Festa della Immacolata Concezione- Giornata per il seminario
Oggi, entrando nelle chiese della nostra Diocesi vi incontrate con un manifesto che vi ricorda che stiamo celebrando la giornata per il seminario.
Questa giornata per il seminario non è stata collocata in questo giorno per inserire un interesse locale nell’interesse della chiesa universale che oggi celebra il mistero dell’immacolato concepimento di Maria Santissima.
E’ stata collocata in questo giorno perché dovevamo scegliere un momento fortemente religioso, fortemente sentito dalla nostra fede cristiana per un motivo determinante della possibilità di essere e dell’operare efficacemente della vita cristiana stessa.
Avete ascoltato come la Chiesa ci fa pregare:
” Dio che nella Vergine Maria, concepita senza peccato hai preparato una degna dimora al tuo Figliolo”.
Dio prepara in Maria Santissima la degna dimora per suo Figlio e prepara questa dimora con l’esclusione assoluta di peccato, e con l’accoglimento incondizionato della sua presenza. Questo è il fatto profondo, fondamentale, decisivo del cristianesimo. Il cristianesimo è Iddio con noi, è Dio in mezzo a noi. Il Cristianesimo ha incominciato proprio in Maria Santissima quando l’angelo le ha detto: il Signore è con te, tu sei piena di grazia, tu hai trovato grazia presso Dio, egli stabilisce la sua dimora in te.
Dio prende dimora in mezzo agli uomini per essere Padre, Dio viene in mezzo agli uomini per farsi fratello degli uomini, per essere il primogenito, colui che cammina davanti per essere la via, la verità sicura, la vita che essi cercano. Dio in mezzo a noi, abita nei nostri cuori come in un tabernacolo.
“Lo Spirito Santo discenderà sopra di te, dice l’angelo a Maria Santissima”. Questo è uno degli aspetti del mistero di Maria Santissima concepita senza peccato: e diventa la dimora di Dio perché lo accoglie interamente e incondizionatamente. Noi partecipiamo della stessa grazia che ha fatto santa e immacolata Maria Santissima. La grazia, che Dio ha dispiegato per Maria preservandola anche dal peccato, la dispiega in ognuno di noi liberandoci dal peccato quando noi ci disponiamo come Maria Santissima, e con Lei diciamo: “ecco si faccia di me secondo la tua volontà”.
Pensate, miei cari, cosa significa accogliere Dio totalmente e incondizionatamente come ha fatto Maria, e accoglierlo con gioia perché ci porta la salvezza, dicendo: sia fatta la tua volontà! Nelle preghiere, in parole ripetiamo, sia fatta la tua volontà. Forse c’è anche un desiderio, ma dobbiamo illuminarlo per comprendere tutta la sua portata, e il suo significato. Che Iddio faccia la sua volontà in noi vuol dire: Iddio si stabilisca in noi come una persona si stabilisce nella vita di un’altra persona, come una persona entra nell’intimo dell’esistenza di un’altra persona, e sapere che questa Persona è buona, infinitamente buona, potente e saggia che viene per portare tutto il bene.
Dio è la pienezza del bene. Ogni bene che c’è nel creato e nella creatura viene da Dio e viene soltanto da Dio. E Dio, per essere tutto il nostro bene, vuole essere tutto totalmente in ognuno di noi come lo è stato in Maria Santissima. Come avviene questo? Avviene per la missione compiuta da nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, venuto per essere in mezzo a noi, venuto per portarci la vita, e per essere via e verità per tutti quelli che avrebbero creduto in lui.
L’azione di nostro Signore Gesù Cristo continua attraverso il ministero di coloro ai quali Gesù ha detto: “andate, annunziate il mio vangelo a tutte le creature, insegnate loro quello che io vi ho insegnato, santificatele nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Ecco come si inserisce la giornata del Seminario nella festa dell’Immacolata. Si tratta di garantirci la presenza di Dio nella nostra vita, di garantirci la salvezza di Dio per le nostre persone, per la chiesa, per l’umanità intera.
C’è un salvatore soltanto per gli uomini, Gesù Cristo e, Gesù Cristo è operante nel mondo nel ministero del sacerdozio, allora noi dobbiamo garantirci, assicurarci questo ministero, lo dobbiamo desiderare efficiente, pienamente conforme al desiderio di nostro Signore Gesù Cristo e totalmente fedele a nostro Signore Gesù Cristo.
Come può avvenire questo? Avviene per grazia di Dio, avviene per dono di Dio. E’ il Padre che manda operai per la sua messe, è Dio che manda i suoi apostoli in mezzo al mondo, ma i suoi apostoli sono chiamati di tra gli uomini. Questi ministri di nostro Signore Gesù Cristo vengono dalle vostre case, sono i vostri fratelli e i vostri figlioli. Quelli che si preparano ad essere i sacerdoti di domani, sono i vostri figlioli e i vostri fratelli di oggi. Ci pensate, miei cari?
Noi ci facciamo troppo l’abitudine a vedere i preti. Noi abbiamo molta comodità di servirci del ministero dei sacerdoti. Noi non li apprezziamo sufficientemente. Noi prestiamo volentieri l’orecchio quando c’è qualche notizia negativa, quando si verifica qualche episodio, quando si scopre qualche cosa che potrebbe mettere in discussione il sacerdozio voluto da nostro Signore Gesù Cristo. Se vengono a mancare i sacerdoti cosa ci mettete al loro posto?
Il santo curato d’Ars diceva che ogni tempo ha i sacerdoti che si merita. Ringraziamo il Signore che ci supera molto nella sua liberalità e nella sua infinita misericordia e ci dona molto di più di quello che meritiamo. Particolarmente rallegriamoci dei nostri sacerdoti.
Miei cari trovandomi qui ricordo, che sono arrivato in S. Andrea un anno fa, di questi giorni. Il giorno del mio ingresso ho visto i nostri sacerdoti e oggi sono compiaciuto di loro, ma i sacerdoti del domani come saranno? Il domani non è il duemila e neppure I980, il domani è molto presto, il domani può essere da un giorno all’altro, perché la situazione è diversa è da un giorno all’altro.
I sacerdoti di domani chi sono? Sono i ragazzi che abbiamo davanti a noi. Chi sono, questi ragazzi che abbiamo davanti a noi? Sono i ragazzi di oggi: l’oggi del benessere, e hanno la stessa età dei ragazzi della contestazione, hanno i loro stessi problemi e devono diventare sacerdoti nel mondo del benessere, e devono accettare, per loro prima di tutti, la croce di nostro Signore Gesù Cristo per poi predicarla in mezzo al mondo.
Non si tratta di entrare in seminario per diventare viceparroco e poi parroco ed essere così sistemati. Si tratta – a dodici anni, a sedici anni, a diciotto, a ventidue anni – di scoprire la bellezza e il fascino della proposta di nostro Signore Gesù Cristo: rinnega te stesso e seguimi e morirai con me. Si tratta di avere il coraggio di affrontare i propri fratelli e dire loro “volete la salvezza?” Va bene il progresso, va bene il benessere, va bene la libertà della persona umana, va bene il rispetto della dignità della persona, sono giuste le rivendicazioni in nome della giustizia, però, se tutto questo deve essere autentico, deve passare attraverso il crogiolo della croce di nostro Signore Gesù Cristo.
Questi ragazzi, questi giovani possono avere, come tutti i ragazzi giovani di oggi, la tentazione di diventare i costruttori di un mondo stupendo, che noi non riusciamo neppure a concepire con la nostra immaginazione tanto grandi e meravigliose saranno le trasformazioni del mondo e delle condizioni della vita di domani Ma essi dovranno disporsi ad un compito più importante, meno vistoso, addirittura nascosto, dovranno occuparsi in un lavoro di cui difficilmente vedranno il frutto. Questi ragazzi, non dovranno costruire il mondo, ma dovranno costruire uomini secondo il disegno di Dio.
Capite che cos’è fare il prete? E’ essere il banditore del vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, è essere colui che porta la grazia di nostro Signore Gesù Cristo, è essere colui che diventa un centro di irradiazione dell’amore di nostro Signore Gesù Cristo perché i fratelli diventino capaci ogni giorno a perseguire nel mondo del benessere il progresso di volersi più bene tra loro.
I sacerdoti, ripeto, vengono da casa vostra, i sacerdoti serviranno a voi, tutti abbiamo bisogno dei sacerdoti e ne ha bisogno il mondo intero, allora tutti siamo interessati e impegnati a pregare il Signore, prima di tutto, perché la vocazione allo stato ecclesiale è un dono di Dio, e poi sentiamoci tutti impegnati a non impedire questo dono di Dio.
Da un’inchiesta condotta in mezzo ai giovani di oggi, quelli della contestazione, risulta che circa il 20% di questi ragazzi e giovani, tra i dodici e i venti anni, hanno pensato anche di diventare sacerdoti e poi. In seminario, quest’anno, ne sono arrivati dieci. E’ certo che quattro sono stati trattenuti dalle loro famiglie, addirittura impediti. Sono i loro figlioli, e va bene, però quale responsabilità!
Quale responsabilità, impedire che il Vangelo di Gesù Cristo sia predicato nel mondo di oggi che ne ha tanto bisogno!
Quale responsabilità, impedire che fluisca la grazia di nostro Signore Gesù Cristo nelle persone degli uomini che hanno bisogno di essere costruiti interiormente proprio perché sono tanto impegnati a costruire cose esteriori!
Quale responsabilità impedire che sia predicata e comunicata la carità, l’amore di nostro Signore Gesù Cristo in mezzo agli uomini, così esposti alle tentazioni dell’egoismo!
Miei cari, voi capite il senso del discorso. Riflettiamoci e preghiamo insieme.
Permettete che aggiunga il gloria al salmo che conoscete già. Vi dico con un espressione più o meno felice, più o meno conveniente: perché il Vescovo, i sacerdoti, il parroco, devono andare a chiedere l’elemosina per un’istituzione di cui tutti hanno bisogno? Nei tempi passati le condizioni erano diverse da quelle di oggi per tutti, ma continuano in mezzo a noi le favole sui beni della Chiesa che in realtà non ci sono! Vi dico molto semplicemente e con estrema sincerità: da un anno sono in mezzo a voi e non ho ancora visto i beni della Chiesa mantovana. Siete voi i beni della Chiesa mantovana, allora il vescovo fa affidamento con tanta fiducia proprio sulla vostra comprensione. Non fate l’elemosina per il seminario. Sentite il seminario come un interesse vostro, anche da un punto di vista economico.
OM 178 Immacolata 68 – Festa della Immacolata Concezione- Giornata per il seminario