Sentiamo il significato della riforma liturgica
riformando le nostre abitudini
Carissimi, lascio alla sensibilità della vostra fede il significato, la grazia, la forza della Parola, che tutti, insieme, abbiamo udito.
Io vi rivolgo una preghiera: partecipate alle celebrazioni liturgiche della Settimana Santa. Sono le liturgie più ricche, più significative, più cariche della forza del Signore, che ci viene incontro per salvarci. Sono le liturgie più espressive dell’amore infinito con cui il Padre dona a noi il suo Figlio,in cui il Figlio dona a noi se stesso, e lo Spirito Santo personalizza in ognuno di noi il dono di Dio. Non dobbiamo essere indifferenti ad un amore infinito che si esprime nel modo più divino e più e più umano che si possa concepire: il dono di sé attraverso l’annientamento e il sacrificio.
Tutto questo, il nostro creatore, il nostro salvatore lo ha compiuto per noi. Tutto questo é attuale. Tutto questo é presente. Tutto questo é indirizzato a ciascuno di noi. Dobbiamo sentire il bisogno di corrispondere all’amore del Signore che si esprime, si manifesta, opera attraverso le azioni liturgiche della Settimana Santa, con una partecipazione veramente responsabile. Perciò la mia preghiera é rivolta a tutti.
Venite alla messa della domenica? Sono più importanti le celebrazioni del Giovedì Santo e del Venerdì Santo di una messa domenicale. Non c’é l’obbligo. Lo so, ma noi non dobbiamo guardare le cose della fede secondo la misura dell’obbligo ecclesiastico. Noi dobbiamo guardare gli avvenimenti della nostra salvezza secondo l’importanza che hanno per la nostra persona, per la comunità di tutti i nostri fratelli e di tutti gli uomini.
Un invito particolare ve lo rivolgo per la veglia pasquale. La celebrazione della notte del Sabato Santo é la vera celebrazione della Pasqua.
E’ in atto la riforma liturgica, ma non deve consistere soltanto nella lingua parlata che si usa nelle celebrazioni, non deve consistere soltanto in qualche canto nuovo che c’introduce nelle celebrazioni, ma deve consistere principalmente nell’intelligenza di ciò che avviene nelle celebrazioni. Da parte della chiesa si sta facendo tutto il possibile per esprimerlo con maggiore chiarezza, per portarlo al livello della nostra comprensione, per offrircelo come un dono nuovo, incomparabile, ricco. Sentiamo il significato della riforma liturgica riformando le nostre abitudini! Se non lo abbiamo fatto prima, rendiamoci conto che lo dobbiamo fare adesso.
Vi ricordo che il Giovedì Santo é memoriale dell’eucaristia. Il Venerdì Santo non siate presenti soltanto per la processione delle sacre urne del preziosissimo sangue, ma siate presenti alla celebrazione della passione e morte di nostro Signore Gesù Cristo.
Scusare se insisto invitandovi ancora una volta per la vigilia. Nella notte di Pasqua, la chiesa ci presenta tutta la storia della nostra salvezza e noi siamo invitati a prendere la nostra parte in questa storia, dal momento che tutto quello che Dio ha fatto, lo ha fatto per ciascuno di noi.
Il Signore dica qualche cosa ai vostri cuori. Il Signore dia forza alle vostre coscienze per rispondere a questo invito, a questa preghiera.
OM 446 Palme 71 – 4 aprile ore 17,45 – in Sant’Andrea