Cadè, 20 febbraio 1972 ore 10,30
Russia
Miei cari, bambini e bambine, mi pare siate la parte che caratterizza questa assemblea liturgica per i vostri segni particolarmente vivaci anche se siete sostenuti da tutto il resto del popolo di Dio che si raccoglie qui, in particolare dai vostri genitori, dai vostri parenti e da quelli che hanno un impegno specifico nell’apostolato della carità.
Come si fa presentare a voi, questa mattina, il Vangelo che è stato annunziato? Guardate, è un brano di Vangelo molto difficile. Vuol dire che poi gli adulti ve lo rispiegheranno.
Non è difficile capire come Gesù ci sia maestro di vita cristiana e quindi ci abbia insegnato che bisogna fare penitenza. Non è difficile capire perché la Chiesa all’inizio di questa quaresima, cioè di questi quaranta giorni che ci separano dalla Pasqua, voglia indurre i suoi figli a seguire l’esempio di nostro Signore Gesù Cristo con la penitenza. E’ misterioso invece, comprendere, capire, ammettere che Gesù sia stato tentato.
Lui, il Figlio di Dio, é stato tentato? Che possiamo essere tentati noi è comprensibile, ma che il diavolo sia stato tanto ignorante da presentarsi a Gesù per tentarlo, è una cosa molto misteriosa. Ma gli evangelisti, tutti d’accordo, ci attestano questo episodio della vita di nostro Signore Gesù Cristo. Comunque sia l’intelligenza del diavolo, di fatto si è presentato a Gesù e ha voluto misurarsi con lui.
Teniamo presente che ogni situazione, ogni gesto, ogni momento della sua vita terrena del Figlio di Dio fatto uomo, Gesù lo ha vissuto per noi. Lo ha vissuto per dirci come deve essere il nostro comportamento nella nostra esistenza terrena. Gesù ha voluto vivere ogni istante della sua esistenza nel mondo per dire alla sua Chiesa, che la sua sorte nel mondo sarebbe stata quella che Lui ha vissuto. Non nelle condizioni sociali, politiche, economiche, ma nelle condizioni di vita, di esistenza. Se Gesù Capo della Chiesa è stato tentato. Anche la Chiesa Corpo di nostro Signore Gesù Cristo sarà tentata. Anche noi, quindi, membri del Corpo di nostro Signore Gesù Cristo, membri della Chiesa, saremo tentati.
Il fenomeno delle tentazioni di nostro Signore Gesù Cristo si verifica ed é particolarmente evidente ai nostri giorni. Il diavolo vuole indurre nostro Signore Gesù Cristo ad esse re, ad essere uno che dà il pane alla gente e gli dice: “dì che questi sassi diventino pane”. non è che Gesù non si preoccupasse delle folle che non avevano il pane. Gesù se ne preoccupava. Di fatti ha moltiplicato il pane per sfamare quelli che erano andati ad ascoltarlo. Però, proprio a quelli che avevano mangiato il pane moltiplicato Lui, ha detto: voi mi cercate perché vi ho dato un pane, ma io sono venuto per fare qualche cosa d’altro. Il pane materiale che avete mangiato, non vi porta la vita perpetua. Ad un certo punto morirete, come sono morti i padri vostri nel deserto. C’é un pane che discende dal cielo. Il pane che vi dò io, vi porta la vita eterna.
Ecco, oggi, molte volte, i cristiani, i cattolici, i cattolici impegnati e noi preti, subiamo la tentazione di pensare che il cristianesimo debba portare il pane all’uomo. Il cristianesimo è un principio, é un fermento che può mettere nel cuore degli uomini la capacità di essere più giusti e quindi di dare pane a tutti, ma il cristianesimo è per la vita eterna. Il cristianesimo è per salvarci in questa vita, ma soprattutto per salvarci nell’altra vita. Il cristianesimo, se mai, è per perderci in questa vita, secondo le concezioni del mondo e secondo una valutazione della vita che fa il mondo.
Ecco, Gesù dice a tutti noi: al Papa, ai Vescovi, ai preti, ai cattolici e a tutti: state attenti bene! Adesso che incominciate la quaresima e vi preparate alla Pasqua, non incominciate a pensare alle uova di cioccolata, alle passeggiate della primavera il lunedì di Pasqua. E’ il momento di pensare a salvare l’anima in questa vita e anche nell’altra vita.
Ci dice ancora: voi incominciate la quaresima e vi impegnate nella carità, e pensate che esercitando la carità verso i fratelli voi assolverete la questione di sociale di Giava. Dovete fare la carità, perché se siete i figli di Dio e tutti gli altri sono figli di Dio come voi, li dovete trattare bene, però non risolverete né questioni politiche né questioni economiche né questioni di nessun genere. Voi dovete risolvere prima la questione del Regno dei cieli, e risolvendo la questione del Regno dei cieli risolverete anche tutte le altre questioni, perché tutte le altre questioni dell’uomo si risolvono quando è risolta la questione della coscienza, la questione della grazia di Dio, la questione dell’amore di Dio, la questione dell’amore del prossimo.
Ci sono le altre tentazioni di Gesù. Dice il Diavolo: –Se tu sei il Figlio di Dio, gettati dal pinnacolo del tempio” Noi, oggi, diremmo gettati dal campanile. Il pinnacolo non era veramente un campanile, ma era il luogo più alto del tempio di Gerusalemme. Questa era una tentazione di vanità. La tentazione dei cristiani, la tentazione della Chiesa é quella di essere un miracolo vivente, è quella di imporsi agli altri per le sue cose straordinarie. Niente! Gesù vuole che i cristiani, che la Chiesa, che tutti quelli che operano in suo nome siano come Lui, miti ed umili di cuore. Gesù vuole che ci comportino come Lui, che ha detto:< “la tua sinistra non deve sapere quello che fa la tua destra “.
Il trionfo della causa di Dio non avviene perché la Chiesa è una grande organizzazione, perché la Chiesa ha un grande prestigio di cultura, perché la chiesa ha favorito le arti, le scienze, e tanto d’altro. Se la Chiesa avesse fatto soltanto queste cose, sì, avrebbe fatto delle cose importanti, ma non avrebbe assolto la sua missione. Se i cattolici, se i credenti volessero avere prestigio unicamente per queste cose, non é che queste cose non meritino stima, anzi impegnano! – sarebbero come tutti gli altri che non credono in Gesù Crist. Difatti che cosa avrebbero di diverso? Di proprio il cristiano ha la forza della vita di Dio nella sua persona. Questo è importante.
L’altra tentazione é:” Ti darò tutti i regni della terra se tu, prostrato, mi adorerai”. E’ una tentazione di potenza. E’ volere essere forti, E’ volere essere molti per essere forti, E’ volere essere organizzati per essere più forti, E’ volere avere dei mezzi potenti a disposizione per fare di più. Per fare che cosa? E’ con la potenza, è con l’organizzazione, è con i mezzi potenti che si afferma il Regno di Dio? che si porta la grazia di nostro Signore Gesù Cristo? Che si porta la salvezza? Assolutamente no. Gesù davanti a questa tentazione ha risposto:” vattene o Satana” , quasi che fosse la tentazione più brutta, la proposta più ignobile che gli poteva presentare.
Ecco, miei cari, ripeto: il discorso è un po difficile, ma dal momento che ce lo fa la Chiesa, dal momento che ce l’ha fatto nostro Signore Gesù Cristo con la sua vita, con la sua esistenza, noi dobbiamo cercare di capire queste cose difficili.
Noi, in questa ora, stiamo stiracchiando il cristianesimo per farlo servire a tutti gli usi, a tutte le cause umane. Il cristianesimo serve radicalmente per salvare l’uomo in questa vita e nell’altra vita.
Il cristianesimo dà l’inizio, la forza,la possibilità per la soluzione di tutti i problemi umani, ma sono gli uomini diventati cristiani, che risolveranno le questioni degli uomini, perchè hanno messo al primo posto delle loro preoccupazioni di amare Dio con tutte le loro forze e il prossimo come se stessi. Nostro Signore Gesù Cristo ha detto: il mio Regno non è di questo mondo. Nostro Signore Gesù Cristo ha detto: cercate prima il Regno dei cieli, e la sua giustizia, e tutto il resto lo avrete di sovrappiù.
Bambini e bambine, vi ringrazio perché siete stati tanto buoni. So che l’argomento è difficile e so che i vostri genitori ve lo spiegheranno con parole più semplici.
Sia lodato Gesù Cristo.
OM 599 Parrocchia 73
Cadè, 20 febbraio,ore 10,30