Lo Spirito Santo è protagonista della storia narrata dalla divina Rivelazione insieme al Padre e al Figlio.
Le Divine Persone sono un Dio solo, e manifestano quella che abbiamo chiamato la loro fisionomia, nelle opere e nelle parole appropriata a ciascuna di esse e distintamente rivelate dalla stessa divina Scrittura.
Lo Spirito Santo è presente nella Bibbia dalla prima pagina all’ultima: « lo Spirito di Dio aleggiava sopra le acque » (Gen 1, 2); « Lo Spirito e la Sposa dicono: vieni! » (Ap 22, 17). Egli è proiettato lungo tutti i tempi messianici: « un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore » (Is 11, 1-2); « vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne » (Ez 36, 25-26).
Come è evidente da questi e da altri testi, è una legge costante della salvezza che l’iniziativa è sempre e solo di Dio.
Il Nuovo Testamento esplicita la presenza e l’opera dello Spirito Santo: l’Incarnazione avviene per l’azione dello Spirito Santo, « lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo » (Lc 1, 31). Lo Spirito Santo appare al momento del battesimo di Gesú e segna l’inizio della vita pubblica: « il cielo si apri e scese su di lui lo Spirito Santo, in apparenza corporale come di colomba » (Le 3, 21). Verso la fine della sua vita Gesú promette lo Spirito Santo: « io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, perché rimanga con voi per sempre » (Gv 14, 15). Lo Spirito Santo si manifesterà pienamente a Pentecoste (cfr At 2).
Per chiarire il nostro rapporto personale con la divina Trinità, è necessario mettere in evidenza i compiti principali dello Spirito Santo, come sono indicati dai testi della divina Rivelazione.
Il primo è quello di rivelare e dare la certezza che Dio è nostro Padre: Gesú ha rivelato il Padre come padre nostro, durante tutta la sua vita; di questa meravigliosa novella ci dà la sicurezza soltanto lo Spirito Santo il quale “rende testimonianza al nostro spirito che siamo figli di Dio » (Rm 8, 10). Questa realtà è talmente bella e infinitamente indicibile che non può essere appresa dalle nostre capacità conoscitive, ma è Dio stesso per mezzo del suo Spirito che ce la rivela in modo sicuro.
Qui siamo nel cuore della certezza di essere delle persone amate. Quando uno sa di essere amato raggiunge il fondamento della gioia, dell’equilibrio e della pace: è una persona contenta; il suo umore non è piú in balìa degli eventi e dei rapporti con le persone, ma si basa sulla Parola di Dio.
Il secondo compito dell’azione dello Spirito Santo in noi è quello di introdurci nella conoscenza di tutta la verità. La verità rivelata non è a livello delle capacità umane, ma appartiene all’ordine della partecipazione della divina natura, e soltanto l’Autore della Rivelazione ci può introdurre nella sua conoscenza.
La conoscenza, in senso biblico, non è di ordine intellettuale o sensibile, ma coinvolge tutte le facoltà della persona umana elevata all’ordine della fede, la quale non è fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio (cfr 1 Cor 2, 5). « Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. Ma a noi le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio » (1 Cor 2, 9-11). « Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre vi invia nel mio nome vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto » (Gv 14, 26). « E’ bene per voi che io me ne vada, perché se io non me ne vado non verrà a voi il Consolatore… quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla Verità tutta intera » (Gv 16, 6.12).
Gli apostoli alla scuola di Gesú non capiscono il mistero della sua persona e della sua missione, ma quando ricevono lo Spirito Santo intendono tutto.
Tutte le volte che i teologi hanno voluto scrutare i misteri di Dio contando sulle capacità dell’intelligenza umana piú che sui dati biblici della fede e sul dono dello Spirito Santo, la loro conoscenza è approdata a un impoverimento evidente della verità rivelata e della stessa pratica pastorale.
In terzo luogo lo Spirito Santo che ci è stato dato nel Battesimo, nella Cresima e negli altri sacramenti, diffonde l’amore di Dio nei nostri cuori (cfr Rrn 5, 5).
Dio è Amore e lo Spirito Santo ci introduce nella partecipazione della natura e della vita di Dio. Lo Spirito Santo ci immerge nel vortice dell’amore che unifica le Persone di un solo Dio. Questo è veramente il culmine e la pienezza della vita cristiana.
I grandi comandamenti dell’amore di Dio e del prossimo diventano possibili e vitalmente efficaci perché tutta la mente, tutto il cuore, tutte le forze sono illuminate, animate e ricevono energia, non perché esiste un comandamento esteriore, ma perché attingono ad una sorgente interiore, alimentata dalla potenza divina dello Spirito Santo.
Comportarci da figli del Padre, vivere la vita sovrabbondante che ci ha portato il Figlio, amare come il Padre e il Figlio amano è tutto dono dello Spirito Santo.
Questo divino Spirito l’ho conosciuto e vissuto attraverso la celebrazione liturgica e la lettura di san Paolo. Ho pregato privatamente e pubblicamente tenendo presente che lo Spirito prega in noi e nella chiesa: « … anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito Santo stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito; poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio » (Rm 8, 26-27). Lo Spirito Santo è stato presente nel mio ministero, in particolare nelle sacre ordinazioni e nelle cresime. Con impegno costante sono attento alla presenza dello Spirito che è in me e nelle persone che incontro, ricordando la consolante affermazione che noi siamo tempio di Dio e che lo Spirito Santo abita in noi (cfr 1 Cor 3, 16).