Due Vescovi e una folla commossa per celebrare la ricorrenza
Cattedrale di Monopoli: rimessa quasi completamente a nuovo, rifulge di bellezza smagliante. Sullo sfondo, dall’alto, troneggia il quadro della Madonna della Madia. E’ prima domenica d’avvento – 30 novembre u.s. , annuncia il vescovo mons. Domenico Padovano. E nel preludio del nuovo anno liturgico si insinua la memoria intramontabile del suo illustre predecessore: mons. Carlo Ferrari, che 30 anni fa dava il saluto alla diocesi, per raggiungere Mantova.
La celebrazione memoriale era presieduta da mons. Martino Scarafile, Vescovo di Castellaneta (Taranto), oriundo di Cisternino (diocesi di Monopoli). L’omelia ha toccato “vertigini di memoria” – L’espressione l’ha colta dalla sapienza di S. Agostino – e ha sfiorato i testi liturgici delicatamente accostandoli alla figura di Ferrari. Mons. Scarafile da maestro della parola – come è sempre stato nei suoi anni sacerdotali vissuti durante i 15 anni indimenticabili di mons. Carlo – ha saputo far vibrare e rivivere in tutti i numerosissimi presenti, passaggi salienti di quella pagina pre e post-conciliare, scritta allora e che è tutta da rileggere.
L’applauso spontaneo del popolo al termine dell’omelia non poteva essere che sintonia con quei richiami, conferma per una memoria da rieditare. Molti dei fedeli che gremivano la cattedrale hanno sicuramente rivissuto nel cuore, attraverso le parole di mons. Scarafile, i momenti festosi della vigilia del Concilio Vaticano II, quando la piazza di Monopoli tripudiava di bandiere e rappresentanze nel salutare il vescovo Ferrari, che partiva per il Concilio. Lui dal palco, con il suo sguardo scrutatore raccoglieva quell’entusiasmo e rilanciava il suo impegno chiedendo: “Accompagnatemi con la vostra preghiera; non lasciatemi solo”. Un’omelia che farà “testo” per molto tempo ancora nel cuore dei monopolitani.
Accompagnava la liturgia solenne il coro della cattedrale anch’esso in linea di memorabilità con quel coro diretto dal maestro Lenoci, quando Ferrari dava impulso alla liturgia.
Terminata la celebrazione, mons. Vincenzo Muolo, parroco della Cattedrale, ha ringraziato i due vescovi presenti e nell’impossibilità di dare la parola ai molti che avrebbero volentieri offerto testimonianze, ha indicato nel dott. Orazio Petrosillo, vaticanista del “Messaggero”, la persona adatta a sintetizzare per tutti un ricordo degno per mons. Ferrari.
Petrosillo, con stile di giornalista e soprattutto con accenti personalissimi, ha tracciato non tanto il profilo del Vescovo Ferrari, quanto il cammino dell’intera diocesi, che si è lasciata plasmare mentre lui, da vescovo, cercava di plasmare i suoi. Non è mancata la vena tutta monopolitana di poesia e di legame col mare e le prospicienti colline dell’entroterra. Ferrari amava il silenzio degli ulivi e dalla famosa “Loggia di Pilato”, che si specchia sulla cittadina verso il mare, quante volte ha rivissuto l’evangelica pagina del Cristo, per ridisegnarla sul suo popolo, sulla “sua” gente.
Petrosillo – è solo uno stralcio dai gustosi grappoli di memoria corale – ha anche ricordato il suggestivo momento in cui Ferrari deponeva il suo pastorale sull’altare in cattedrale. Lo ha interpretato come consegna della sua “paternità” che non si sarebbe mai interrotta. Per questo il nutrito fascicolo pubblicato reca il titolo: “Mons. Carlo Ferrari è ancora tra noi”.
Anche il sottoscritto ha preso la parola per pochissimi minuti, per semplicemente aggiungere sul filo dei ricordi, qualcosa di “inedito”: dietro la sobrietà della parola e della grande capacità di osservazione, si vedeva in mons. Ferrari un grande cuore, capace di riconoscere nel cielo pulito della terra del Sud, il manto della paternità di Dio. Quella che ha sempre predicato a Monopoli e a Mantova.
Gli applausi per il dott. Orazio Petrosillo sono stati il segno del godimento spirituale; per il sottoscritto un tocco di nostalgia.
Ha concluso gli interventi il sindaco di Monopoli, Antonio Guccione, che si è limitato a sottoscrivere il tutto e a pubblicamente indicare che presto una strada della cittadina sarà dedicata a mons. Carlo Ferrari, quale “cittadino onorario di Monopoli” e benemerito della città. Era presente il presidente del Consiglio regionale, Giovanni Copertino.
Mentre tutti sfilavano per ricevere il fascicolo, la corale intonava l’antico e sempre commovente canto: “O Vergine della Madia…”.
don Stefano Siliberti
“La Cittadella” di Mantova, Dicembre 1997