incontro con i sacerdoti
E’naturale che il nostro impegno di preghiera, in questo breve ritiro, sia in consonanza con la preghiera della Chiesa in questo tempo di Avvento. La Chiesa attende la venuta di nostro Signore Gesù Cristo, attende il regno di Dio che è già presente nel mistero come un germe, che va giorno per giorno sviluppandosi secondo una economia che è propria di Dio e che è conosciuta soltanto da Dio.
Ma volendoci intonare al tempo sacro che noi celebriamo, nel quale cerchiamo di vivere, bisogna trovare alcuni punti di riferimento che possono illustrare il senso della venuta di nostro Signore gesù Cristo e della venuta del suo Regno. So molto bene di ripetermi. Non vi chiedo neppure scusa perché mi pare che ci deve essere da parte mia una fedeltà al Signore come la sento nella mia coscienza
In questi ultimo tempi ho moltiplicato gli incontri coi nostri sacerdoti nei vicariati, nei gruppi e personalmente. Dovunque si rileva che ci troviamo in tempi di gravi e sconcertanti difficoltà e come sia facile una tentazione di sfiducia: la sfiducia che porta, poi, le conseguenze che non sto a delineare. Tutti noi le conosciamo.
Soltanto cerco di chiedere che cosa vogliamo, che cosa ci attendiamo, che cosa ci proponiamo nel mondo di oggi, nella situazione in cui si trovano i nostri fratelli, nella situazione in cui si trova impegnato il nostro ministero.
Noi, queste domande non possiamo rivolgerle a noi stessi o agli altri. Le possiamo rivolgere alla Chiesa, ma attraverso la Chiesa e nella Chiesa, dobbiamo rivolgerle a Dio, a nostro Signore Gesù Cristo, al Vangelo, per capire: che cosa si propone Dio, quale è il senso della missione di nostro Signore Gesù Cristo, conseguentemente quale è il senso e la missione della Chiesa e, nella Chiesa, il senso del nostro ministero.
Perché Gesù è venuto nel mondo? Quale piano si propone il Padre, che sta sempre dinanzi a nostro Signore Gesù Cristo il quale è preoccupato di fare la volontà del Padre e quindi di eseguire questo piano? Noi troviamo chiara – in parte – una duplice risposta. Gesù viene mandato nel mondo per la salvezza del mondo, perché dia la sua vita in riscatto per molti. Manda il suo servo, raffigurato nell’antico servo di Yavè, a realizzare ciò che il profeta aveva intravisto attraverso determinati segni.
Quando Gesù compare nella scena del mondo, Giovanni lo presenta così: – “ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo”. Sappiamo che il ministero di Giovanni è quello di preparare le vie a Colui che doveva venire. Conosciamo la sua predicazione di penitenza il suo battesimo di penitenza. Sappiamo che quando Gesù domanda di essere a sua volta battezzato, Giovanni lo presenta alle folle come l’agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo.
Gesù dirà espressamente di essere venuto per rimettere i peccati. Gesù veduta la loro fede disse al paralitico: confida figlio, ti sono perdonati i tuoi peccati, poi conoscendo i loro pensieri ha detto: è più facile dire ti sono perdonati i peccati o dire levati e cammina? Ora affinché sappiate che il figlio dell’uomo ha sulla terra il potere di rimettere i peccati, alzati -disse al paralitico- prendi il tuo letto e ritorna a casa. Il paralitico se ne andò a casa sua. Quando vide questo, fu preso da timore e rese gloria a Dio che ha dato agli uomini un tale potere
Gesù prima di salire in cielo implora lo Spirito Santo sugli apostoli e dice: – ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno loro rimessi, a chi li riterrete saranno loro ritenuti” Giovanni nella 1° lettera scrive: “Se camminiamo nella luce come egli stesso è nella luce” in comunione scambievole col sangue di Gesù che ci purifica da ogni peccato.(…) “Se diciamo che …non abbiamo nessun peccato inganneremmo noi stessi e la verità non è in noi; …se confessiamo…. i nostri peccati egli è fedele e giusto e ci libera dai peccati e ci purifica da ogni iniquità” (..).
Ecco il primo compito di nostro Signore Gesù Cristo, ecco il primo motivo della sua venuta, ecco ciò che si propone il Padre nel suo disegno della salvezza del mondo, ecco dove incomincia ad entrare nel mondo il regno di Dio! Ecco il significato della venuta di nostro Signore Gesù Cristo! Ora, è sufficiente affermare che nel mondo c’è il peccato? E’ doveroso riconoscere che nel mondo c’è questa realtà e che il peccato non è nelle cose o nelle strutture ma è nel cuore degli uomini e gli uomini si possono servire anche delle strutture per commettere il peccato e possono essere favoriti dalle strutture per non essere condizionati a commettere più facilmente il peccato, ma il peccato è nel cuore dell’uomo.
Quando Gesù parla di conversione, quando Dio, durante tutta la storia dell’Antico Testamento richiama il popolo a sé, non vuole richiamarlo perché gli renda il culto, gli offra delle vittime, gli eriga un tempio o altro. Vuole il cuore del suo popolo, vuole che tutta la persona dell’uomo si rivolga a Lui e di conseguenza ai fratelli che sono sue creature. Gesù non è venuto solo per togliere il peccato dal mondo e ristabilire una qualsiasi relazione con Dio e gli uomini che era stata spezzata, ma porta esplicitamente una vita nuova: “sono venuto perché gli uomini abbiano la vita e l’abbiano in sovrabbondanza” (Gv )
La vita di cui parla Gesù: “io sono la vita” )… “Noi l’ abbiamo visto…. pieno di grazia e di verità e della sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto”.(…) Lui è la vita e noi siamo i tralci e portiamo frutti nella misura in cui siamo inseriti in Lui per ricevere del frutto di vita nuova soprannaturale di grazia, che egli ci ha portato. Per la redenzione operata da nostro Signore gesù Cristo, siamo “nuova creatura”, possediamo una vita nuova, abbiamo una vita che si pone al livello della vita di Dio, che è vita di partecipazione alla vita del Figlio di Dio.
Galati 4,6- “Ora che voi siete figli sta nel fatto che Dio mandò lo Spirito del suo Figlio nei vostri cuori che grida Abba, Padre, sicché tu non sei più schiavo, e se figlio, sei anche crede da parte di Dio” “Il Padre di nostro Signore Gesù Cristo ci ha predestinati alla adozione a figli, per mezzo di Gesù Cristo, per il beneplacito della sua volontà, a lode della sua grazia, ci ha gratificati nel suo Diletto nel quale abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, la remissione delle cadute secondo la ricchezza della sua grazia (Ef 1,4 s) Quindi una vita nuova di figli di Dio.
Giovanni: … “Miei cari ora noi siamo figli di Dio e ancora non é stato mostrato quello che saremo, saremo simili a lui perché lo vedremo quale egli è”: …”Quel che era fin da principio, quel che abbiamo veduto coi nostri occhi, lo annunziamo anche a voi affinché voi pure siate in comunione con noi ma la comunione nostra è col Padre e col Figlio Gesù Cristo e noi vi scriviamo queste cose affinché il vostro gaudio sia perfetto”…
Ecco il culmine della missione di nostro Signore Gesù Cristo: portarci alla comunione di vita con il Padre. Comunione di vita con il Padre, quindi, partecipazione in modo misterioso ma vero e garantito dalla parola di Dio, insieme a tutti i nostri fratelli nella fede e potenzialmente con tutti gli uomini. Questo definisce la missione di nostro Signore Gesù Cristo e conseguentemente definisce la missione della chiesa nel mondo. La missione della chiesa come la missione di nostro Signore Gesù Cristo è quella di togliere il peccato dal mondo e portare gli uomini alla comunione con Dio che avrà il suo compimento nello vita eterna.
Tutto il resto che trova il suo appoggio, la sua motivazione, anche una sua anima, una sua forza per la soluzione dei problemi contingenti del mondo, non è lo scopo della missione di nostro Signore Gesù Cristo. Lo è come conseguenza, come frutto ma non necessario, nel senso che, non necessariamente quando è esplicata la missione di nostro Signore Gesù Cristo ne debba venire come conseguenza la restaurazione del regno di Israele.
Così era il modo di pensare nel tempo di Gesù. Così era il modo di pensare dei discepoli, degli apostoli fino al giorno della Ascensione al cielo di nostro Signore Gesù Cristo, Così é il modo di pensare delle folle che sono state testimoni dei miracoli compiuti da nostro Signore Gesù Cristo. Dopo la moltiplicazione dei pani la folla, avendolo trovato di là dal mare, gli domanda… Gesù risponde loro … è perché avete mangiato di quei pani e ve ne siete saziati… Cercate di procurarvi non il cibo che perisce ma quello che dura per la vita eterna, quello che il Figlio dell’uomo vi darà, perché è Lui che il Padre ha contrassegnato col proprio sigillo.
OM 520 sacerdoti 74