gli abitanti di Oseacco ringraziano la diocesi per gli aiuti
Il Vescovo e i soliti frequentatori della Messa di mezzogiorno in Duomo, questa mattina hanno la gioia di accogliere gli abitanti di Oseacco e di celebrare con loro la liturgia domenicale, la liturgia del giorno del Signore.
Questi nostri fratelli, ai quali ci lega da molti mesi un legame di stima, di affetto, di sollecitudine, sono scesi dai loro monti della Resia, vengono da Oseacco a Mantova per consolidare un legame particolare stretto con noi nella loro grande sventura, ed avere il conforto della nostra carità veramente cristiana.
Siamo lieti di accoglierli questa mattina in questa celebrazione, per sentirci veramente fratelli nel nome di un battesimo che ci fa figli dello stesso Padre, in forza della Parola che risuona così imponente nella liturgia di oggi “siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”.
In un’altra redazione dei vangeli si legge: ” Siate perfetti come il Padre vostro, che è nei cieli, è perfetto”. L’evangelista Luca fa consistere la perfezione nell’avere il cuore buono, aperto, sensibile, pieno di calore umano, animato dalla grazia che ci viene dallo Spirito Santo e che ci fa uomini e donne “di cuore”.
Noi, il vescovo in particolare, non siamo qui per mettere in evidenza quel poco che abbiamo potuto fare per le vostre grandi necessità. Siamo qui piuttosto per ringraziarvi perché ci avete dato modo di rispondere al richiamo di nostro Signore Gesù Cristo di avere un cuore che si commuove dinnanzi alle necessità degli altri. Noi siamo qui per ringraziarvi perché in voi abbiamo trovato delle persone che ci hanno edificato con la loro serietà, con il loro impegno e con la loro dignità.
Sappiamo benissimo, -o meglio presumiamo di sapere – qual é il vostro stato d’animo nel quale vivete continuamente sia per le cose passate sia per l’avvenire tanto incerto che si apre dinnanzi al vostro sguardo. Vorrei sapeste che noi teniamo presente questo vostro stato d’animo, che richiede da parte nostra attenzione, delicatezza, disponibilità ma soprattutto vicinanza di cuore. Vi posso garantire, miei cari, che i mantovani hanno un cuore grande, capiscono i vostri problemi e sapranno esservi vicini.
Non sempre sanno esprimere i sentimenti più delicati perchè non sempre si possono esprimere, ma vi posso dare la garanzia che c’è un’attenzione particolare per non lasciarvi soli in mezzo ai vostri monti, con vostre difficoltà e con i vostri problemi. Non vi dico “picchiate e vi sarà dato”. No. Sarà piuttosto un nostro impegno il mantenere in contatto con voi e il farci sempre più sensibili, per avvertire quello di cui avete bisogno non soltanto materialmente ed essere pronti nella risposta.
Questa santa Messa, che si celebra con una assemblea così particolare, fatta di due comunità così distanti geograficamente e storicamente ma così vicine nel nome di nostro Signore Gesù Cristo, deve rimanere impressa in ciascheduno di noi. Nel tempo si potrà anche rinnovare l’incontro sotto altre forme, per attingere sempre di più a quei motivi della fede che ci accomunano. Di fatto, miei cari, tutto quello che noi facciamo, – voi e noi -, lo facciamo perché crediamo in nostro Signore Gesù Cristo, crediamo nella sua liberazione,crediamo alla grande rivelazione che Dio ci é Padre e di conseguenza noi viviamo da fratelli. E allora la sorte della nostra esistenza è naturale che sia legata.
Un primo apporto a questo legame vicendevole – come vedete- ci viene dalla parola di Dio che abbiamo ascoltato questa mattina. Adesso continuiamo la celebrazione eucaristica. Gesù Cristo offrendoci come segno di amore il suo corpo e il suo sangue, diventa il vincolo più profondo che possa esistere, perché da buoni cristiani formiamo veramente un cuore solo e un’anima sola.
OM 539 Oseacco 77