la celebrazione della parola di Dio,
la celebrazione del mistero eucaristico,
la celebrazione della natività della Madonna
e il conferimento di questi ordini minori?
Cerchiamo di entrare nel significato delle cose che si svolgono davanti al nostro sguardo.
L’azione preminente a cui prendiamo parte è la celebrazione della santa Messa.
Celebriamo questa santa Messa con l’intenzione di onorare Maria Santissima nel mistero della sua natività.
All’inizio di questa santa Messa sono stati conferiti la tonsura a uno, e due ordini minori, l’ostiariato e il lettorato, a un altro dei nostri giovani.
Quale relazione hanno tra di loro la celebrazione della Parola di Dio, la celebrazione del mistero eucaristico, la celebrazione della natività della Madonna e il conferimento di questi ordini minori?
Tutto, facciamoci caso, entra in quella lunga e singolare storia che il diacono ha proclamato con la lettura di un brano di Vangelo per noi quasi incomprensibile.
E’ una lista di nomi molto strani, quasi del tutto sconosciuti.
Questa lista di nomi va da Abramo fino a Giuseppe, lo Sposo di Maria la quale generò Gesù il Figlio di Dio.
In questa lunga serie di generazioni c’è un nome che fa da chiave tra tutti i personaggi, più o meno illustri, più o meno santi, dei quali Iddio si è servito per portare avanti il suo disegno, il suo impegno di salvare gli uomini.
E’ Maria.
Il giorno in cui nasce Maria termina un’epoca della storia della salvezza, l’epoca dell’Antico Testamento, l’epoca della preparazione delle generazioni non solo passate ma anche future, a comprendere il mistero di Cristo, il Figlio di Dio in mezzo a noi che ci salva col suo sacrificio.
Teniamo presente che stiamo celebrando la santa Messa.
Maria fa da ponte tra quella generazione e la generazione nuova che incomincia proprio da lei.
Abramo generò Isacco,
Isacco generò Giacobbe,
Maria generò Gesù.
C’è proprio un passaggio, non solo dall’antico al nuovo ma dall’umano al divino.
Abramo ha sperato e creduto;
Isacco è stato figura di uno che doveva essere ucciso;
Israele doveva essere il capostipite di un popolo che sarebbe nato dal sacrificio di nostro Signore Gesù Cristo.
Ecco il posto della Madonna. Dalla sua generazione incomincia la salvezza.
Quando Maria santissima, per virtù dello Spirito Santo dà la vita al Figlio di Dio fatto uomo e diventa la madre dal Saltatore, incomincia la salvezza.
Da quel momento, veramente, gli uomini sono a contatto con Dio nell’unica persona di Gesù Cristo che è uomo ed è Dio.
Quel contatto, quella unione diventerà così indissolubile in Gesù Cristo da costituire la sorgente di una unione eterna per tutti quelli che credono in Lui.
A questo punto S. Paolo direbbe: come crederanno in Gesù Cristo se non ne sentono parlare?
E chi parlerà di Gesù Cristo se Gesù Cristo stesso non manderà quelli che parlano?
E chi sono quelli che parlano nel nome di Gesù Cristo perché si abbia a credere in Lui, e si possa diventare membri di quel popolo nuovo di figli di Dio salvati per la eternità, di cui il popolo antico era figura?
Ecco la presenza del ministero dei sacerdoti che predicano nel nome di Gesù Cristo!
Ma questi, non si improvvisano non solo nella capacità di predicare – chiunque può imparare a predicare – ma nelle disposizioni, nella mentalità, nella configurazione della loro persona, nella loro spiritualità, nella loro disponibilità come strumenti coscienti e liberi, intelligenti e pienamente a disposizione della Parola che devono annunziare agli altri.
Per questo ci sono gli Ordini per arrivare al ministero della predicazione.
Si comincerà con l’ appartenere al ceto di chierici con una tonsura e con l’abito: questo abito che a volte può mettere in crisi qualche coscienza, questo abito che non fa il monaco.
Quando ho conferito l’abito a Orazio, lo avete sentito, gli ho detto: ti do il tuo abito però è quello che è “dentro” che deve diventare diacono, è quello che è “dentro” che deve conservarsi immacolato.
Sono i suoi pensieri, i suoi sentimenti, la sua sensibilità che devono esprimere l’abito di nostro Signore Gesù Cristo.
Dobbiamo rivestirci di Nostro Signore Gesù Cristo.
Non importa se l’abito è rosso o nero, se è una tonaca o un paio di pantaloni.
Orazio ha fatto il primo passo.
Egli aspettava che il Vescovo Carlo Ferrari si fermasse a Monopoli almeno fino a dargli la Messa…
Comunque sia,abbiamo incominciato a dargli qualche cosa.
Giovanni ha l’ufficio di suonare le campane per chiamare i fedeli ad entrare in chiesa, di aprire la chiesa perché i credenti possano venire ad ascoltare la Parola di Dio, nutrire la propria fede, e credere in Gesù Cristo che ci è stato dato dalla Madonna.
Non dimentichiamo che oggi è la festa della Madonna.
Ormai, queste, sono azioni simboliche che qualsiasi persona può compiere anche se non è rivestita dell’ordine sacro, tuttavia questi ordini rimangono perché rimanga un tempo di preparazione al sacerdozio.
Giovanni ha, inoltre, ricevuto l’ordine del lettorato per leggere la Parola di Dio. Solo leggerla non ancora a predicarla.
Avete notato con quanta insistenza la chiesa dice: leggi chiaramente, distintamente, in modo che gli altri possano intenderla senza errore.
E’ un avvicinarsi alla facoltà che questi giovani, riceveranno di annunziare la Parola di Dio perché si possa credere in Gesù Cristo.
Dicevo al principio: entriamo nella intelligenza delle cose a cui assistiamo e delle azioni a cui partecipiamo.
+Siamo immersi nella storia della salvezza da Abramo a Gesù Cristo e il punto centrale è occupato dalla Madonna.
+Capire la Madonna è collegarsi con tutta una storia che ha le conseguenze nei giorni nostri, in Gesù Cristo nostro Salvatore.
+La salvezza che ci ha portato la Madonna e che Gesù Cristo ha operato continua in noi per mezzo della fede.
+La fede viene dalla predicazione della parola di Dio.
+Alla predicazione della parola di Dio si accede per gradi, così come avete visto questa sera per i nostri giovani che si preparano ad annunziare un giorno, a voi e ai vostri figli, la parola di salvezza.
ordini minori: Tonsura Ostiariato e lettorato- 8 Settembre 1967 – Parrocchia di S.Francesco in Monopoli