli del Padre come vogliamo bene a noi sessi?
Tutto deve servire a questo fine: – dalla Parola di Dio che deve illuminare il nostro cristianesimo, – dalla parola di Dio che deve illuminare la sostanza della nostra fede e della nostra religione – a tutti gli atti che devono diventare sorgente di luce, – perchè noi camminiamo nella luce che ha portato nostro Signore Gesù Cristo venendo sulla terra – per fare di noi i figli del Padre, – per fare di noi altrettanti fratelli.
Dico sempre: la celebrazione della Cresima é un avvenimento per i cresimandi ma deve essere un forte richiamo per tutti noi che siamo cresimati. < I vostri figlioli mi dicono che la Cresima imprime un carattere.
Che cos’è il carattere? E’ un segno che non si cancella. La Cresima si riceve una volta sola e vale per tutta la vita. Ecco perché ho detto che la celebrazione della Cresima deve essere il momento in cui noi ripensiamo che siamo dei cresimati perciò dei perfetti cristiani. Riprendiamo coscienza di questa dignità, di questa responsabilità davanti a Dio e davanti a questi ‘piccoli’ che ricevono la Cresima!
Da noi dovranno imparare come si é perfetti cristiani. Quando vedrete questi figliuoli cresimati non dite semplicemente: non fare questo, non dire quello perché sei stato cresimato; direte a voi stessi: io che ho ricevuto la Cresima da tanti anni, come l’ho fatta fruttificare nella mia vita di cristiano? Per questo, tutti, insieme, rinnoviamo le promesse del Battesimo che sono anche le promesse della Cresima per prendere un impegno più cosciente della nostra responsabilità di battezzati e di cresimati e per corrispondere con più serietà alla nostra vocazione.
OM 120 Rivalta 68 – 26 maggio ore 18- santa Mesdsa e Cresima