Oasi San Giovanni Battista -Fasano di Puglia 24-2/10-3 ,1989
Temi cristiani ritrovati
una serie di eventi dimostrano
che Dio ha parlato agli uomini
“Dei Verbum” Il cristianesimo è una storia
Comprendiamo allora – con buona pace di Aristotele! – che veramente le vie di Dio, i pensieri di Dio sono diversi e sono narrati qui, nella Bibbia.
Il Concilio, l’ultima manifestazione straordinaria dello Spirito ai nostri giorni, ha narrato tutto questo in un documento che possiamo ritenere il piú importante e il piú decisivo tra i documenti conciliari. Mi riferisco alla Dei Verbum, che certamente ha portato la Chiesa e l’umanità ad una svolta. E qui che è espressamente detto che il cristianesimo è una storia, una serie di parole che sono eventi che dimostrano che Dio ha parlato agli uomini, una serie di eventi che sono parole che dichiarano le opere e chiariscono il mistero in esse contenute (cfr. DV n. 2). La Parola piena e definitiva è Cristo. E Cristo non è senza il Padre. Noi eravamo senza il Padre.
Paolo dice: «Ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza di Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio in questo mondo» (Ef 2,12).
Con sconcertante analogia, si può dire lo stesso ai nostri tempi. Quanta gente senza speranza!, il che equivale a dire: Quanta gente senza Dio, quanta gente senza méta e senza ideali! E basta, talvolta, il piccolo inciampo di quattro soldi che ci si dimentica di Dio. E quando c’è un idolo per cui si progetta, per cui ci si valuta e ci si stima, allora il disordine è completo e il fallimento è alle porte. Il marito che non sta piú con la moglie, perché il tempo per lavorare e guadagnare non basta mai; la moglie che deve lavorare anch’essa perché un solo stipendio non basta in famiglia; i bambini che non ci sono o sono sempre piú pochi per motivi… economici e perché i soldi non bastano. E questa preoccupazione porta all’isolamento e alla solitudine e il marito e la moglie e i figli. Soprattutto i bambini soffrono per questa solitudine. È cronaca di tutti i giorni che i bambini soffrano di solitudine perché non possono comunicare né con i genitori, né con gli insegnanti e neppure tra di loro. Ed hanno dei problemi. Per noi sono problemi da ridere, ma sono i loro problemi. E se non c’è nessuno che li aiuta perché non si ha tempo per ascoltarli, allora essi cresceranno solo fisicamente.
E per concludere. Faccio un rilievo e riporto una testimonianza. Il rilievo è questo: il cristiano non è pregiudizialmente contro i beni materiali e il giusto uso di essi. Le cose sono nativamente buone (cfr Gen 1). Il cristiano è contro la soggezione e l’asservimento dell’uomo alle cose fino all’idolatria. La testimonianza è destinata a far riflettere i genitori: a parità di reddito, la famiglia con un solo figlio è una famiglia insoddisfatta e vive stentatamente; una famiglia con piú figli è felice e non manca di nulla. Io credo a una certa Provvidenza e alla promessa di Gesù di restituire il centuplo. In questa situazione si tratta di una donna e di un uomo che, ad ogni figlio, crescono nell’amore, si sentono ricolmi della gioia che da esso deriva. Sono delle persone umanamente e interiormente ricche. È impagabile constatare di volersi ogni giorno piú bene e di dare ai figli il dono di cui sentono il maggior bisogno, cioè l’amore. È triste e desolante, oltre che disumano, constatare che al posto di un figlio si compra la macchina nuova, si acquista il salotto piú moderno, addirittura si cambia il televisore.
ST 394 Temi cristiani 89 – 06
Continua col numero 7 – “Le settimane sociali”
24 febbraio – 10 marzo 1989
Dialogo con sacerdoti pugliesi all’Oasi S.Giovanni Battista, durante la convalescenza del vescovo.
Suor Luisa ha scritto dal registratore le risposte del vescovo in questo incontro settimanale, quasi un quaresimale tra amici, organizzato da don Salvatore Carbonara. Gli incontri sono stati chiusi con la cena “delle erbe amare”.
Don Salvatore è mancato improvvisamnte nel 1990 il mercoledì della settimana santa.