Il mistero della partecipazione di Maria al grande “si”, “non la mia ma la tua volontà sia fatta” di Nostro Signore Gesù Cristo al Padre, perchè si compia la salvezza del mondo.
Questa presenza di Maria, è una presenza di fede, di speranza, di amore.
E’ una presenza di fede perchè Maria crede a ciò che avviene, crede al motivo per cui Gesù soffre la sua passione e muore di quella morte, in quelle condizioni, nella solitudine più assoluta, che lei cerca di lenire con la sua presenza ma che in quel momento non vale, perchè Gesù giunge fino alla sensazione di essere abbandonato dal padre. Gesù
è costituito peccato e il peccato è il rifiuto di Dio e del suo amore, deve essere superato da un atto di amore nel quale scompare anche la coscienza della presenza di Dio. Grande mistero. Il dolore più profondo che Gesù abbia potuto dire. E la madre ne è partecipe, nella impossibilità di portare conforto al suo figlio.
Ma lei ha creduto. Sant’Ambrogio afferma che Maria ha concepito prima con la propria fede che con il proprio corpo, proprio perchè si è abbandonata all’amore. Una donna non può dare alla luce un figlio se non in un atto di amore, se non accogliendo l’amore con una risposta di amore. E tutta la vita di Maria, è una risposta all’amore di Dio che si manifesta misteriosamente. Non dobbiamo pensare che Maria abbia trascorso la sua esistenza, in una visone chiara del mistero che si compiva sotto i suoi occhi. Maria considerava tutte le cose, e qualche volta non capiva ciò che accadeva ma custodiva il ricordo di ogni cosa nel proprio cuore. E in lei non è mai venuta meno la Fede, che Dio conduceva avanti un’opera di salvezza. Conduceva avanti la sua promessa, che ai suoi occhi suoi non poteva ancora essere chiara. Non sappiamo quali chiarimenti -abbiamo già detto- possa aver dato Gesù a sua madre. Ma non dobbiamo fantasticare. Dobbiamo piuttosto ritenere che Gesù abbia lasciato tutto il merito della Fede a sua madre, a questa madre dei viventi o madre dei credenti. E perciò, Maria è associata a Nostro Signore Gesù Cristo, il quale svolge in questo mondo, e manifesta in questo mondo, e annuncia a questo mondo l’amore del Padre. Perciò possiamo ritenere che Maria sia la creatura che ha amato di più a Dio perchè ha corrisposto di più al suo amore.
Ne viene una conseguenza. Per il fatto che Maria ha detto il suo “si” al momento dell’annunciazione, e il suo “si” al momento della morte del suo figliolo, in croce, sia la creatura che, dopo Dio, ha amato di più l’umanità. Che cosa significhi essere oggetto della benevolenza di Dio, essere piena di grazia, che cosa significhi il cumulo di grazia che è in Maria, e che quindi le da una possibilità al di sopra di tutte le altre creature di realizzare in se stessa la redenzione, la salvezza e quindi la capacità di amare. Noi non lo sappiamo. Sappiamo però che Maria è l’unica creatura nella storia della salvezza che ha avuto questi doni da Dio. E perciò è l’unica creatura nella storia della salvezza che è al di sopra di tutti nell’amore per noi.
Abbiamo detto che l’amore di Dio per noi, è un amore personale che termina alle nostre persone così come stanno. Dobbiamo ritenere che l’amore di Maria è necessariamente un amore personale. Non ci ama così genericamente. Non ama l’umanità in un modo anonimo globale, massificato. Ama ciascheduno di noi. Noi dobbiamo tenere presente, nei nostri rapporti con Maria Santissima, questi fatti che appartengono alla fede. Non appartengono alla devozione, appartengono alla fede. Maria che crede all’amore di Dio, Maria che è la creatura che ama noi, più di ogni altro. Il suo amore viene subito dopo l’amore di Dio. Non misuriamo le distanze. L’amore di Maria è un amore personale che ci raggiunge individualmente, così come siamo, e ci ama come una madre, come la nostra madre. Come nostra madre, perchè le parole di Gesù pronunciate dalla croce, sono parole creatrici come ogni parola di Dio. Gesù in quel momento ha creato Maria, non soltanto madre di Giovanni ma madre di tutti i credenti, di ciascheduno di quelli che avrebbero creduto in Nostro Signore Gesù Cristo, madre di tutti gli uomini, per i quali Maria Santissima ha certamente offerto il sacrificio redentore del suo divin figlio.