lo Spirito di verità, Egli vi guiderà verso tutta la verità”
La verità é tutto Dio: è tutto il Padre,
è tutto Gesù Cristo, è tutto lo Spirito del Padre e del Figlio.
Martina 1967 – Incontro con i sacerdoti 3
Rimaniamo in quella realtà soprannaturale e salvifica in cui ci introduce la misericordia di Dio, la quale porta avanti la nostra salvezza in modo del tutto singolare in questi giorni.
Abbiamo considerato:da una parte Dio che parla, la natura, il valore, la forza della sua Parola,la Parola che opera la salvezza concepita dall’amore infinito del nostro Dio dall’altra parte l’obbedienza della fede, la nostra totale disponibilità all’azione di Dio per aderire al suo piano di salvezza
Il suo piano di salvezza é ricapitolare ciascheduno di noi, ognuno di noi insieme ai nostri fratelli in Gesù Cristo, per costituire il suo Corpo, che è la sua Chiesa.
La sua Chiesa é la realizzazione nella unità di molte membra in un solo corpo, come l’unità di un solo Dio in tre persone uguali e distinte. Il modello e la sorgente di questa unità é il mistero stesso della Santissima Trinità di un solo Dio in tre persone Padre Figlio Spirito Santo.
Ieri sera abbiamo considerato come le fasi della storia della salvezza corrispondono all’azione nel mondo, quindi nel tempo, di ognuna delle Divine Persone fino a tanto che si conclude il ciclo e si ricompone in – un certo senso – l’unità delle tre Divine Persone, quando incomincia l’esistenza concreta della Chiesa di nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo rilevato come questa terza fase – diciamo così- della storia della salvezza é quella in cui é presente in un modo mirabile lo Spirito Santo, che agisce per portare a termine l’opera incominciata dal Padre, compiuta dal Figlio, che é la Chiesa.
Questa mattina incominciamo la nostra giornata, – é già avvenuto che abbiamo invocato lo Spirito Santo – dedicando la nostra prima meditazione per un incontro chiaro, vivo personale, con lo Spirito del Padre e del Figlio, il quale é in azione per portare a compimento l’opera del Padre e del Figlio, che é l’edificazione di ognuno di noi in tempio santo del Signore, come dice san Paolo.
Lo Spirito Santo era stato dato, saltuariamente, ai profeti per il compimento della loro missione.
Lo Spirito Santo era stato promesso per tutti i figli di Israele.
Lo Spirito era stato dato a Giovanni perché preparasse le vie del Signore.
Lo Spirito discende in modo stabile per compiere l’opera del mistero dell’incarnazione. “Spiritus Sanctus descendet in te et virtus altissimi adumbravit tibi”
Lo Spirito Santo discende visibilmente nel momento del battesimo di Gesù per compiere ancora visibilmente la consacrazione del Cristo, all’inizio della sua opera pubblica, perché sia il profeta, il mandato dal Padre, il messia.
E’ un episodio misterioso, questo del battesimo di Gesù, in cui oltre ad avvenire la manifestazione delle tre Divine Persone é accentuata la missione – é adombrata per lo meno- la missione dello Spirito Santo, che aveva condotto Gesù nel deserto in questo periodo altrettanto misterioso della preparazione di Gesù Cristo al ministero pubblico. Ma poi viene il tempo in cui Gesù termina la sua missione. Lascia il mondo ma non ci lascia soli. Ci tiene ad affermarlo, non ci lascia soli perché viene un Altro mandato da Lui e dal Padre.
Espressamente dice ” E non vi dissi questo da principio, perché io ero con voi; C’ero già io! Notate come lo Spirito Santo si pone su una linea di continuità della missione di Gesù Cristo ma ora io vado a colui che mi ha mandato anche Gesù é mandato e nessuno di voi mi domanda: dove vai? Invece perché vi ho detto queste cose, la tristezza vi ha riempito il cuore. La tristezza é naturale perché, é venuto il momento della separazione ma c’é qualche cosa di più importante. Ma io vi dico la verità, é meglio per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il consolatore, ma se me ne vado, lo manderò a voi. Se io non me ne vado, non viene Lui, e se non viene Lui il disegno del Padre non é compiuto: non ha raggiunto la sua pienezza
E venendo egli convincerà il mondo a riguardo del peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato perché non credono in me; riguardo alla giustizia perché io vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio perché il principe di questo mondo é giudicato” Tutto questo può realizzarsi con la venuta dello Spirito Santo, altrimenti queste cose non si compiono. Quindi, Gesù non ha portato a compimento la rivelazione. Non ha detto tutto quello che doveva dire.
Molte cose avrei ancora da dirvi, ma per ora non siete capaci di portarle. Quando invece sarà venuto lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà verso tutta la verità, perché non vi parlerà da se stesso, ma dirà tutto quello che ascolta e vi farà conoscere l’avvenire” Vi guiderà verso la verità. La verità é tutto Dio: è tutto il Padre, è tutto Gesù Cristo, è tutto lo Spirito del Padre e del Figlio. Per questo non vi parlerà da se stesso. E’ tutto Dio che parla. E’ l’unico Dio che parla nel suo Spirito. Dirà tutto quello che ascolta. Gesù aveva posto l’accento che egli diceva ogni cosa che aveva ascoltato presso il Padre. Egli mi glorificherà perché riceverà del mio e ve lo annunzierà. Tutto quello che ha il Padre é mio; per questo vi ho detto che riceverà del mio e ve lo annunzierà.
Queste sono alcune affermazioni di Gesù Cristo a riguardo dello Spirito Santo. Egli affermerà che lo Spirito Santo sarà con noi, sarà il consolatore, ci metterà sulle labbra ciò che dobbiamo dire, ci suggerirà da dentro quello che Lui ha insegnato. Questa promessa di Gesù diventa realtà il giorno di Pentecoste in tutti i suoi aspetti, in tutta la realtà soprannaturale e salvifica a riguardo della verità, della santificazione, della carità e noi lo riscontriamo in un modo tanto evidente e imponente negli apostoli duri a capire, paurosi a testimoniare Gesù Cristo, egoisti ed individualisti. Ciascuno pensava a se stesso, a chi avrebbe avuto il primo posto nel regno dei cieli. Entra in scena persino una madre preoccupata: dove li metterai questi due miei figlioli?
Con la Pentecoste tutto é trasformato. Gli apostoli, che erano rimasti nella loro ignoranza, nella loro pusillanimità, nella loro debolezza, nel loro egoismo durante tempo della loro vita con Gesù Cristo, sono mirabilmente trasformati dall’azione dello Spirito Santo: – Predicano il vangelo di nostro Signore Gesù Cristo. – Danno da vedere di capire quello che prima non avevano compreso. – Hanno il coraggio di affrontare le folle, i presidii, i persecutori. – Dimostrano una carità al di sopra della quale non ce ne può stare un’altra perché danno la vita per i propri fratelli. – Operano meraviglie in mezzo al popolo trasformando la vita dei credenti per mezzo dell’azione dello Spirito Santo che é in loro, battezzando le moltitudini, imponendo le mani.
Tutta l’attività apostolica, come ce la presentano gli Atti degli apostoli, é segnata così visibilmente, così evidentemente dalla presenza e dall’azione soprannaturale dello Spirito Santo, che si arriva a dire che gli Atti sono il vangelo dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo é promesso, è dato agli apostoli perché rimanga e continui ad agire nella Chiesa, in tutto il tempo della Chiesa. Gli apostoli si preoccupano di assicurare il dono dello Spirito Santo per mezzo dell’imposizione delle mani sui loro collaboratori e sui loro successori e questi, a loro volta, lo assicureranno con una successione ininterrotta fino ai giorni nostri.
E’ impressionante pensare che c’é un’azione, e un’unica azione, che si compie ininterrottamente dal tempo degli apostoli, da Gesù possiamo dire, fino ai giorni nostri per l’imposizione delle mani attraverso cui é assicurata questa presenza e conseguentemente quest’azione nella Chiesa. Noi ci siamo soffermati sullo sviluppo della teologia dei sacramenti, alla natura e all’efficacia di queste azioni salvifiche istituite da Gesù Cristo, ma nella nostra teologia abbiamo dimenticato che l’agente principale e diretto, il protagonista di queste azioni salvifiche é lo Spirito Santo.
Questa presenza e conseguentemente la sua azione é attuale nella Chiesa: é la continuazione di ciò che ha disposto il Padre per mezzo dei profeti e tutti i suoi intermediari dell’Antico Testamento che guidavano, santificavano, illuminavano il popolo di Dio, é la continuazione dei grandi uffici salvifici compiuti e resi istituzionali da nostro Signore Gesù Cristo.
L’ufficio profetico, sacerdotale e regale sono uffici della Chiesa, sono compiti, sono poteri salvifici di tutti i membri della Chiesa sia pure in grado diverso e secondo una natura diversa e, tutto questo é attuale nella Chiesa per la presenza dello Spirito Santo, per l’azione dello Spirito Santo.
L’ufficio profetico, l’annuncio del vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, l’annuncio della parola di Dio sono azione dello Spirito Santo, resa possibile dal ministero di tutta la Chiesa dei battezzati, dei cresimati, di quelli che partecipano al sacerdozio ministeriale di nostro Signore Gesù Cristo. Chi ci dà l’intelligenza della Parola di Dio? Chi ci introduce nella verità? Chi illumina coloro che ascoltano? Chi apre l’intelligenza alla comprensione della Parola di Dio? Chi fa sì che la parola che pronuncia un uomo, il ministro, sia parola di Dio? E’ lo Spirito Santo.
Noi lo possiamo dimenticare e anche non saperlo, ma se c’é un frutto della parola di Dio questo frutto é azione salvifica, soprannaturale, divina e non può essere compiuto che da Dio; – e diventa una parola possibile nella Chiesa per quel rivestimento esteriore che é il nostro ministero, – ma ogni azione nella Chiesa é azione sacramentale, cioè azione di natura sensibile che nasconde e nello stesso tempo manifesta una realtà invisibile, soprannaturale, divina, – che é poi la presenza e l’azione di una persona divina: lo Spirito Santo.
Chi opera nei sacramenti? E’ abbastanza famigliare la dottrina dello Spirito Santo, quindi della sua presenza e della sua azione nei sacramenti del battesimo, della cresima e dell’ordine sacro, però ci si ferma molto di più sugli effetti di questi sacramenti che sull’autore di queste azioni. La grazia, per il battesimo, ci fa figli di Dio, come se fosse la grazia che ci fa figli di Dio! Capitemi bene! Non voglio negare niente. Voglio mettere in una luce più esatta, più completa le stesse cose.
– E’ lo Spirito Santo che ci fa figli di Dio;
– E’ lo Spirito Santo che col dono della pietà figliale mette nel nostro cuore le disposizioni della pietas erga patrem.
– E’ lo Spirito Santo che ci fa gridare abba! Padre!
– E’ lo Spirito Santo che produce la grazia meritata da Nostro Signore Gesù Cristo nel battesimo.
– E’ lo Spirito Santo che dà la forza promessa da Gesù Cristo: discenderà sopra di voi la forza dello Spirito Santo e mi sarete testimoni.
Si é parlato tanto della testimonianza del battezzato. Da chi viene questa forza di rendere testimonianza? Da chi viene questa forza di crescere nell’età della fede? per andare verso la maturità della fede? per diventare persone coscienti nella fede? Per diventare liberi nella fede? Per diventare impegnati nella fede? Questa forza ci viene dall’azione dello Spirito Santo.
Noi siamo organi vivi nella chiesa per la consacrazione sacramentale dello Spirito Santo, ma anche gli altri sono organi vivi per i sacramenti. L’amore matrimoniale così analogo all’amore che riempie la vita della Trinità Santissima, cui gli sposi partecipano, da chi é donato? Da chi é diffuso in quei cuori in un modo del tutto singolare perché il marito ami la sposa come Cristo ama la Chiesa? Da chi è diffuso nel cuore perché la sposa ami il proprio marito, come ama il suo Dio, così come tutta la letteratura biblica dice della sposa di Dio, della sposa del Verbo, se non lo Spirito Santo che diffonde nei cuori quella carità caratteristica di sposo e di sposa, di padre e di madre?
Chi compie l’unione misteriosa che si opera nel sacramento dell’eucaristia, nel quale e per il quale noi siamo compaginati in un unico corpo, nel corpo stesso mortale e glorioso, morto e glorificato di nostro Signore Gesù Cristo? I documenti del concilio non parlano mai della comunione eucaristica senza rendere evidente la comunione tra noi. Non separano mai l’unione a Cristo e il dovere, il bisogno dell’unione tra noi. Chi opera questo? Lo opera Cristo per mezzo del suo Spirito: lo Spirito Santo mandato da Cristo e mandato dal Padre. Ciò che Cristo ha compiuto con la sua morte e risurrezione è portato a ciascheduno di noi per l’azione dello Spirito Santo.
Chi compie la remissione dei peccati nel sacramento della penitenza? E’ detto espressamente in una delle preghiere dopo la comunione, il martedì dell’ottava di pentecoste: “Ipse est remissione omnium peccatorum”. Lui in persona é la remissione dei peccati. La remissione dei peccati ci viene dal sangue di nostro Signore Gesù Cristo, ci é stata meritata dalla morte di nostro Signore Gesù Cristo. Ma notate: anche Giovanni e coloro che sono stati ai piedi della croce non sono stati santificati. Non hanno avuto il frutto della passione e morte di nostro Signore Gesù Cristo e della sua risurrezione, se non dopo la discesa dello Spirito Santo: per l’azione dello Spirito Santo.
La potestà regale che é di ogni battezzato, che continua e attua la regalità di nostro Signore Gesù Cristo, che é attiva nel ministero sacro per dirigere il popolo santo di Dio, a chi si deve attribuire? Chi compie in noi la disposizione dell’obbedienza della fede alla parola? Chi compie in noi la sottomissione a Dio? Lo Spirito Santo.
Chi deve obbedire e chi deve comandare, se non sono animati dallo Spirito di Dio? Per quelli che comandano per esprimere la volontà di Dio, – e non la loro volontà -! quanto é necessario lo Spirito di Dio perché non trapeli lo spirito proprio! E quelli che si sottomettono come possono avere questa forza di sottomettersi se non per l’azione dello Spirito Santo, che piega la volontà all’ossequio della sovrana signoria di Gesù Cristo e del Padre? L’obbedienza, si deve dire nella Chiesa, non é semplicemente una virtù morale nel senso corrente di regola del costume, é virtù religiosa, é virtù soprannaturale, é la virtù nella quale agisce la grazia di Dio operata dallo Spirito Santo in ognuno di noi.
Chi fa di noi un solo gregge guidato dai rispettivi pastori? Chi fa di noi un solo corpo, il corpo di Cristo? Chi ci compagina nell’unità? E’ lo Spirito Santo. La carità di Dio, il vincolo perfetto dell’unità, è diffuso nei nostri cuori dallo Spirito Santo. Non si può concepire una vita cristiana, una condotta cristiana, una morale cristiana, un costume cristiano che non abbia la sua origine, che non abbia la capacità di sviluppo, che non ottenga la capacità di perfezionarsi e giungere alla maturità senza l’azione dello Spirito Santo.
Forse, si può dire che la nostra teologia ha esteriorizzato troppo le cose e le ha portate in una stratosfera astratta ed ha spogliato la realtà della salvezza della sua intima natura personalistica. Sono le persone che contano nel cristianesimo: sono le Persone Divine ciascuna con la propria caratteristica, sono le nostre persone in rapporto con il Padre il Figlio lo Spirito Santo.
Abbiamo troppo concettualizzato le cose della fede. Abbiamo parlato di “res”, la res del sacramento, mentre si tratta di Persone. Ci dobbiamo servire di un complesso di segni, di simboli, di rivestimenti esteriori sensibili, indispensabilie voluti da Dio, ma per arrivare alla realtà prima che é il Padre il Figlio lo Spirito Santo.
Per il tempo nostro, che é il tempo della Chiesa, noi siamo sotto l’azione dello Spirito Santo. Se non siamo sotto l’azione dello Spirito Santo, se non ci illumina lo Spirito Santo, se non ci santifica lo Spirito Santo noi non siamo nell’ambito della salvezza che si compie ai nostri tempi. Stiamo attenti a ciò che avviene nella Chiesa nei tempi nostri. Papa Giovanni, il concilio sono testimonianze evidenti della presenza dello Spirito Santo nella Chiesa. Quando papa Giovanni parlava di una novella pentecoste non diceva una frase fatta e non proponeva una realtà da sogno, ma diceva una verità. Lui era investito di Spirito Santo. Il Concilio è stato per, così dire, il risultato di una beffa dello Spirito Santo.
Come era incominciato il concilio? Quali erano le prospettive dei primi tempi? Quanti timori, quante perplessità, quanta resistenza e poi quante cose stupende che nessuno avrebbe mai osato sognare! E’ azione, é presenza evidente dello Spirito Santo nella Chiesa. Allora si richiede una corrispondenza da parte nostra, una fedeltà a questa singolare grazia.
Gli ortodossi si sono rallegrati perché, finalmente la Chiesa latina aveva, in un certo qual senso, riscoperto lo Spirito Santo. Non dimentichiamolo. Non torniamo indietro. Andiamo avanti. Incominciamo da oggi.
Stiamo alla presenza del Padre, uniti allo Spirito di Cristo e meditiamo sulla promessa del Padre, sulla promessa di Gesù mantenuta così clamorosamente nella prima pentecoste della Chiesa e continuata in tutti i tempi della storia della Chiesa, e tanto viva nei nostri giorni.
OM 90 Martina Franca_03 1967