per scoprire quanto Cristianesimo
c’è nella nostra vita quotidiana
La parola del Vescovo
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Carissimi, i nostri Sacerdoti nell’introdurvi nel tempo prezioso della Quaresima vi hanno indicato, uno scopo concreto per la vostra penitenza fatta per amore di Dio e quindi dei suoi figli: i poveri. Già i vostri Parroci hanno fatto pervenire alle vostre case i salvadanai in cui raccogliere il frutto delle vostre mortificazioni e le prove tangibili del vostro amore verso il prossimo.
Quante volte abbiamo sentito ripetere che Dio è Amore e che il Cristianesimo è la religione dell’Amore; dobbiamo chiederci fino a che punto noi crediamo che le cose della nostra fede stiano così
Per noi personalmente Dio è veramente uno che si manifesta nella nostra esistenza con atti di amore? Siamo veramente capaci di scorgere i segni e le prove di questo amore di Dio nel mondo che ci circonda? Siamo attenti a raccoglierli questi segni e queste prove?
Purtroppo può capitare che siamo così pigri da non spingere la nostra intelligenza al di là -di ciò che scorgono i nostri occhi, di accontentarci delle cose per l’utilità che ci procurano senza andare al significato che hanno.
Che cosa significa questo pane che noi mangiamo e di cui gli altri hanno soltanto fame? Che cosa significano questa casa che ci difende, questi vestiti che ci coprono, queste cure di cui noi godiamo e di cui gli altri sono privi?
Che cosa significa questa nostra possibilità di saper leggere scrivere con cui diventiamo capaci di fare tante cose sorprendenti e di cui gli altri mancano?
E’ perché siamo più bravi o perché siamo più fortunati?
La filosofia della storia può.arrivare a tante conclusioni anche contrastanti quando vuole dare una spiegazione al corso degli avvenimenti appunto perché la filosofia è una visione umana e quindi limitata delle cose e degli avvenimenti. La fede invece che è la visione che Dio ha delle cose e degli avvenimenti è una luce sicura per capire il significato di tutto.
Il pane, la casa e tutte le cose di cui godiamo, se sono buone sono un dono di Dio. Le stesse cose quando sono frutto di un cuore duro, di ingiustizie, di prepotenza non sono più buone e gridano vendetta al cospetto di Dio, perché hanno procurato la miseria, la malattia, I’ arretratezza degli altri!
Dio è amore e ha profuso nel suo Creato dei beni immensi più che sufficienti a sfamare tutti i suoi figliuoli; ma l’egoismo e la prepotenza di pochi ha soprattutto impedito che i beni e i frutti della terra fossero ripartiti equamente ed ha frustato il Piano Dio ! Ma questo Dio che è amore – direte – perché non sventa i piani dell’egoismo e del peccato in difesa dei suoi figli più indifesi?
Dio, miei cari, ha misteriosamente impegnato le responsabilità nostre nella attuazione del suo Piano. Questo mondo l’ha affidato a noi e vuole che noi ci sentiamo impegnati a fare trionfare la causa dell’amore.
Dio ha mandato il Suo Figliolo nel mondo perché diventasse il Capo di quelli che credono nell’Amore.
Il Figlio di Dio è morto in Croce per rivelare fino a che punto il Padre ama il mondo e per dimostrare come si amano i propri fratelli.
E’ in questo senso che il Cristianesimo è la religione dell’Amore. Perché chi crede, crede prima di tutto all’amore di Dio e poi perché si sente impegnato ad amare i fratelli come li ha amati Dio in Gesù Cristo, cioè fino al sacrificio.
Miei cari, la Quaresima è, un solenne esame di coscienza per scoprire quanto Cristianesimo c’è nella nostra vita quotidiana; la Quaresima è il tempo della riparazione dei nostri peccati contro l’Amore di Dio e di conseguenza contro l’amore del prossimo. Anche quest’anno i nostri Sacerdoti con me attirano la vostra attenzione sul problema della fame nel mondo non solo come problema di giustizia sociale, ma soprattutto come motivo di giusta interpretazione della nostra Fede e di retta vita cristiana.
Il Cristianesimo è autentico non dove ci sono delle belle chiese e tante devozioni, ma dove ci sono molti che si vogliono bene e per amore dei toro fratelli sono capaci di sacrificare il toro egoismo e dilatare il cuore nelle manifestazioni della generosità.
E’ stato detto: la Chiesa oggi scopre i poveri! E’ più esatto dire che la Chiesa scopre se stessa. Cioè ogni battezzato scopre che ciò che ha sempre voluto Gesù Cristo e che hanno voluto gli uomini di Chiesa, i Santi, gli Ordini religiosi ecc., lo devono fare tutti; perché a tutti Gesù Cristo ha comandato « amerai il prossimo tuo come te stesso » e « amatevi come Io vi ho amato » e « in questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri ».
Dunque, se tu mortifichi il tuo egoismo e ti privi di qualche cosa e riponi l’equivalente nel salvadanaio che ti ha portato il Parroco a favore dei poveri dell’India o di qualsiasi parte del mondo, cooperi a far trionfare la causa dell’Amore di Dio nel mondo, per ringraziare Dio del dono della Fede, per corrispondere al suo Amore!
Ricorda quest’altra parola di Gesù: “ogni volta che voi avete fatto queste cose a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me” (Mt 25,48)
E il Dio dell’amore ci faccia scoprire i nostri peccati, ci doni la grazia del pentimento e il tempo per compiere opere di bontà per ottenere il suo perdono e meritarci quello dei nostri fratelli.
Per questa grazia preghiamo a vicenda.
Vostro
Carlo Ferrari Vescovo
Numero unico per la quaresima 1965 in diocesi di Monopoli
ST 187 Quaresima 1965