Cena 86
Giovedì della settimana santa 1986 in S. Andrea ore 18
la celebrazione dovrebbe essere solenne per partecipazione di popolo, ma purtroppo in questo giorno si moltiplicano le Messe anche nelle cappelle private e intorno al Vescovo non c’é quasi nessuno.
Comunque il pane e il vino saranno portati sull’Altare e, dopo la grande preghiera di ringraziamento e di lode, pregheremo il Padre perché mandi il suo Spirito a trasformare questi doni nel corpo e nel sangue di Gesù.
E le parole che Gesù ha pronunciato nel cenacolo sono pronunciate dal Sacerdote e rendono presente il Signore.
Subito dopo si rivolge al Padre e con un gesto sacerdotale di cui é gratificato, offre la realtà sacramentale del sacrificio di Nostro Signore Gesù Cristo in segno di adorazione, di propiziazione, di ringraziamento e di lode, e prega che la comunione sacramentale al Corpo e al Sangue di Gesù Cristo ci dia la pienezza dello Spirito Santo perché possa diventare effettivo in noi il comando del Signore: “Amatevi come io vi ho amato”.
La preghiera di Gesù al Padre “Che siano una cosa sola”, tutta la Chiesa, una cosa sola intorno al Papa, intorno al Vescovo nel ricordo di tutti quelli che hanno costituito la Chiesa nel passato: i santi e i fratelli che ci hanno preceduto nella fede e tutti gli uomini di tutto il mondo.
Quindi é la preghiera eucaristica una grande professione di fede in Cristo, nel quale siamo innestati per il Battesimo, con il Cristo al quale siamo uniti in questo momento della celebrazione, e per mezzo di Cristo nostro eterno e sommo sacerdote nell’unità dello Spirito Santo offre onore e gloria al Padre.
Il fine di tutta l’opera di Nostro Signore Gesù Cristo che è ripreso dalla celebrazione liturgica, é la lode al Padre per tutte le meraviglie che ha fatto durante tutta la storia della salvezza.
E così, uniti intorno al Padre ripetiamo la preghiera di Gesù “Padre nostro che sei nei cieli” e continuiamo questa preghiera al Padre perché ci liberi da ogni male.
Quindi ci rivolgiamo a Gesù perché ci dia il dono dell’unità e della pace.
Nel momento di accostarci al corpo e sangue del Signore ci scambiamo il segno della pace, per ubbidire al suo comandamento “quando vai all’altare ti ricordi di avere qualche cosa con il tuo fratello, vai prima a riconciliarti e poi vieni”.
Per questo l’assemblea invoca l’agnello di Dio che, porta i peccati dal mondo di avere pietà di noi e così ci accostiamo all’Eucarestia nel segno e nell’impegno dell’amore fraterno.
Questo dobbiamo compiere tutti insieme nel memoriale della istituzione della Eucarestia.
CT 3A cena 86 pag. PAGE 1