La parola del Vescovo
Figli carissimi,
Il giorno 6 Aprile tutti i nostri Sacerdoti si sono incontrati davanti all’augusta immagine della Madonna della Madia e all’offertorio della S. Messa hanno compiuto insieme l’offerta di tutto se stessi, della propria vita e del loro ministero a Maria, che ai piedi della Croce continua a custodire il testamento di Gesù: ” Donna, ecco tuo Figlio “.
Non vi è nulla di più bello che pensare i nostri Sacerdoti consacrati alla Madonna. Vuole dire che Le appartengo, che Ella ne può fare ciò che vuole, perché essi hanno deciso di essere Suoi; di essere Suoi tutti insieme, come dei fratelli: uno per tutti e tutti per ognuno. Un unico patrimonio di intenti, di propositi, di sforzi, per essere come Maria li vuole, per fare ciò che Maria vuole e come lo vuole Lei.
L’avvenimento, che si è svolto quasi nascostamente, come esigeva la sua profonda e delicata intimità, non ha riscontro con quanti ne può contare la storia di cui la Santa Immagine fu testimone.
Che Maria possa disporre dei nostri Sacerdoti come di figli e che i Sacerdoti prendano Maria come Madre del loro ministero non sarà senza buoni frutti: la madre della Grazia divina sarà più presente, i Ministri di questa Grazia saranno più efficienti; la Madre sarà dove lavorano i figli, i figli potranno sempre disporre della ricchezza della Madre.
Ora è la volta di tutti i fedeli della Diocesi, invitati a stabilire un vincolo più cosciente e più impegnativo con la loro madre.
Il mese di Maggio sarà dedicato alla preparazione di questo solenne evento.
Per dare un ordine alla nostra preparazione dediche remo la prima decade del mese a purificare le nostre anime, consapevoli che il peccato ci tiene lontani da Maria Madre di Dio e ci impedisce di partecipare fruttuosamente a quella vita di cui Ella è ripiena. Perciò durante le funzioni del Mese Mariano saranno frequenti i richiami ai motivi di purificazione e di penitenza, saranno suggeriti opportuni fioretti ed anche con i canti si manifesteranno sentimenti di penitenza.
La seconda decade dovrà essere impegnata a capire la natura della consacrazione a Maria e gli impegni che ne derivano. Maria è la creatura più vicina a Dio perché ne è la Madre, è entrata nel più intimo dei disegni di Dio e ha dato un apporto indispensabile all’opera della Incarnazione e della Redenzione, affinché gli uomini potessero ritornare a Dio e partecipare alla vita di Dio come figli.
Rimettersi nelle mani di Maria e rifugiarsi nel Suo Cuore immacolato è corrispondere ai disegni di salvezza che Dio : concepisce per ognuno di noi.
Consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria significa scegliere e decidere con atto impegnativo di appartenerle come figli alla propria Madre: .volerle bene, rispettarla, ubbidirle.
Ubbidire a Maria è fare la volontà di Dio; rispettarla significa adorare i disegni Dio; amarla vale amare Gesù che è il Suo primogenito, e amare gli altri che sono i suoi figli.
I giorni che precederanno I’atto solenne e ufficiale della consacrazione dovranno essere dedicati, oltre che ad una preparazione immediata, soprattutto a cercare i mezzi indispensabili per poter essere fedeli sempre all’impegno della Consacrazione.
In primo luogo ciò che appartiene alla Madonna deve essere diligentemente custodito perché altri non se lo riprenda. La propria consacrazione esige una più seria austerità nelle manifestazioni della vita: moda femminile, divertimenti, televisione, letture, eccessive famigliarità tra i giovani ecc. Poi ci si convinca chiaramente che non si può essere fedeli alla propria consacrazione se la mortificazione non entra nelle nostre abitudini.
In secondo luogo ognuno deve altrettanto chiaramente ritenere che da solo non sarà capace di mantenere i propri impegni di fedeltà a Maria: è indispensabile il Suo aiuto. Quindi deve diventare abituale I’uso dei mezzi ordinari di Grazia ed in particolare il santo Rosario(meditato e recitato) e la recita dell’Angelus mattino, mezzogiorno e sera.
A ricordare quest’ultimo impegno le campane di tutte chiese parrocchiali ne daranno distintamente il segnale.
lo non posso che augurarmi che tutti i miei figli siano presenti il giorno della Consacrazione solenne, che tutti siano preparati a compierla con molta coscienza e generosità, che tutti siano sempre fedeli al loro filiale impegno verso il Cuore Immacolato della loro Madre.
Con tale speranza e tale augurio di cuore a tutti mando la mia benedizione.
Carlo Ferrari Vescovo
Stampa: Bollettino Diocesano di Monopoli, Maggio 1959 pag. 6-7,
stampa “INCONTRI” – anno IV° n. 5 Maggio 1959.
ST 195 Maggio 1959