16 Dicembre 1966 per la festa della Madonna della Madia
Ancora una volta la Madonna ci ha fatto la grazia di un incontro, con lei. Sono sicuro che in questo evento particolare della storia della nostra città, che dir se ne voglia, Maria è certamente presente. Ringraziamola con la nostra presenza intorno all’altare del Signore e, al cospetto della sua immagine veneratissima apriamo il nostro cuore, perché non è tanto in un tempio ornato dei cedri del Libano che Ella vuole stare, quanto nei nostri cuori, nella nostra mente e nella nostra memoria.
Durante la processione pensavo a tutti i monopolitani che si trovano lontano, e che certamente questa mattina hanno già pensato alla loro Madonna della Madia perché non c’è nessun monopolitano che non la ricordi, e dovunque vadano ne parlano come di qualcuno che li riguarda da vicino.
Questo mi fa pensare che Maria sia nei vostri pensieri ed ho fiducia, e dobbiamo desiderarlo tanto, che sia anche nei vostri cuori.
Maria, la Madre di Dio, questa donna preparata da tutti i tempi dalla sapienza infinita di Dio e dal suo amore, perché diventasse la madre del Figlio suo è anche la nostra Madre.
Chiediamoci con serietà se Maria, che ha voluto manifestarsi a noi qui a Monopoli nei prodigi della sua immagine, trova veramente nei nostri cuori la sua casa, il suo tempio, la sua cattedrale; se trova nei nostri cuori tutti i sentimenti a posto, tutti gli affetti ordinati, tutti i desideri protesi verso il bene, tutto noi stessi aperti alla sua presenza di Madre del Salvatore.
Mentre continua la celebrazione e compiendo il nostro atto di fede parteciperemo a sacrificio del Suo Divin Figliuolo, chiediamoci: con quanta serietà io porto veramente Maria santissima nei miei sentimenti, nei miei affetti, nei miei desideri? Nel mio cuore non c’é proprio niente che possa disgustarla e rendere penosa la mia presenza?
Come sono solito dirvi tutti gli anni, ricordiamo che nel piano di Dio c’é Maria Santissima perché ci deve portare a Gesù, il Figlio di Dio, il nostro Salvatore.
Ricordiamo la bella coincidenza della venuta della Madonna della Madia con l’inizio della novena del Santo Natale, che più immediatamente ci prepara alla venuta di Gesù.
Prepariamoci già da adesso ad accogliere l’annuncio dell’angelo “Vi è stato dato un Salvatore” ed al canto della gloria, “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.”
Miei cari, il vicario di nostro Signore Gesù Cristo, il papa e tutti coloro che cercano con onestà e lealtà il bene del mondo, desiderano la pace. Noi dobbiamo impegnarci davanti a Maria Santissima e prepararci al Natale con opere di pace. Per fare la pace non bastano le preghiere: sono presto fatte! Ci vogliono anche le preghiere! La novena del Natale nelle nostre parrocchie avrà lo scopo di ottenere dal Signore la pace per tutto il mondo, ma dobbiamo compiere opere di pace: pace fra di noi, pace in noi, pace intorno a noi.
Pace vuol dire stare al nostro posto, pace vuol dire tranquillità nell’ordine, pace vuol dire non essere turbolenti -scusate la parola- nel senso di non turbare gli altri. Pensate in quanti modi si può turbare gli altri! Noi dobbiamo essere con le nostre opere di pace un seme di pace per tutto il mondo.
Miei cari, accogliamo Maria Santissima che ci porta Gesù e l’annuncio degli angeli, in disposizione di preghiere e di opere per ottenere dalla misericordia di Dio che tutto il mondo sia ricomposto nella pace.
OM 47 Madia 1966