Settimana dei Giovani a Cisternino 1967 – 1ª sera
Noi due. Io e Dio
Dio é grande. La grandezza di Dio é senza limiti. Non si può oggi mettere in dubbio l’esistenza di Dio.
Alcune dimostrazioni
Mettersi al cospetto del creato: l’uomo per quante scoperte faccia non riuscirà mai a creare.
Dio é potente: le energie che ci sono nella natura dicono una presenza di Dio quasi sperimentale. La potenza di Dio é per noi. La potenza di Dio é infinito. Dio non ha bisogno di noi.
Dio é saggio
Dio é sapiente. Dio pensa la sua creatura e la vede in tutti i suoi particolari.
Dio é forte
Ci troviamo, magari, davanti a persone intelligenti, intelligentissime ma altrettanto incapaci di tenere la disciplina, a certi professori, magari, incapaci di spiegare: intelligenti e basta, intelligenti ma incompleti. E’ una intelligenza che non vale, che non rende, che non conclude, perché non é accompagnata dalla grandezza, dalla forza.
Dio é capace, quindi, si armonizzano in Lui la grandezza, la potenza, la saggezza nell’esprimere, nel manifestare, nel creare. In tutto quello che ha fatto, e in questo manifestare, in questa capacità di produrre ciò che pensa, c’é il segno più evidente della sua bontà.
Noi generalmente, la forza e la potenza, a volte anche la sapienza, le concepiamo come caratteristiche di persone che sono grandi e altrettanto indifferenti, potenti e altrettanto crudeli, sagge e altrettanto altezzose. Non si accompagnano, di regola, con la bontà, anzi, soprattutto la bontà é considerata una manifestazione della debolezza: “non é capace di far valere le sue ragioni e allora é debole, non dà fastidio e allora é buono!” No.
Noi, purtroppo, deformiamo tutti i concetti, anche quello della bontà. Bontà é capacità di fare, di fare il bene alle persone a cui noi ne vogliamo. Bontà non é semplicemente espressione di parole o un atteggiamento qualsiasi. Bontà é capacità di fare il bene, di procurare il bene. E, la bontà di Dio é questa. Ecco, Dio é infinitamente buono.
Un altro aspetto di Dio.
Dio, grande, potente, saggio e buono, che cosa ha a che fare con me?
La Sua capacità di agire mi riguarda?
La Sua bontà é quella in cui io mi muovo?
Noi due, faccia a faccia, fronte a fronte, vita a vita, responsabilità a responsabilità: ecco Dio,
il Dio personale,
il Dio nostro,
il Dio di Abramo, di Mosè, di Isacco,
il Dio di Gesù Cristo,
il Dio in cui crediamo noi.
Un Dio personale,
Dio che vede,
Dio che sa,
Dio che ci raggiunge con la Sua mente, col Suo essere.
Un Dio che é presente!
La presenza di Dio, presenza dello Spirito, dell’intelligenza, di una intelligenza efficace.
Dio mi conosce.
Dio si interessa di me.
Non è che, per Dio, non importa che io ci sia o non ci sia.
A Lui non sfugge nulla e si posa su di me come se fossi l’unica creatura al mondo per cui ha disposto tutto l’universo.
Ecco Dio,
l’interessamento di Dio,
il Suo prendere parte.
Noi, intanto siamo in quanto siamo partecipati da Dio.
Se Dio non continuasse a crearmi io tornerei nel nulla.
Dio é presente con tutto l’interessamento della Sua Onnipotenza, della Sua Bontà.
Non so chi ha lavorato prima del 1964. Queste lezioni delle settimane ai giovani dal registratore sono dattiloscritti custoditi dal vescovo.
“Noi due: io e Dio” è il titolo del biglietto di invito a tutti i giovani Cronaca su “Incontri” rivista locale.
Qui sotto gli appunti manoscritti da Mons. Ferrari per la serata