Hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di San Giuseppe
Quando la salvezza appare tra noi nel Figlio di Dio fatto uomo, venuto nel mondo per riunire i dispersi figli di Israele e ricostruire il nuovo popolo di Dio, noi ci incontriamo con san Giuseppe, giovane sposo di Maria il quale si trovava avvolto nel mistero di ciò che accadeva.
San Giuseppe é un santo popolare. Tutti sappiamo che é stato vicino a Maria santissima e a Gesù bambino, adolescente e giovane, ma san Giuseppe é anche un santo che entra molto nel profondo del mistero della nostra salvezza dove Dio, che si interessa degli uomini e vuole essere il padre di tutti gli uomini, si manifesta e nello stesso tempo si nasconde.
Si manifesta perché Dio c’é, é vivente ed operante in mezzo a noi e nello stesso tempo si nasconde, perché nessuno lo può vedere, nessuno lo può percepire con i propri sensi. Eppure, Dio vuole che tutti abbiamo la certezza della sua presenza e della sua azione e in particolare vuole che tutti abbiamo la certezza del suo amore di padre per noi.
Possiamo dire che dinnanzi alla figura di san Giuseppe e al compito che Dio fa svolgere a san Giuseppe noi ci troviamo di fronte ad una manifestazione particolarissima della paternità di Dio. Abbiamo sentito, come Dio stesso promette a Davide una discendenza che durerà per sempre e nello stesso tempo afferma di essere Lui il padre del suo popolo. Abbiamo udito che Abramo é il padre di coloro che crederanno e la sua é una generazione senza numero. Abramo é padre di credenti. Abbiamo letto che Giuseppe e Maria cercano Gesù che si é smarrito e lo trovano nel tempio. Maria dice: “Tuo padre ed io ti cercavamo” e Gesù risponde: “Non sapete che io debbo occuparmi delle cose del Padre mio”? Sono parole che né Maria né Giuseppe comprendono in quel momento.
Dunque Giuseppe non é il Padre di Gesù. Giuseppe esercita le veci del Padre di Gesù. Il Padre di Gesù é un Altro. Fin dal principio Dio aveva detto: io sono il Padre. Giuseppe é una figura del Padre. Iddio é nostro Padre. Ecco dove e come, Dio da una parte si nasconde – perché é al di sopra di tutte le espressioni che possono colpire la nostra capacità di intendere- e nello stesso tempo vuole farsi intendere attraverso coloro che, in qualche modo, lo rappresentano.
San Giuseppe, accanto a Gesù é la manifestazione della paternità di Dio, ma egli steso non si accorge di fare le veci del Padre nostro che sta nei cieli. Sa molto bene di non essere il padre di colui che nascerà da Maria. E assicurato dall’angelo che la sua sposa Maria é castissima ,ma come dia alla luce un figlio non lo capisce ma crede. Crede come Abramo il padre dei credenti che pur non vedendo, solo sulla parola di Dio é andato dove Dio lo ha condotto. Crede come Abramo che ha giocato tutta la sua esistenza sulla Parola di Dio ed é diventato il capostipite del popolo dei credenti: coloro che avrebbero ricevuto la salvezza di Dio.
San Giuseppe é padre di nostro Signore Gesù Cristo perché crede, perché si affida alla provvidenza di Dio, perché é pienamente disponibile alla volontà di Dio, affinché la volontà di Dio possa compiersi in mezzo agli uomini. Questa sua disposizione, questa sua fede cieca ha le sue prove. L’angelo lo rassicura ma il vangelo afferma che Giuseppe non capisce il mistero di Gesù eppure egli lega la sua vita a quella di nostro Signore Gesù Cristo perché si fida di Dio. In questo abbandonarsi a Dio, in questo lasciarsi condurre da Dio, in questo essere disponibile, perché Dio possa fare di lui ciò che vuole, é la sua grandezza, é la sua paternità, una paternità che noi non comprendiamo ma che é vera.
Ma queste realtà a che cosa servono? Che cosa dicono a noi che veniamo in chiesa? Quale significato hanno per la vita cristiana? Vorrei che rimanessimo con questo pensiero dinnanzi alla figura di san Giuseppe: san Giuseppe é un santo popolare e nello stesso tempo é un santo difficile da comprendere secondo il senso della fede. Vorrei che rimanessimo in questa disposizione di fede nei confronti di Dio.
Noi non comprendiamo a volte la condotta di Dio nel mondo, noi non comprendiamo la condotta di Dio anche nella vita della chiesa, noi molte volte siamo sconcertati dalla condotta di Dio nei confronti della nostra stessa persona, perché le cose non vanno secondo il nostro modo di concepire e non si compiono secondo i nostri desideri, noi non comprendiamo quando gli avvenimenti ci mettono di fronte a contraddizioni inspiegabili. E’ la prova della fede.
Abramo, il padre dei credenti, ha creduto contro ogni evidenza ed é diventato il grande amico di Dio. San Giuseppe ha creduto contro ogni evidenza, ha sperato contro ogni speranza ed é diventato il grande amico di Dio. Dinnanzi ad Abramo e a san Giuseppe come é la nostra fede? La nostra fede dovrà esprimersi così: nel metterci nelle mani di Dio e lasciarci condurre da lui impegnando tutte le nostre capacità, i nostri talenti, lo spirito d’iniziativa, il senso di responsabilità; nel lasciarci condurre con la certezza che il nostro Dio é un Padre e che noi siamo l’oggetto del suo amore infinito; nel lasciarci condurre con la certezza che camminiamo verso la salvezza, verso un bene, nonostante il male in cui possiamo imbatterci od essere avvolti ed imprigionati.
Ogni volta che ripetiamo la preghiera che ci ha insegnato nostro Signore Gesù Cristo: ” Padre nostro che sei nei cieli, abbiamo veramente il senso della paternità di Dio come l’hanno avuto i patriarchi, come l’ha avuto san Giuseppe? San Giuseppe é grande santo più per il senso che ha avuto della paternità di Dio che per la paternità che ha esercitato nei confronti di nostro Signore Gesù Cristo. La nostra vita ha un valore dinnanzi a Dio non tanto per quello che siamo o per quello che facciamo, ma per quello che crediamo, per quello di cui siamo certi che Dio compie per noi e compie anche per mezzo nostro.
San Giuseppe non aveva pensato che la sua umile esistenza avesse un compito in ordine al disegno della salvezza di tutto il mondo, ma mettendo nelle mani del Signore la sua vita ha acquistato il valore che la chiesa gli dimostra. Anche la nostra vita acquista il suo valore in ragione della nostra fede e della nostra fiducia nella paternità di Dio.
OM 377 S. Giuseppe 71