Gesù Cristo vuole fare di ciascuno di noi
una persona
capace di vivere da figlio di Dio
e da fratello con tutti
Potrei dire ecco il vescovo. Preferisco dire: ecco i miei figlioli che si raccolgono a Casale. E’ il nostro primo incontro visibile perché l’incontro invisibile, il più vero, quello che vale di più avviene tutti i giorni. Tutti i giorni il vescovo: prega per tutti quelli che gli sono stati affidati da nostro Signore Gesù Cristo,prega perché siano sostenuti nella loro fede, prega perché siano confortati nella loro speranza, prega perché siano sempre più animati dall’autentica carità cristiana che deve fare di noi un cuore solo e un’anima sola in un solo Spirito.
Questa sera sono qui per realizzare la preghiera che tutti i giorni faccio per i miei e per ciascuno di voi. Che cosa vuole dire realizzare la mia preghiera? Vuole dire che tutti voi – anche gli assenti – che vi raccogliete in questa comunità abbiate ad essere sempre più uniti nel nome di nostro Signore Gesù Cristo.
La prima informazione, che ho avuto sul vostro conto, é questa: la vostra é una parrocchia unita. Avete anche una caratteristica che vi distingue dagli altri paesi e non sono parole, ma mi pare che siano tanto dei fatti concreti. Dietro a me ci sono gli uomini, i giovani e le ragazze che cantano e cantano bene, armoniosamente e con grazia. Questo canto non lo fanno soltanto per loro e neppure per esibirsi davanti a voi. Può darsi che questa sera hanno cantato per farsi sentire dal vescovo. Li ho sentiti molto volentieri e con molto compiacimento.
Il canto é l’espressione più bella e più convincente per dire che qui c’é unità ed armonia. Io però mi domando e non per sollevare dei dubbi. Questa armonia, questa concordia, questo stare uniti,questo volersi bene di tutti i membri della comunità parrocchiale é una grazia, é un dono che si manterrà nel tempo, oppure c’é il pericolo della dispersione?
Vi dico con molta semplicità la mia preoccupazione. Molti di voi lavorano ancora sul posto, altri invece sono costretti ad allontanarsi. Certamente i giovani non si allontano solo col pensiero e con il sentimento, e non é detto che chi vive parte della giornata in un ambiente diverso dal suo non ne subisca anche le conseguenze. Allora vedete che é legittima la mia preoccupazione?
Il benessere e il progresso sono fatti positivi, però ci possono fare dimenticare i valori più importanti e fondamentali e preziosi. Quando il benessere si insinua nella vita di una persona, c’é il pericolo che questa persona diventi più preoccupata del proprio benessere di quanto non lo sia per aumentare la propria ricchezza spirituale interiore, la ricchezza dei propri pensieri, la ricchezza della vivacità dei propri sentimenti.
Purtroppo nel mondo d’oggi questi pericoli esistono. Io sono qui non solo per ricordarvi i pericoli, ma per fare qualche cosa affinché: i sentimenti che si radicano nel profondo del vostro cuore e che fanno sì che un uomo sia uomo, che una donna sia donna, che un padre sia un padre, che una madre sia una madre, che uno sposo sia veramente sposo, che un figliolo sia veramente un figliolo, che una sorella sia veramente una sorella siano consolidati.
Scusate se dettaglio il mio discorso in tutte queste specificazioni. Io sono qui perché questo sia garantito, perché questo diventi più vero e più profondo. Non lo faccio semplicemente con un richiamo come una raccomandazione che vuole essere il significato del nostro incontro. Lo faccio nell’esercizio specifico del mio ministero.
Che cosa faccio io cresimando le vostre bambine e i vostri bambini? Sapete almeno sostanzialmente che quando io imporrò le mani su di loro, lo Spirito Santo discenderà in un modo definitivo e stabile nella loro piccola persona e avranno la capacità di diventare membri adulti della vostra comunità parrocchiale. Lo Spirito Santo che riceveranno in un modo definitivo e stabile, che cosa fa nelle nostre persone in mezzo a noi? Vuole fare di tutti un solo ovile. Vuole fare di tutti una sola famiglia.
Avete udito la lettura del Vangelo. Gesù fa intendere che ad un certo punto deve ritirarsi dalla scena del mondo perché possa venire un Altro a portare a compimento ciò che ha fatto lui. Che cosa ha fatto Gesù? Ha voluto essere il buon pastore per fare di tutti un solo ovile. Più concretamente, Gesù ci ha fatto la grande rivelazione che noi siamo figli del Padre e ci ha fatto il grande dono della sua vita, che fa di noi i figli di Dio. Così che per noi, se Dio é padre e noi siamo i suoi figli, per il dono del battesimo e della fede, noi tutti siamo fratelli nella vita nuova che ci ha portato Gesù.
Lo Spirito Santo compie per ognuno di noi personalmente la missione di nostro Signore Gesù Cristo, quindi vuole fare di ciascuno di noi una persona capace di vivere da figlio di Dio e da fratello con i propri fratelli. Per questo, lo Spirito Santo ha la missione di diffondere l’amore nei nostri cuori. Fra pochi istanti alcuni di voi che riceveranno lo Spirito Santo, avranno la capacità di amare dello stesso amore con cui ci ha amato nostro Signore Gesù Cristo, per la grazia dello Spirito Santo. Questo é il significato della cresima
Capite allora che proprio per l’esercizio del mio ministero, attraverso il quale lo Spirito Santo scende nel cuore di questi bambini e di queste bambine, lo Spirito porta con sé l’elemento fondamentale della unione tra noi, della concordia, della pace, della benevolenza? Capite che, porta un aumento di grazia nel senso dell’amore vicendevole, nel senso d’essere più capaci di volere bene?
Naturalmente penso che il rito della cresima celebrato per i vostri bambini e le vostre bambine sarà un richiamo al giorno della vostra cresima. Davanti a me ci sono i nonni e i genitori. E’ un po’ lontano il vostro giorno della cresima. Ma, ricordate che cosa é avvenuto il giorno della vostra cresima? E’ avvenuto quello che ho appena detto e che avverrà per i vostri bambini e le vostre bambine.
Allora chiediamoci: che cosa ne abbiamo fatto dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto in quel giorno? Gli abbiamo sempre tenuto il cuore aperto e gli abbiamo sempre dato la libertà di ispirarci nel senso dell’amore e non dell’egoismo? Voglio pensare che possiate rispondere di sì, ma guardate che oggi é più difficile volersi bene e andare d’accordo. Allora, se oggi é più difficile superare le ragioni dell’egoismo, le ragioni dell’interesse per volerci veramente bene, tutti indistintamente dobbiamo ricordare la nostra cresima e rispondere con prontezza e con più impegno allo Spirito Santo che é nei nostri cuori.
Vi invito a pregare non soltanto con me ma uniti tra di voi, perché lo Spirito Santo che discende su questi piccoli si ridesti nel cuore di ciascuno di voi e vi faccia sentire l’esigenza dell’amore, l’esigenza della bontà, il bisogno di volervi sempre più bene, che non é una raccomandazione occasionale ma il comandamento del Signore. Gesù prima di salire in cielo ci dice: vi do un comandamento nuovo, che vi vogliate bene gli uni gli altri e in questo riconosceranno che siete miei discepoli. In questo vi riconosceranno. Quindi noi dimostreremo d’essere cristiani se ci vorremo bene a vicenda.
Il mio ministero, questa sera, sia coronato dai vostri propositi, dai vostri impegni e dalla vostra preghiera comune. Sia lodato Gesù Cristo.
OM 459 Casale 71 – 13-5-1971 ore 20