Casteldario Domenica 24 maggio 1970 santa Cresima
La chiesa celebra il mistero della santissima Trinità
Mons. Carlo Ferrari
Carissimi,
sono entrato per la prima volta nella vostra chiesa questa mattina, e per la prima volta sono qui in mezzo di voi per pregare. Pregare non significa tanto dire le nostre cose al Signore quanto piuttosto metterci in ascolto di ciò che egli vuole dire a noi. Lui che è più sapiente, lui che è infinitamente più sapiente di noi, lui che ci vuole bene e sa quali sono le cose che ci fanno bene, Lui questa mattina dobbiamo ascoltare.
Questa mattina noi ci incontriamo col Signore che detto ai suoi apostoli e a coloro che continuano la missione degli apostoli: “Andate in tutto il mondo e ammaestrate tutte le genti”. “Andate in tutto il mondo” – quindi anche a Casteldario – “e ammaestrate tutte le genti”. Io questa mattina sono con voi.
Gesù è in mezzo a noi come si trovava in mezzo alle folle e per il ministero sacro, per la pienezza del ministero del vescovo annuncia la sua parola. La sua parola in questa solennità particolare dell’anno liturgico è una parola ricca: è la parola più ricca che ha pronunciato nostro Signore Gesù Cristo, è la parola più significativa per tutti, è la parola più importante e più decisiva per noi.
Oggi la chiesa celebra il mistero della santissima Trinità.
Forse questo mistero, che pure sappiamo che esiste, non dice molto alle nostre persone, non dice molto, forse, neppure alla nostra fede anche se crediamo alla santissima Trinità, perché non abbiamo l’abitudine di fermarci, riflettere e meditare su questo mistero fondamentale della nostra religione.
Il nostro Dio, – come avete sentito proclamare nella prima lettura – ci ha scelto, è venuto in mezzo a noi, ci ha liberato, ci libera e continuerà a liberarci con mano potente da tutti i mali, da tutto il male, per portarci nella terra promessa deve non c’è più il male, dove regna il bene.
Il nostro Dio è Padre Figliolo e Spirito Santo. Noi lo ripetiamo molte volte, ma non riflettiamo sufficientemente su quello che significa.
Che cosa significa per noi: che il nostro Dio, un Dio unico, è così pieno di vita, è così pieno da amore da essere tre Persone?
Non è un solitario il nostro Dio. Il nostro Dio, anche se è il Dio unico e non c’è un altro Dio al di fuori di Lui, non é solo perché essendo amore comunica se stesso, dona se stesso.
Le Divine Persone sono questo dono continuo: il Padre dona tutto ciò che egli è al Figlio, continuamente, ininterrottamente, in un atto infinito d’amore; il Figlio dona tutto ciò che egli è al Padre, ininterrottamente, senza condizioni, in un atto infinito d’amore;
Questo amore del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre porta come conseguenza qualche cosa di immutabile, di eterno, soprattutto di vivo, qualche cosa che non é una cosa, ma è una Persona, è lo Spirito Santo, è la terza Persona, della santissima Trinità.
Forse, miei cari, questo discorso non vi interessa, eppure Iddio che ci ha creato a sua immagine e somiglianza, ci ha creato persone. Noi siamo persone. Cosa vuole dire essere persone? Essere persone, miei cari, vuole dire essere l’uno per l’altro, e siamo tanto più persona, e siamo tanto più noi stessi quanto più sviluppiamo ciò che siamo. Siamo persone, e siamo persone quanto più siamo gli uni per gli altri.
Il modello perfetto della vita umana è la famiglia dove, se le cose vanno secondo l’impulso di una natura retta, buona e onesta, lo sposo è tutto per la sposa e viceversa. Quando l’amore è vero, è “essere” totalmente l’uno per l’altro. Quando lo sposo e la sposa sono così “l’uno per l’altro” naturalmente – quando le cose vanno secondo una natura sana – c’è una terza persona, c’é il frutto dell’amore, l’amore vivente dello sposo per la sposa, l’amore vivente e della sposa per lo sposo.
Capite miei cari che le cose sono veramente belle, che le cose sono veramente espressione di un amore autentico, che le cose sono veramente umane quando l’uno vive per l’altro. Naturalmente anche i figli vivono per i loro genitori come i genitori vivono per i loro figli, in un circolo di amore che rimbalza da una persona all’altra e non cessa mai. Ecco come siamo creati a immagine e somiglianza con Dio.
Dio è fatto così: è Padre perché si dona totalmente al Figlio, è Figlio perché si dona totalmente al Padre, il Padre e il Figlio con il dono reciproco del loro amore -è un termine improprio, ma noi nelle cose di Dio balbettiamo e per intenderci usiamo mezzi umani – producono una terza Persona che è lo Spirito Santo e formano un Dio solo. Pur essendo persone distinte, infinitamente distinte, formano una Persona sola.
Qual è stata la preghiera di Gesù quando ha lasciato questo mondo? Quando stava per dare la prova più grande del suo amore per noi? “Quelli che credono in me siano una cosa sola, come io, Padre, sono una cosa sola con te”
Ecco, miei cari, il grande impegno della vita cristiana: essere l’uno per l’altro. Amarci incondizionatamente gli uni gli altri, in questo senso: non nella ricerca di sfruttare gli altri a nostro vantaggio, ma nello sforzo di donare noi stessi a vantaggio degli altri.
Non nel richiedere dagli altri, ma nel donare noi stessi agli altri. Quindi, non cercare noi stessi, il nostro interesse, il nostro tornaconto, la nostra soddisfazione, ma il tornaconto, l’interesse, la soddisfazione dell’altro.
Qui c’è la pienezza del nostro essere persone, la pienezza di una gioia autentica. Ecco a che cosa c’impegna il mistero della santissima Trinità: essere gli uni per gli altri nell’amore.
– Miei cari è una prospettiva facile questa?
– E’ facile vivere così, gli uni per gli altri?
– Non è forse vero che questa è la più grande difficoltà della vita?
– Non è forse vero che noi continuamente siamo soggetti alla tentazione di essere egoisti?
– Non è forse vero che qui si rivela la nostra più grande debolezza, che é ricerca di noi stessi, della nostra soddisfazione, del nostro piacere e non è fare piacere agli altri?
Miei cari cerchiamo di capire bene le cose della nostra fede.
Perché io vengo qua, questa mattina, per compiere il rito della santa cresima per le vostre bambine e per i vostri bambini? Proprio perché nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio, volendo fare di noi, altrettanti figli del Padre che si amano tra loro, ci viene incontro, sta in mezzo di noi per aiutarci a liberarci del nostro egoismo e diventare capaci di amare. Allora Gesù nel nome del Padre, ci fa il grande dono dell’Amore. Mi sapete dire chi è questo grande dono?
Le bambine che sono vicine alle suore lo sanno. Vuole dire che le suore lo sanno. Il grande dono che Gesù ci fa in nome del Padre, è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo in Dio è l’amore. La forza, la potenza, il vigore, la vitalità perché diventiamo capaci di superarci, di vincerci, di essere veramente noi stessi nell’amore, ci viene da nostro Signore Gesù Cristo che ci dona il suo Spirito.
I bambini avranno studiato nel catechismo che con la cresima diventano perfetti cristiani. Perfetto cristiano non è chi va alla Messa tutte le domeniche e fa sovente la comunione e prega molto. Qualcuno é spaventato perché pensa: sta a vedere che proprio il vescovo ci dice di non venire più a Messa, di non frequentare i sacramenti, di non pregare più! No. Capitemi bene.
Non dobbiamo venire a Messa, partecipare ai sacramenti e pregare solo perché bisogna fare questo. Noi veniamo alla Messa, partecipiamo ai santi sacramenti e preghiamo per diventare perfetti cristiani, cioè, per diventare capaci di amarci gli uni gli altri come figli dello stesso Padre che é nei cieli. Il perfetto cristiano é colui che ama i propri fratelli a somiglianza delle Divine Persone che si amano tra loro. Questi bambini diventano perfetti cristiani perché riceveranno il dono dello Spirito Santo, che li aiuterà a uscire dal loro piccolo egoismo, che domani sarà un grande egoismo, per diventare capaci di volere sempre più bene.
Ecco il dono che ci fa nostro Signore Gesù Cristo. Ecco il significato della cresima. Ecco il significato di essere perfetti cristiani: essere perfetti nell’amore verso il Padre nostro che sta nei cieli e perfetti nell’amore verso i nostri fratelli che stanno intorno a noi.
Quando io amministro la santa cresima faccio sempre questa riflessione. Quelli che ricevono la cresima normalmente sono piccoli anche se abbiamo portato un po’ in avanti l’età della cresima.
-Miei cari papà e mamme, padrini e madrine, voi avete già ricevuto la cresima: che cosa ne avete fatto dello Spirito Santo?
– Lo Spirito Santo in voi è proprio come un seme che ha portato i frutti della vita cristiana?
– Vi ha fatto crescere nella capacità di essere meno egoisti e più disponibili per gli altri?
– Siete veramente maturati nel senso di ricercare meno voi stessi e di preoccuparvi maggiormente degli altri , in casa e fuori casa?
Lo Spirito Santo è in voi prima che in questi bambini e in queste bambine e lo Spirito Santo attende la vostra collaborazione per dare i suoi frutti in questi bambini e in queste bambine.
Padrini e madrine, che per oggi avete preparato un regalo per i figliocci o le figliocce, guardate che non avete assolto tutti i vostri doveri. Il bel regalo che dovete fare voi in senso cristiano è quello di mostrare all’evidenza che lo Spirito Santo in voi ha portato e porta continuamente i suoi frutti.
Papà e mamme oggi voi non vi togliete un fastidio dal momento che finalmente avete fatto fare la cresima ai vostri figlioli. Voi vi assumete l’impegno di essere davanti a loro dei perfetti cristiani. Quante volte capita che pretendete dai piccoli che siano perfetti cristiani: che stiano buoni, che vadano in chiesa, alla messa, al catechismo. E poi a una certa età dite che possono fare quello che ne hanno voglia. Che contraddizione! Lasciatemi dire: che scandalo verso i piccoli!
Riflettiamo, cerchiamo di capire ciò che facciamo tutti insieme nella liturgia della Cresima. Cerchiamo di acquistare il senso della vita cristiana che è il senso dell’amore.
Miei cari prendiamo coscienza dei nostri impegni cristiani, dei nostri impegni umani e rivolgiamoci al Padre al Figlio e allo Spirito Santo perché facciano di noi un’autentica famiglia cristiana sul modello della loro stessa vita, della loro stessa esistenza.
E adesso pazientemente, per tutti, perché vedo che siete a disagio, con molto raccoglimento, soprattutto con molto impegno, preghiamo insieme perché questi piccoli ricevano lo Spirito Santo e perché lo Spirito Santo si ridesti nelle coscienze di ciascuno di noi adulti che già lo abbiamo ricevuto.
OM 301 Casteldario 70 – Domenica 24- 5-1970 ore 9, santa Cresima