giorno della cresima in una parrocchia della diocesi
Carissimi, non so se vi rendete conto, se ci pensate sufficientemente e con senso di responsabilità che oggi, nel mondo in cui viviamo, il venire in chiesa prende un senso, un significato preciso che marca una scelta. E’ sempre stato così, ma forse nel passato non appariva perché ciò che accadeva al di fuori dei muri della chiesa non si contrapponeva con tanta evidenza e forza come avviene oggi.
Gesù, già ai tempi della sua vita mortale, diceva: “ Voi siete nel mondo ma non siete del mondo”, cioè, voi vivete nel mondo in mezzo agli altri, ma non dovete essere come il mondo vuole gli uomini. Oggi, ripeto, questo s’impone maggiormente.
Voi vedete e ascoltate. Tutto ciò che si dice, tutto ciò che si propone, tutto ciò che si espone é in contrapposizione al vangelo, é in contrapposizione a Gesù Cristo. Siccome il vangelo non lo si può rinnegare, siccome Gesù Cristo non lo si può rifiutare perché non é più soggetto alle vicissitudini della storia e al potere degli uomini, allora ci si scaglia contro il “segno” del vangelo, contro il “segno” di nostro Signore Gesù Cristo, che é la chiesa. Non vi sembri che io dica troppo. Questo non lo dico soltanto per l’esperienza che abbiamo fatto in queste ultime settimane. E’ una esperienza che ha messo in evidenza come stanno le cose, ma le cose stanno così indipendentemente da quelle capitate in queste ultime settimane.
Il mondo non ne vuole sapere della verità di nostro Signore Gesù Cristo.
Il mondo non ne vuole sapere della giustizia che vuole nostro Signore Gesù Cristo.
Il mondo non ne vuole sapere della pace che ha portato in terra nostro Signore Gesù Cristo.
Il mondo ha le sue verità. Il mondo ha il suo credo.
Il mondo ha una sua religione che sarà quella del profitto, del potere, della rivendicazione.
Il mondo ha un suo credo che non é quello della chiesa, cioè non é la verità di nostro Signore Gesù Cristo.
Il mondo ha una sua giustizia e vedete come é fatta la giustizia degli uomini.
Certo, tutti gli uomini -io penso- che hanno ancora senso di umanità disapprovano la giustizia che si opera nel mondo, che é una forte ingiustizia e prende tanti nomi che io non sto qui ad enumerare. Fatto sta che la maggior parte degli uomini vivono nella povertà e nella miseria, al limite della fame, al limite dell’esistenza, mentre altri sciupano, creano l’industria per sciupare, per fare consumare. E su questi motivi si intesse la giustizia degli uomini che é una lotta accanita che poi esplode in tutti i modi che conosciamo.
48 Ore! Le ultime 48 ore che cosa ci hanno detto: di ciò che é capitato nel Medio-Oriente, di ciò che é capitato a Dublino, di ciò che é capitato in California e di ciò che é capitato a Brescia. Qui siamo nel mondo che produce questi effetti. Qui siamo nel mondo che porta avanti una giustizia che si esprime in manifestazioni selvagge. Se noi accettiamo la giustizia del mondo andiamo verso queste conseguenze.
E la pace del mondo? Quale é la pace del mondo? La pace del mondo é quella di fare tacere gli altri, é quella di mettere da parte gli altri. La pace del mondo é quella di ridurre al silenzio gli altri. Miei cari, non vorrei che pensaste che il mio é uno stato d’animo. No. Io faccio delle constatazioni. Ditemi voi se sono reali o se non lo sono.
Ditemi, poi, se venire in chiesa non significa essere delle persone che voltano le spalle, decisamente, a questo mondo – non per non vivere in questo mondo – per rivolgerle a nostro Signore Gesù Cristo e accogliere l’unica verità che é Gesù Cristo in persona, e accogliere l’unica verità che é il vangelo, che è una verità per tutti i tempi e per tutti gli uomini, di cui abbiamo bisogno, per illuminare la nostra intelligenza e dare senso alla nostra esistenza.
E noi ci rivolgiamo alla parola di nostro Signore Gesù Cristo? la cerchiamo? la mettiamo al di sopra di tutte le altre parole?
Mettiamo il giudizio di nostro Signore Gesù Cristo sulle persone, sulle realtà, sul mondo, al di sopra di tutti gli altri giudizi?
Siamo disposti a voltare le spalle alla giustizia del mondo? Non perché nel mondo non ci sia affatto la giustizia, ma per rivolgerci a nostro Signore Gesù Cristo che é l’unico che ci giustifica, cioè, ci rende giusti?
Ci rende giusti nel profondo del nostro essere mettendoci nelle disposizioni convenienti per nostri rapporti con il Padre che sta nei cieli e per nostri rapporti con gli uomini che stanno su questa terra. Ci rende giusti, proprio entrando nella nostra persona e trasformando la nostra persona: immettendo nella nostra persona qualche cosa che non abbiamo e che il mondo non ci può dare, qualche cosa che non si compera a nessun prezzo, né di oro né di argento, che é stato comperata al prezzo del sangue di nostro Signore Gesù Cristo.
E’ questo “qualche cosa”, che noi chiamiamo grazia e che é dono di Dio, che ci mette in un rapporto di rispetto verso Dio e di conseguenza in un rapporto di rispetto e di comprensione e di perdono verso tutti i fratelli, verso tutti gli uomini. Se veniamo in chiesa, questo dovrebbe essere il significato dei passi che ci portano dalla nostra casa fino alla chiesa. Questo noi dobbiamo fare se ci rivolgiamo a nostro Signore Gesù Cristo e lo accogliamo.
Accogliere Gesù Cristo é accogliere la sua pace. Dice Gesù: vi do la mia pace non come ve la dà il mondo”. Il mondo non trova la pace. Il mondo trova i compromessi della pace, a fatica, a grande fatica! Noi dobbiamo volgere le spalle alla pace del mondo per rivolgerle all’autore della pace, Gesù Cristo, che mette dentro di noi la vera pace che é venuto a portare nel mondo e che veramente ci pacifica. Noi siamo i figli del peccato, praticamente siamo: i figli dell’egoismo, i figlidel nostro interesse, i figli del nostro capriccio, i figli delle nostre piccole vendette, e Gesù vuole fare di noi i figli del Padre e perciò dei fratelli nell’unica famiglia dei figli di Dio. Così ci dà la sua pace. Così ci dona la sua pace.
Direte: – Questo che cosa centra con la presenza del vescovo che viene a dare la cresima ai nostri bambini?- Io insisto a dirvi che questo é il significato della mia presenza in mezzo a voi, per amore dei vostri bambini. Vogliamo preparare per questi piccoli un mondo di verità, di giustizia e di pace? Non dico: i nostri bambini devono ricevere questi doni. Dico che li riceveranno ma in modo molto inconscio e in proporzione al loro senso di responsabilità che é minimo. Noi per loro, noi con loro, noi prima di loro dobbiamo accogliere questi doni che trasformeranno la loro vita.
Noi siamo già stati cresimati e abbiamo ricevuto il dono dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo – avete sentito nel vangelo- é la terza persona della Santissima Trinità che ha il compito di continuare in ciascuno di noi, nell’intimo della nostra persona, ciò che é venuto a fare Gesù Cristo per tutti. Viene a illuminare la nostra intelligenza con il dono dell’intelletto, della scienza e della sapienza perché possiamo intendere la verità portata da nostro Signore Gesù Cristo, la verità del vangelo che non é la verità del mondo. Perché possiamo sapere distinguere con il dono del consiglio tra la verità del mondo e la verità di nostro Signore Gesù Cristo. Perché possiamo sapere scegliere tra la verità del mondo e la verità di nostro Signore Gesù Cristo con il dono della fortezza.
Lo Spirito Santo, nel giorno della cresima, ci viene dato perché cresciamo nella conoscenza della verità di nostro Signore Gesù Cristo e nella scelta sempre più precisa di questa verità.
Lo Spirito Santo, nel giorno della cresima, ci viene dato perché scegliamo la giustizia e perché possiamo essere giustificati.
Lo Spirito Santo in persona é la giustificazione nostra, é colui che ci rende “giusti dal di dentro”, é colui che ci fa capire che dobbiamo dare a ciascuno il suo: a Dio quello che é di Dio ad ogni uomo quello che conviene ad ogni uomo, ad ogni bambino quello che conviene ad ogni bambino: ciò che conviene ad ogni creatura che viene in questo mondo!
Lo Spirito Santo ci fa intendere ma ci dà anche la forza di fare. Queste non sono cose che si possono dire facilmente con le parole. Sono cose che si capiscono con la esperienza di una vita, se viviamo interiormente, quando ci raccogliamo per incontrarci con questo ospite della nostra anima.
Lo Spirito Santo é nel nostro cuore con tutta la potenza dell’amore di Dio con la quale ha mandato il suo figliolo nel mondo a morire per noi;
lo Spirito Santo é nel nostro cuore con tutta la potenza dell’amore di nostro Signore Gesù Cristo che é morto in croce per noi;
lo Spirito Santo é presente nel nostro cuore con questa forza e questa potenza per farci fare la esperienza del dono della pace di Dio.
Li apprezziamo questi valori? Facciamo conto di questi valori?
Miei cari non penso male di voi, ma dovete credere che da questa posizione nell’esercizio del ministero sacro di chi annuncia la parola di Dio ai propri fratelli, viene da pensare – non penso male di nessuno- queste persone forse stanno pensando: speriamo che finisca presto! e magari non accolgono, non riflettono, non valutano, non si accorgono di ciò che sta avvenendo mentre nelle chiese si celebra il ministero della parola di Dio.
Si, questo grande evento! Che Dio nella sua bontà e nella sua misericordia, per salvarci nella nostra umanità, ha voluto rivolgerci la sua parola e darci la sua grazia! E’ quello che avviene in questo momento. Riflettiamoci, miei cari, con tanta umiltà e con tanto desiderio di Dio: per noi ,per i nostri cari, per i nostri cresimandi, per tutto il mondo. In una parrocchia nel giorno della cresima!
OM 627 cresima 74