Agli uomini in preparazione al Precetto pasquale
Sia lodato Gesù Cristo!
Vi devo dire, molto sinceramente la mia delusione – penso che sia condivisa anche da voi – di trovarci così pochi, nonostante che queste fossero le sere riservate a tutti gli uomini e ai giovani della città, a tutti gli uomini e ai giovani delle cinque parrocchie cittadine, per prepararsi al Precetto.
Non penso che si debba attribuire al fatto della stagione che si é un pò rincrudita, perché circa mezz’ora fa la Cattedrale era si può dire piena, se non gremita di donne; ora, gli uomini in genere sono più coraggiosi delle donne nell’affrontare il cattivo tempo.
Non penso neppure che la cosa non si sia risaputa dal momento che i Parroci si sono impegnati a farvi giungere a casa l’invito per queste tre sere e pare che l’invito non ha neppure prodotto l’effetto della cartolina che tutti i mesi ricevete per il ritiro di perseveranza, perché ho l’impressione che non siate numerosi come ogni mese venite per i ritiri li perseveranza. Me lo sapete spiegare voi, questo fatto? Parlate, siete uomini, sono le donne che devono tacere in Chiesa, ma gli uomini possono parlare. Speriamo per domani sera .va bene? Speriamo domani sera, ma qual è il perché di questa sera?
Facciamo una piccola prova. Gli uomini presenti della Cattedrale alzino la mano per favore: se non ho contato male siete diciassette. Gli uomini e i giovani li S. Pietro? Se non ho contato male siete sette; Gli uomini e i giovani lei Carmine? una ventina. Gli uomini e i giovani li S. Francesco,dell’ Amalfitana? diciassette pare; Gli uomini e i giovani di S. Antonio? quattordici.
Facciamo ancora una prova. Scusate, ne! Ma mi devo ben rendere conto.
Gli iscritti all’associazione uomini della Cattedrale, quanti sono? ventuno.
Va bene: diciassette su ventuno non sono pochi; Gli iscritti di S. Pietro quanti Sono? nove; dell’Amalfitana? diciotto; di S. Antonio? Dei Carmine? Quindi appena, appena a stento ci sono gli uomini di Azione Cattolica; e poi, dice il Presidente che non tutti sono di Azione Cattolica quelli presenti.
Avete ancora pazienza? Si che siete pazienti! Quanti confratelli di S. Leonardo o di S. Giuseppe sono presenti? Coraggio, uno é presente certamente, lo vedo. Del Crocifisso o di S. Francesco? neppure uno; Dei Santi Medici Cosma e Damiano? due siete: bene bravi, bene! E allora come facciamo? Mi lasciate dire ancora una volta perché teniamo le Confraternite? Teniamo bene le confraternite perché quelli che vi si iscrivono siano dei cristiani esemplari. Non era quella di oggi una buona occasione per stare insieme, pregare insieme e capire qualche cosa di più? Non mi riferisco soltanto al precetto.
Io sono andato in qualche confraternita a fare il Precetto, ma non ci sono andato volentieri perché mi sembravano tutti inquadrati e che facessero il Precetto perché erano inquadrati e si vedevano l’uno con l’altro. C’era troppo controllo. Non é bene questo controllo. Che attività religiosa compiono le confraternite se non sono presenti a queste occasioni ? Domando a voi?
Un’altra domanda agli uomini di Azione Cattolica. Siete ben rappresentati, non c’é che dire, però non sufficientemente rappresentati. Siete quelli che dovete cooperare e collaborare con la Gerarchia per l’apostolato in mezzo agli altri, dove ce li ho io questi collaboratori che non riesco a vederli neppure una volta l’anno? Dove ce li ho? Sono miei collaboratori nell’apostolato gerarchico gli uomini di Azione Cattolica?
E i giovani? Capisco che una parte dei giovani, fa il precetto con le scuole; un altro bel gruppo era presente alla funzione che si é celebrata prima; però è solo un qualche cosa, fatto molto faticosamente. E’ tanto difficile raccogliere i giovani! E’ tanto difficile tenere i giovani. Forse lo capite voi adulti, voi padri, ma qualcheduno ci dovrebbe essere. Qualcheduno ci dovrebbe essere!
Anche ai giovani di Azione Cattolica faccio lo stesso discorso. Prima dell’Associazione, c’é la Chiesa. Prima dell’Associazione c’é Nostro Signore Gesù Cristo. Prima dell’associazione c’é il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo. Il primo ministro in mezzo a voi che ha il gravissimo dovere di annunziare il Vangelo é il Vescovo, ma lo annunzia a questi dieci o dodici giovani presenti. E tutti gli altri? E il vostro apostolato in mezzo ai vostri compagni? E’ un problema, non é facile da affrontare.
Quella, di questa sera, é una situazione difficile. E’ una situazione che ci deve rendere pensosi, che ci deve rendere responsabili. Io non penso che da stasera a domani si possano fare grandi cose, però se si potessero avvisare i presidenti delle confraternite. e se si potesse dire loro….. se dovessi dire quello che ho in mente da dire……… lasciamo stare. No? I Presidenti degli uomini, dicano qualche cosa ai loro soci, e poi vediamo se domani possiamo essere un po’ più numerosi.
Questa sera facciamo la meditazione su tutti quelli che sono lontani, e facciamo una preghiera come l’ho fatta io durante la S. Messa, che l’ho applicata proprio per gli uomini non soltanto “circostanti”, cioè che stanno intorno all’altare, ma che sono lontani. Non possiamo stare tranquilli, non possiamo venire in Chiesa per nostro conto.
Poi ancora un pensiero. Guardate che, il fatto che molti altri uomini e molti altri giovani verranno in Chiesa per il precetto é una bella cosa, però vi accorgete che ogni anno si fa il precetto e ogni anno si é da capo e ogni anno non é detto che le cose migliorino? Forse qualche cosa potrà anche migliorare, almeno all’apparenza. Per quello che vediamo noi, si stenta a vedere qualche cosa che migliori e si può invece constatare qualche cosa che peggiori.
Quelle Comunioni del precetto non preparate! Quelle Comunioni non capite e di conseguenza infruttuose, e infruttuose perché non ci si va disposti come si dovrebbe andare, ripeto, devono metterci nell’animo un senso di grande responsabilità apostolica ci devono rendere pensosi, ci devono far pregare il Signore, ci devono far compiere qualche sacrificio per amore dei nostri fratelli, ci devono rendere zelanti.
Avete degli amici, avete dei conoscenti? domani portateli ad ascoltare la parola del Signore.
Sia lodato Gesù Cristo!
OM 103 Triduo 67