L’uomo aveva bisogno
di essere liberato dall’amore
Carissimi, oggi é festa e noi ci troviamo nella casa del Signore a celebrare il mistero, il contenuto, la realtà di questa festa. Ci troviamo intorno alla mensa del Signore per nutrire il nostro spirito perché la festa sia vera, abbia un significato, ci dica qualche cosa, ci proponga le ragioni profonde per cui dobbiamo essere in festa, per cui noi dobbiamo essere contenti.
La festa é il mistero che avvolge la persona di Maria, la vergine, la ragazza di Nazareth che é predestinata a diventare la madre del Figlio di Dio, il salvatore degli uomini. Maria é l’oggetto della predilezione e dell’amore di Dio. Questo é il motivo della nostra festa: l’amore di Dio che si comunica a questa creatura in una tale pienezza per cui l’angelo salutandola le dice: “Piena di grazia”.
Che cosa vuole dire “piena di grazia”? Dinanzi agli occhi di Dio questa creatura é tutta graziosa, é totalmente amabile e infinitamente cara perché Dio ha potuto esprimere in lei il suo amore, ha potuto riversare in lei se stesso e fare fluire nella sua persona, tutto il bene, tutta la bellezza, tutta la bontà, tutta la perfezione. Maria è senza difetti, senza macchia, senza ombra. Soprattutto ha potuto fare fluire in lei la potenza del suo amore, ha potuto innestare questa creatura nella forza travolgente del suo amore di padre di tutte le creature.
Dobbiamo farci dei concetti per quanto possibile giusti ed esatti, dei misteri della nostra fede. Quando pensiamo a Maria concepita senza peccato, a Maria piena di grazia, dobbiamo guardare soprattutto alla conseguenza dell’assenza del peccato in lei, alla conseguenza della grazia nel senso che dobbiamo dare a questa parola in Maria, la creatura umana più perfetta. E la perfezione della creatura umana, secondo le parole di Paolo e quindi della Scrittura, sta in questo: Iddio ci ha eletti prima della creazione del mondo per essere santi ed immacolati al suo cospetto.
In che cosa “santi e immacolati”? Perché santi e immacolati? Santi e immacolati nella carità, nella perfezione dell’amore. Ecco, Maria Santissima immacolata é la creatura che come conseguenza della mancanza del peccato e della presenza della grazia, ama più di qualsiasi creatura. Ama il suo Dio ed appartiene totalmente al suo Dio. E’ nelle mani del suo Dio perché faccia di lei ciò che lui vuole. Faccia di me quello che Dio vuole, risponde all’angelo che le propone di diventare la madre del salvatore.
La chiesa, nella sua liturgia, pone sulle labbra di Maria questa parola della Sapienza: il Signore mi possiede ancora prima della creazione del mondo, prima di tutte le creature. Sono totalmente sua. Maria é tutta di Dio per essere totalmente per le creature di Dio. Ci sono due episodi che caratterizzano questa prerogativa di Maria Santissima: la disponibilità totale alla volontà di Dio, la sua donazione piena e incondizionata perché faccia di lei ciò che vuole e il momento in cui sale il Calvario e offre per la salvezza di tutti gli uomini, in un atto supremo di carità il proprio figlio, perché diventi la salvezza per tutti.
Intendiamo, miei cari, la carità, l’amore di Maria ai piedi della croce. E’ l’amore di una madre per il figlio suo che sta morendo, é l’amore della madre di Gesù che sta morendo, perché siano salvi tutti i suoi fratelli, è l’amore che diventa amore per ciascuno di noi. Ecco dove la porta la pienezza della grazia! Porta a questa perfezione di amore per cui Maria é totalmente di Dio ed é totalmente degli uomini, per cui Maria non solo dona se stessa, ma dona il Figlio per noi, per ciascuno di noi.
Miei cari, pensiamo a questa meraviglia che Dio compie in Maria Santissima e che non compie unicamente per lei. La compie perché dinnanzi al suo sguardo ci sono tutti gli uomini da salvare, da redimere. Ci sono tutti gli uomini che hanno bisogno di essere strappati dalla schiavitù del demonio, che ha insidiato l’uomo, – come avete ascoltato nella prima lettura – e lo ha sottoposto al suo dominio, al dominio delle cose, al dominio delle sue inclinazioni disordinate, al dominio degli altri, al dominio del male, al dominio della malizia.
L’uomo aveva bisogno di essere liberato e doveva essere liberato dall’amore. L’amore è pieno nel Figlio di Dio che nasce dalla vergine concepita senza peccato. Ma il Figlio di Dio nasce dalla vergine perché questa creatura, libera dal peccato e piena di grazia, aderisce pienamente alla volontà di Dio, si lascia salvare per poter diventare la madre del Salvatore di tutti gli uomini. Maria, possiamo dire, è il punto di appoggio che Dio trova su questa terra per gettare quel ponte, quel legame che é il Figlio suo Gesù Cristo che diventa uno di noi, perché noi possiamo diventare i figli di Dio.
Ecco qualche cosa del mistero della festa di oggi. Noi dobbiamo rallegrarci che Dio abbia fatto tutte queste cose in Maria per la nostra salvezza, per ognuno di noi. Ma, il compito della Madonna nel piano di Dio ha una sua continuità. Iddio, perché l’opera del suo Figlio per la salvezza di tutto il mondo possa essere fruttuosa, ha bisogno di trovare, sempre, delle creature che si consacrino totalmente a lui per essere strumenti nelle sue mani per la salvezza di tutti gli uomini.
Oggi nella nostra chiesa si celebra la giornata del seminario. Si vedono, sparsi, dei cartelli con la scritta “offerta”. Ritengo che sia troppo facile per voi porre una moneta in questi cesti. Sarebbe un gesto povero, anche se mettete una moneta di valore molto alto, se non ne capite il significato e l’importanza.
Davanti a voi c’é il vescovo nell’esercizio del suo ministero. Intorno al vescovo e davanti a voi ci sono i sacerdoti, in presbiterio e nella prima fila ci sono i ragazzi, i giovani che si preparano al sacerdozio. Che cosa é il vescovo, che cosa sono i sacerdoti, che cosa saranno questi ragazzi e questi giovani per la vita della chiesa e per la vita del mondo, per la salvezza degli uomini? Devono essere sulla linea del mistero di Maria Santissima concepita senza peccato e hanno la grande responsabilità e il tremendo peso di essere delle povere creature che intendono essere totalmente consacrate a Dio, totalmente possedute da Dio, totalmente a disposizione di Dio per amore dei loro fratelli.
Chi é che si avvia verso il proprio avvenire unicamente per un motivo di amore disinteressato? Coloro che aspirano a diventare padri e madri di altre creature come frutto del loro amore. Tutto il resto, nel mondo, prescinde, é al di fuori, é contro l’amore, é anzi un trionfo dell’egoismo.
Ora, miei cari, i sacri ministri e coloro che si preparano a diventare i sacri ministri di Dio sono i vostri servi per amore, per diventare i padri della vostra vita spirituale, della vostra liberazione dal male, della vostra adozione a figli di Dio, della vostra dignità personale, della vostra dignità di figli di Dio, della ricchezza di tutti i doni che Dio ci ha preparato nel suo amore per essere santi.
Ma noi, ripeto, abbiamo il peso della nostra debolezza di essere totalmente di Dio e di essere totalmente vostri. Allora capiteci e soprattutto aiutateci. Aiutateci anche materialmente ma soprattutto aiutateci da cristiani, aiutateci con le vostre esigenze, non lasciateci intorpidire,sollecitateci, ma nello stesso tempo tenete presente che ognuno di noi per essere fedele alla sua missione ha bisogno della grazia di Dio, ha bisogno di essere sostenuto da Dio, ha bisogno che in lui si compia qualche cosa del mistero che si é compiuto in Maria Santissima, per cui é stata totalmente di Dio e totalmente dei propri fratelli.
Aiutateci, capiteci in questo senso. Noi siamo come voi, ma noi abbiamo la tremenda responsabilità che ci pone tra le esigenze dell’amore di Dio e i bisogni in tutti i campi dei nostri fratelli. Come poter assolvere a questo compito se non siamo sostenuti dalla grazia di nostro Signore Gesù Cristo che voi dovete ottenerci soprattutto con la vostra preghiera?
Oggi mi faccio mendicante, non solo dell’aiuto materiale che vi chiedo per il seminario ma soprattutto dell’aiuto spirituale che chiedo a tutti voi perché possiamo essere i sacerdoti di Dio, santi e immacolati sulla linea della santità della Madonna Immacolata, sulla linea dell’amore che costituisce il privilegio, la virtù più grande di Maria Santissima.
OM 339 immacolata 70