Dagli Atti della XVIII Settimana nazionale di aggiornamento pastorale – Roma 1968
Ed ora Sua Eccellenza Monsignor Ferrari vescovo di Mantova, il presidente discretissimo della nostra assemblea, del nostro convegno vuole suggello a questa nostra riunione.
Credo che il miglior suggello sarebbe quello di continuare a tenere la presidenza come ho fatto fino a questo momento, in devoto silenzio, ma perlomeno avete il diritto di andare a casa dopo aver sentito la mia voce oltre che aver visto la mia faccia, e che faccia…
Ringrazio i miei colleghi della commissione liturgica che hanno voluto affidare a me, veniva il turno, di presiedere a questo convegno, e li ringrazio perchè avendo dovuto svolgere questo compito, con discrezione, sono stato costretto a stare in qui, e lo stare qui, per me, è stato estremamente fruttuoso perché noi Vescovi diciamo sempre che non abbiamo tempo ma abbiamo invece un gran bisogno di metterci in ascolto non soltanto di quelli che ti contestano, ma anche e soprattutto di quelli che ci illuminano in questi giorni i maestri che si sono susseguiti qui veramente sono stati fortemente illuminanti e allora lasciate che vi ripeta più o meno quello che ho già detto durante la nostra concelebrazione.
Vorrei dire non sottovalutiamo quello che avviene durante questi convegni mediante le celebrazioni liturgiche, la preghiera in comune e queste straordinarie concelebrazioni che sono veramente dei momenti di grazia per la nostra vita spirituale, poi quanto al tema del convegno io direi non solo per il tema non tanto per il tema ma per le nuove preci eucaristiche dopo tutto quello che abbiamo ascoltato cerchiamo di andarcene con questa convinzione che siamo davanti a uno straordinario avvenimento di grazia per la chiesa di nostro Signore Gesù Cristo.
E’ una luce impensata io mi permetto di pensare così ecco, è una luce inpensata sul rapporto tra il mistero eucaristico, il mistero trinitario e il mistero Ecclesiale, l’Eucaristia che riassume in sè il momento forte nella vita della chiesa della attività salvifica del Padre per mezzo del Cristo nello spirito Santo per edificare la chiesa, per edificare la chiesa.
è un momento perciò di sintesi, la sintesi dei 3 grandi misteri del Cristianesimo,
è un momento di sintesi è un momento di vita quando si fa sintesi vuol dire che c’è vita
vuol dire che c’è un inizio potentissimo di vita come sono potentissimi i misteri che sono, per così dire, richiamati in questo avvenimento della vita della Chiesa, e allora la nostra responsabilità di evitare per noi e nello svolgimento delle nostre mansioni a qualsiasi livello e in qualsiasi posto, evitare il pericolo di essere soltanto assenti o addirittura ansiosi di proporre delle novità o le novità degli elementi esterioiri che emergono dalle nuove preci eucaristiche, evitare il pericolo quindi di lasciare in ombra la realtà interiore significata da queste novità, in un certo modo queste novità, cioè queste realtà, sono state riscoperte e allora dobbiamo stare attenti, qui c’è in questa riscoperta, un segno di una straordinaria presenza dell’azione dello Spirito Santo nonosante quella Benedetta confessata gerarchia.
Perciò noi ci troviamo davanti ad un formidabile impegno di studio, di maturazione apostolica e di azione pastorale, cominciamo, abbiamo bisogno di studiare ce ne siamo accorti un po’? in questi giorni?
è apparso evidente per me è tanto guardate, per me è tanto, e allora riteniamo che quello dello studio nel momento presente della nostra vita della vita della chiesa è l’impegno primario più serio da cui dipende poi tutto quanto prendere coscienza umilmente della nostra, scusate, della nostra ignoranza è una situazione di povertà della intelligenza del mistero Cristiano, se questa situazione diventa cosciente si trasforma in una forma autentica di povertà evangelica che si apre verso il dono che Dio vuole fare in questo momento dell’intelligenza del suo mistero alla chiesa di oggi proprio adesso un atteggiamento contrario sarebbe presunzione, sapere già tutto, giudicare di tutto, proporre le cose più inpensate, sarebbe presunzione che ci condannerebbe non alla povertà, alla miseria.
Il senso secondo il quale è richiesta la nostra maturazione, mi pare, guardate, l’ultima che ho saputo che dicono i preti a Mantova, mi han cambiato nome, mi chiamano Padre Carlo della Santissima Trinità. Il senso secondo il quale è richiesta la nostra maturazione del mistero eucaristico commensalità Al corpo e sangue di Cristo per arrivare attraverso la croce, alla comunione nella chiesa che ha la sua sorgente e il suo modello nella comunione Trinitaria, questa maturazione a sua volta porta inevitabilmente a concepire la pastorale nelle giuste dimensioni.
Facciamo un pò da parte tante cose che sono ad avere molto secondaria anche se urgono anche se paiono delle esigenze imprescindibili,
educare ad essere lode della Gloria di Dio, a diventare Lode della Gloria di Dio, perchè Dio per primo, per una sovrana gratuita iniziativa del suo amore infinito offre all’uomo di partecipare alla sua Gloria.