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Novembre
S. Messa rito latino Presidente: Lienart (Achille Lienart ,Cardinale Vescovo di Lille- commissione del coordinamento del lavoro del Concilio) Segretario: comunica che il S. Padre ha accolto la richiesta di molti vescovi che la seconda sessione abbia inizio a Settembre e ha stabilito l'inizio per l'8 Settembre. E' posta ai voti la propositio distribuita ieri e che riguarda l'approvazione generica del "De instrumentis communicationis socialis" Continua la disceptatio sullo schema "Ut unum sint" Dichiarazione della Commissione 1) accetta la sostituzione del titolo 2) ciò che si dice della Chiesa non pertinet ad costitutionem Eccl. vuole solo essere un punto di partenza 3) ciò che si dice (pare?) riguarda tutti i separati |
--Card Camara (Rio) approva lo schema e si
riferisce alla condotta del Papa; propone di correggere la invocazione
delle litanie dei santi che li assimila agli infedeli; richiama la
esperienza del Brasile
--Patriarca?: (pare che faccia degli appunti molto forti specialmente dal punto di vista storico e giuridico); lo schema può costituire una base di discussione; le verità come sono esposte non possono essere gradite ai separati; troppo perentoria; non si tengono presenti le responsabilità storiche, non si tiene conto dell'origine apostoliche di quelle ecclesiae; collegialità dell'episcopato; non dipende (dipendono?) dalla Chiesa romana tutto il loro patrimonio: verità, sacramenti, liturgia, spiritualità; |
é necessario parlare prima della collegialità episcopale e poi del primato; é mancata la collaborazione tra le Commissioni: é indispensabile una commissione mista (la materia come é, é dispersa in più schemi); può costituire un capitolo "de oecumenismo"; distinguere solo i mezzi "ad unionem"; é molto più importante ciò che unisce che ciò che ci separa; per gli orientali la questione é vitale, tutti i loro sforzi tendono a questo; é un motivo di esistenza; tra loro esiste già come una famiglia, c'é tanto anelito di unione, tanto da una parte come dall'altra. |
--Principi: teme che capiti ciò che avvenne
al tempo di Leone XIII°; e perciò che si rimandi la discussione quando
si tratterà della Chiesa
Pauluscky?: rileva che nella instaurazione liturgica in Oriente può accadere che ne venga qualche inconveniente rispetto agli Ortodossi (può però nascere anche qualche vantaggio); guardarsi dall' irenismo; che gli storici siano più oggettivi tanto nel senso romano che ortodosso; fa un riferimento alla Madonna. NovaK,: placet iuxta modum; l'unione é il fine ultimo del Concilio; circa i mezzi tralascia quelli più efficaci (e dice poco): in charitate ad veritatem; dilatentur "spatia" charitatis: collaborare in socialibus, festa communio; |
favorire la communicatio in sacris; accettare
la forma mista per il matrimonio: (o l'uno o l'altro rito); riconoscere i
propri torti; assicurare i loro privilegi
-- Giuseppe? orientale: ci sono delle espressioni "laudative" circa la liturgia e le tradizioni come se fossero degli ornamenti di quelle chiese: sono invece delle cose fondamentali che le riportano agli Apostoli; pare che anche lui faccia delle riserve sulla riforma liturgica; fondare chiese orientali (cattoliche) dove c'é un numero sufficiente di fedeli; conferenze miste di vescovi per attività sociali (?) --orientale: va bene la distinzione tra ortodossi e protestanti; c'é qualche cosa che vorrebbe |
riguardare gli uni e gli altri, ma é più
opportuno trattare le cose separatamente; fa rilevare i grandi passi
compiuti in questi tempi e l'azione mirabile di Giovanni XXIII° e la sua
permanenza in oriente; gli piace lo spirito del testo; che il Concilio
proclami Maria Ausxilium christianorum, patrona del Concilio
--orientale: in genere placet; si ponga come una conseguenza del "de ecclesia"; quindi si tolgano i numeri 1-8; che la communicatio in sacris non sia così rigida --Buscino (balcani) facilmente si poteva ovviare alla frantumazione dell'argomento se le Commissioni avessero lavorato insieme; vorrebbe uno schema unitario; troppo giuridico e costituzionale: che sono cose necessarie, ma come mezzi al fine della aedificatio corporis Christi; |
non si tratta di mutare dottrina ma del modo
di proporre; non loquamur more latino, sed evangelico; buon pastore:
diaconia amor ergo gregem: amas me? Primatus constituitur principaliter ex
diaconia; non ex dominatione; tutto deve tendere alla carità, che é
quella che edifica
esito delle votazioni Presenti 2160 (1437) Placet 2138 Non placet 15 nulla 7 --Fernandez: non c'é sufficiente distinzione tra dottrina e cose mutabili (pratiche) "destra" ?: 1-11: la introduzione incompleta et minus recta; i testi citati riguardano piuttosto la costituzione della Chiesa, ma non prestano una base per una azione ecumenica; che ci sia una disposizione di maggior benevolenza, un |
approfondimento storico e teologico; redolet
"animositate"; la prospettiva storica: non si riconosce la
responsabilità dell'Occidente, come se la Chiesa avesse sempre fatto di
tutto per un ritorno: abbiamo i nostri peccati; la visibilità della
Chiesa é fondata unicamente nel primato, ciò che é incompleta; i
cattolici non sono tali solo per l'obbedienza; il senso ecclesiale: ?
lascia dubbi sulla loro salvezza: ciò che é esagerato; che incominci dal
12 e sia una parte dello schema generale
Orientale (parla francese) pare che dica che ci sono più differenze tra la Chiesa occidentale e la Chiesa orientale che tra le chiese orientali di loro; finché l'occidente sarà l'occidente l'Oriente non... si unirà (?); gli orientali |
cattolici sono 130 in un mare di latini,
mentre i Patriarchi ortodossi sono a capo di chiese popolarissime: e i
Patriarchi cattolici siedono ... dopo
i cardinali; Chiesa decentralizzata
-- Messicano: difetto di coordinazione: esistono tre schemi in tre commissioni; fa delle ripetizioni; non c'é sufficiente sviluppo nella dottrina dei rapporti tra primato del Pontefice e la Collegialità dell'episcopato; mancano le premesse per un dialogo ecumenico; che sia inserito al suo posto; che durante la vacanza ci siano delle informazioni dottrinali e (altra proposta che non capisco) -- ?: cose generiche e abbastanza astratte e dette con voce scandita e monotona e alta |
--Atanasius (basiliano): l'inconveniente
delle ripetizioni nei diversi schemi; prolisso; ci sono delle cose
inopportune (e fa esempi); che si ponga come capitolo del "de
ecclesia"!
A Mezzogiorno: all'uscita trovo le suore e le alunne del S. Giuseppe che attendono l'uscita dei Padri Conciliari: incontro festoso Al Pomeriggio: (14,30) mi accompagno loro nella visita alle Basiliche Maggiori. Breve ristoro alla Domus e verso le 19 ripartono Prima di cena visita dei Di Raimondo |