Resta davvero molto poco da dire dopo le stupende parole che abbiamo ascoltato. Il mio é quindi il saluto che porgo a titolo personale e a nome di tutta la città l’estremo saluto a Mons Carlo Ferrari.
Questa sera Monopoli ricorda una delle figure più fulgide e importanti e carismatiche figure religiose che la nostra città ha avuto in questo secolo: Mons Carlo Ferrari.
Forse non é una coincidenza se questa commemorazione si svolge nella settimana dell’avvento che é la festa cristiana della speranza, e nel periodo ove più intensi fervono i preparativi per un grande evento storico: il giubileo del 2000 che deve essere vissuto come l’apoteosi dell’attività evangelica della chiesa e dal contempo come la riconsiderazione del suo ruolo e della sua azione all’inizio del terzo millennio:
Mons Ferrari ha rappresentato infatti, nei quindici anni durante i quali é stato pastore nella nostra comunità, entrambi queste cose: é stato l’uomo della speranza, il pastore di tutti ma soprattutto degli ultimi, dei deboli, dei sofferenti, dei poveri; é stato il grande uomo di cultura, mecenate e promotore di attività artistiche e culturali, amico e coevo di grandi figure del nostro recente passato. Cito tra tutte quella del senatore Luigi Russo che in questi giorni viene parimenti commemorato su iniziativa di questa amministrazione. Ma é stato soprattutto l’uomo dalla aperture evangeliche, l’antesignano del concilio vaticano secondo, il vescovo che si é battuto contro la superstizione popolare da un lato e la aristocrazia clericale dall’altra, il sacerdote che più ha creduto nei giovani, che più ha cercato di promuovere i loro fermenti, il vescovo che maggior spazio ha dato ai sacerdoti più giovani ed aperti, il sensibile lettore di un’epoca ricca di grandi presenze e pronta a grandi trasformazioni.
E’ stato lui, non monopolitano, pastore della diocesi di Monopoli ,l’uomo che ha amato intensamente la nostra città comprendendone le debolezze e i bisogni e con altrettanto grande amore é stato da Monopoli riamato.
Mons Ferrari ha continuato ad essere vicino a Monopoli ai suoi giovani ai suoi sacerdoti anche quando il suo mandato pastorale lo ha portato nella lontana Mantova e nel riconoscimento delle sue grandi qualità ,dei sui tanti meriti e di questo straordinario legame con Monopoli che questa amministrazione ha deciso di intitolare a Mons Carlo Ferrari una strada della nostra città.
Ho avuto la fortuna di incontrarlo ,di conoscerlo personalmente ed anche di frequentarlo poiché era amico di mio padre, ho di lui il ricordo di un uomo per niente severo e distante ma al contrario, dal pozzo del tempo e della memoria una immagine, un ricordo dolce come solo i ricordi sanno essere, riemerge su tutto il suo candido fanciullesco sorriso.
Dal registratore
Parole del Sindaco di Monopoli
Liturgia nella Basilica Cattedrale di Monopoli
a 30 anni della partenza per Mantova e a 5 Anni dalla morte,
per dimostrare riconoscenza,
per assicurargli il ricordo nella storia di Monopoli.