Dio ha scelto
di manifestare il suo amore nel mondo
attraverso il cuore dei credenti
Fratelli e figli carissimi, si rinnova il nostro incontro per alimentare la fede intorno a queste reliquie preziosissime. Il nostro incontro – come abbiamo detto in altre circostanze- é un incontro con delle Persone non soltanto con la persona di nostro Signore Gesù Cristo di cui crediamo di avere in mezzo a noi le reliquie del suo sangue.
Il nostro incontro di questa sera deve essere di ognuno di noi con ciascheduno di noi. Che cosa varrebbe essere qui a riempire la vastità del nostro S. Andrea se ciascheduno ci fosse per proprio conto, con il proprio interesse sia pure di carattere religioso spirituale? Il nostro incontro deve essere un incontro personale con tutti i nostri fratelli presenti con noi in S. Andrea e con tutti i fratelli che popolano il mondo, perché Gesù Cristo ha versato il suo sangue per tutti.
Vorrei, questa sera, porre davanti alla vostra considerazione un passo non facile della parola di Dio, ma che pure dobbiamo scoprire e conoscere, per scoprire e conoscere le dimensioni e la responsabilità della nostra fede. Dice la lettera agli ebrei: Cristo, venuto come sommo sacerdote di beni eterni, attraversò una Tenda più grande e più perfetta non costruita da mano di uomo, cioè, non appartenente a questa creazione. Entrò nel tempio non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario. Pontefice di una redenzione eterna.
L’autore sacro, l’apostolo Paolo, ragiona così: se infatti il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca sparsa su quelli che sono contaminati li santificano, purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo, il quale offrì se stesso senza macchia a Dio in virtù dello Spirito eterno di Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, per servire al Dio vivente.
Miei cari, il sangue preziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo non é un oggetto di devozione o di culto. Il sangue preziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo é il segno,è l’espressione tangibile di un avvenimento incomparabile. Come é difficile parlare delle cose di Dio! Gesù Cristo si presenta al Padre suo, e Padre nostro, con l’espressione più alta del suo amore, per purificarci, giustificarci, riconciliarci. Si presenta al Padre non tanto per pagare un debito di giustizia. Gesù Cristo che versa il proprio sangue per noi é il dono del Padre a noi, é l’espressione dell’amore di Dio per noi e non un prezzo da pagare per noi.
Egli paga per noi al punto in cui ci vuole bene. Paga con la misura del suo amore per salvarci, per accaparrarci al suo amore, alla sua vita, alla sua esistenza, per renderci partecipi del suo amore, della sua vita, della sua esistenza, perché la nostra vita, la nostra esistenza, la nostra capacità di amare sia più grande di quanto non lo é nella nostra piccola persona, e vada infinitamente al di là della nostra persona, della nostra vita dove egoismo è il contrario dell’amore, il contrario della vita in contrasto con la dignità della persona.
Ho detto che é difficile parlare delle cose di Dio, ma noi stiamo davanti a questo fatto nel quale siamo coinvolti personalmente. Dio ci ama così sulla croce. Così ci dona il suo figlio, per esprimerci fino a che punto egli ci ama, per dirci in quale misura noi avevamo bisogno di essere amati. Gesù Cristo risponde all’amore del Padre per noi, a nome nostro, con noi, con il dono totale di se stesso. Capite, allora, il significato della nostra fede? Capite il significato del cristianesimo, della nostra religione autentica? Capite il significato della nostra vita di cristiani? Capite perché religione e fede, vita e fede devono coincidere? Sono la stessa cosa.
Tutto é dono di Dio fino all’annientamento di se stesso. Così é Dio per noi, così é Gesù Cristo per noi, così dobbiamo essere noi per il mondo e per i nostri fratelli. Così dobbiamo essere noi!
Miei cari, tentiamo di capire la nostra fede. Non confondiamo la nostra fede, il cristianesimo, con le pratiche religiose. Sono molto utili le pratiche religiose. Ma, che cosa se ne fa delle nostre pratiche religiose, il nostro Padre che sta nei cieli, che ci ama come ha dimostrato di amarci, se in noi non c’é l’amore? Se in noi non c’é la corrispondenza al suo amore? Se in noi non ci sono i frutti dell’amore? Questo ci dice il sangue preziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo.
Nostro Signore Gesù Cristo che nel nome del Padre e con la forza dello Spirito Santo, ci ama fino al punto di versare il suo sangue per noi, non é semplicemente un sublime modello. Gesù Cristo é per noi una fonte di vita. Egli é venuto nel mondo per portare la vita che viene da Dio, ci rende partecipi della vita di Dio, fa di noi dei figli di Dio e dei fratelli di tutti gli uomini. Gesù Cristo é la sorgente di questa vita nuova. Da Gesù Cristo noi dobbiamo attingere quotidianamente questa vita per poter vivere in corrispondenza della nostra vocazione di figli di Dio.
Qui, sull’altare, ci sono le reliquie del sangue preziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo. Come ho detto altre volte, non importa nulla la questione della loro autenticità perché é autentico il fatto che Gesù Cristo é morto per noi. Questo altare ci ricorda che il sangue di Gesù Cristo, in forma sacramentale, é continuamente a nostra disposizione, è continuamente offerto per alimentarci secondo il senso della vita cristiana.
Gesù ha detto: chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita vera, la vita consistente, la vita che non si spegne più ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Ma intanto ci fa vivere in questa vita e dice: poiché il mio corpo é vero cibo, il mio sangue é vera bevanda, chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, é innestato in me, e Dio é in lui. Queste non sono favole. Queste non sono esagerazioni letterarie. Questa é la realtà del nostro cristianesimo.
Miei cari, mettiamoci di fronte al mondo con tutti i suoi avvenimenti, con tutte le sue situazioni, con tutta la sua storia. Potremmo avere la grande tentazione del dubbio, a riguardo della forza del sangue di nostro Signore Gesù Cristo, a riguardo dell’amore di Dio per gli uomini, perché si può avere l’impressione o la sensazione ,anche molto ragionevole, che l’odio é più forte dell’amore di Dio.
Miei cari, Iddio ha scelto una strada e nella sua sapienza, nella sua potenza, nella sua grandezza l’ ha scelta con il senso del rispetto che egli ha per le sue creature, ha scelto di manifestare e fare fruttificare il suo amore nel mondo attraverso il cuore dei credenti. Quale responsabilità abbiamo! Il sangue di Gesù Cristo deve essere vivo in noi. L’amore di Dio deve avere la sua espressione umana nel nostro amore.
Si sentono accuse contro la chiesa, contro quelli che vanno in chiesa. Non difendiamoci dalle accuse. Esaminiamo la nostra coscienza per vedere fino a che punto l’amore di Dio conta per noi fino a che punto ci alimentiamo all’amore di Dio, che ci é presentato ed è offerto vitalmente nella sua parola e nei mezzi della grazia, per amare i nostri fratelli. Tutti i nostri fratelli!
Queste parole che sempre finiscono con l’essere un abuso della vostra pazienza, -perchè vedo la vostra grande attenzione che voglio credere vera devozione cristiana,- scendano nel vostro cuore, e l’amore di Dio sia suscitato dentro di noi, e fidandoci della potenza della grazia della pasqua di nostro Signore Gesù Cristo, non andiamo via senza aver preso la decisione di essere nel mondo: parola viva dell’amore di Cristo, dell’amore del nostro Dio.
Buona Pasqua nell’amore espresso dal sangue di nostro Signore Gesù Cristo.
OM 449 Venerdì 71 – S. Andrea ore 21 esposizione e processione con i Sacri Vasi del sangue preziosissimo