Se siamo illuminati dalla Parola di Dio
comprendiamo la Parola di Dio
Carissimi,
abbiamo celebrato la Parola del Signore. La Parola del Signore é stata proclamata in mezzo a noi che siamo i discepoli di nostro Signore Gesù Cristo. Ora é necessario che ci fermiamo e che diamo modo alla Parola del Signore di penetrarci per farci comprendere il suo significato e per darci la forza di corrispondere.
Questa mattina siamo qui per la celebrazione della santa Cresima ma, é bene convincerci che la Cresima non ha valore in se stessa.
La Cresima prende il suo valore dalla Parola di Dio, perché nella Parola di Dio opera lo Spirito Santo. Noi comprendiamo la Parola di Dio se siamo illuminati dalla Parola di Dio. Noi comprendiamo il valore della Parola di Dio se, la Parola di Dio lo fa scoprire. Noi avremo la forza di vivere la Parola di Dio se la Parola di Dio ci sosterrà, e non solo con motivazioni persuasive. Allora é bene e giusto vivere coerentemente la Cresima perché, nella Parola di Dio opera lo Spirito Santo che é stato dato a noi in modo definitivo appunto nella Cresima.
I cristiani di Efeso, interrogati se avessero ricevuto la Cresima, hanno risposto: noi non sappiamo neppure se esiste lo Spirito. Penso di non fare torto a nessuno se rivolgo la stessa domanda a voi. Io mi aspetto una risposta molto simile -almeno nella sostanza- alla risposta che gli abitanti di Efeso hanno dato agli apostoli: non sappiamo neppure se esiste lo Spirito Santo. Noi sappiamo che esiste lo Spirito Santo però, nella nostra vita cristiana, nella nostra vita di credenti che frequentano la chiesa, che importanza ha lo Spirito Santo? Quale compito pensiamo che egli abbia nei nostri confronti? Lo pensiamo veramente come una Persona impegnata con la nostra persona per tutta la nostra vita? Noi naturalmente, nel nostro modo di concepire la religione e quindi anche la pratica della nostra fede, pensiamo a Gesù Cristo, invece l’estensione della salvezza non termina a Gesù Cristo.
Gesù Cristo dice molto chiaramente che egli deve ritornare al Padre perché deve venire un Altro che lo renda presente, deve venire un Altro che compia in noi ciò che Egli ha fatto per tutti gli uomini. Questo Altro, è lo Spirito Santo che deve fare, personalmente, per ciascuno di noi quello che Gesù Cristo ha fatto per la salvezza di tutto il mondo.
Avete udito anche il profeta che descrive i tempi messianici, i tempi della salvezza, i nostri tempi come quelli nei quali Dio ha profuso il suo Spirito su ogni uomo e su ogni donna. I profeti riportando la Parola di Dio, ci dicono che Dio ci avrebbe cambiato il cuore, che Dio ci avrebbe dato un cuore nuovo capace di corrispondere alla nostra nuova condizione di “salvati” di credenti, di redenti da nostro Signore Gesù Cristo. Si tratta della trasformazione che avviene in noi per il dono dello Spirito Santo, per la presenza e l’azione dello Spirito Santo.
Abbiamo appena celebrato la Pentecoste. Abbiamo ascoltato che cosa é avvenuto per gli apostoli. Gli apostoli che erano stati accanto a Gesù non lo avevano capito. Anche quando lo vedono risorto non credono ancora in lui. Lo avevano rinnegato, tradito, abbandonato ed erano pieni di paura. Soltanto dal momento in cui ricevono lo Spirito Santo, capiscono chi era Gesù, capiscono finalmente il mistero di Gesù Cristo, capiscono il significato di ciò che Gesù fa per il mondo. Nel momento in cui capiscono Gesù Cristo perché hanno ricevuto lo Spirito Santo, acquistano anche il coraggio di testimoniarlo, di predicarlo ed hanno la grazia e la forza di convertire coloro che li ascoltano annunciare il messaggio di nostro Signore Gesù Cristo. Soprattutto hanno il coraggio di affrontare tutte le prove, tutte le difficoltà e la prova suprema della propria vita in testimonianza di nostro Signore Gesù Cristo.
Chi ha fatto tutto questo negli apostoli? Chi lo ha fatto tutto questo nella chiesa di tutti i tempi, nei cristiani? Lo Spirito Santo!
Capite allora, miei cari, che la Cresima non é una cerimonia che si copie in un determinato tempo della esistenza dei nostri bambini. Capite che, si tratta di qualche cosa di molto più importante di una semplice cerimonia. Il rito ci vuole ma, il rito é un mezzo che dura poco. Dietro al rito c’é un avvenimento eminentemente personale. Lo Spirito Santo si impegna in un modo definitivo, nei confronti di quelli che lo ricevono, perché abbiano la possibilità di capire il Vangelo, perché abbiano la capacità di viverlo il Vangelo ed abbiano la forza di testimoniarlo nel senso di viverlo in ogni circostanza della loro esistenza.
Comprendete, allora, come sia decisivo questo giorno per tutti noi e non semplicemente per queste bambine e questi bambini?
Care mamme e papà, cari padrini e madrine, tutti avete ricevuto lo Spirito Santo perché poteste acquistare l’intelligenza del Vangelo. Dal giorno in cui siete stati Cresimati siete cresciuti nella intelligenza del vangelo di nostro Signore Gesù Cristo? Ne avevate tutta la possibilità, tutta la grazia, tutti gli aiuti ma, voi vi siete impegnati a crescere nella conoscenza del Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo?
E’ una domanda che pongo alla vostra coscienza. Se non é accaduto questo voi, dello Spirito Santo non ne avete fatto niente. Lo Spirito Santo lo avete tenuto prigioniero nella vostra inerzia spirituale, non gli avete dato la possibilità di compiere la sua missione in voi. Capite? Lo Spirito Santo è una Persona, é Dio che nella vostra persona e non ha potuto fare quello che avrebbe voluto fare! San Paolo dice che, noi non dobbiamo resistere allo Spirito Santo. Uno che ricevesse la Cresima e poi non si impegnasse nel senso dell’azione che svolge lo Spirito Santo, resisterebbe allo Spirito Santo.
Miei cari, noi siamo Cresimati. Noi abbiamo il dono dello Spirito Santo. Egli vuole fare di noi delle persone coerenti con il vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo e, questo significa che non dobbiamo soltanto capire il vangelo ma dobbiamo viverlo. Dobbiamo vivere la buona novella, dobbiamo quindi vivere come coloro che hanno la certezza di una vita più importante della vita presente, dobbiamo vivere come coloro che hanno la preoccupazione di raggiungere la vita eterna e quindi vivono facendo continuamente una scelta tra i valori che ci propone il vangelo e i valori, le parole, i sentimenti, i pensieri che ci sono proposti dal mondo.
Lo Spirito Santo é in noi per animarci dello stesso Spirito di nostro Signore Gesù Cristo.
Gesù Cristo sa di avere un Padre in cielo.
Gesù Cristo é preoccupato di fare sempre la volontà del Padre.
Gesù Cristo é impegnato a svolgere la missione che il Padre gli ha affidato.
Gesù Cristo compie la salvezza degli uomini con il sacrificio di se stesso.
Noi a che punto di corrispondenza siamo all’azione che lo Spirito Santo che vuole renderci conformi a nostro Signore Gesù Cristo?
che vuole creare in noi una coscienza sicura di essere figli di Dio?
che vuole darci la certezza che il Padre nostro é pieno di sollecitudine per la nostra esistenza?
che vuole farci capire che i valori della vita spirituale sono più importanti dei valori della vita materiale?
che vuole convincerci che i valori della vita materiale devono essere ordinati ai valori della vita spirituale?
Ripeto: a che punto siamo?
E poi, se siamo cresimati dobbiamo essere persone coraggiose, capaci di dire di no al mondo, a noi stessi e agli altri quando ci propongono qualche cosa contraria al Vangelo. Certo é difficile ma, nostro Signore Gesù Cristo non ci comanda delle cose impossibili.
Gesù Cristo ci domanda cose difficili ma, viene in nostro aiuto, ci dona la sua forza e, questa forza é lo Spirito Santo in noi, che é potenza di Dio dispiegata nelle nostre persone perché abbiamo il coraggio di vivere in coerenza con il Vangelo anche quando ci costa qualche sacrificio, anche quando ci chiede di rinunciare a noi stessi. Questo é il significato della Cresima.
Adesso impartisco la Cresima a questi bambini e a queste bambine. Dico a tutti: guardate che, non sono soltanto io a conferire la Cresima. Io faccio la mia parte e voi dovete fare la vostra parte.
Guardate che, la vostra parte é più difficile della mia. Questi bambini mi vedranno ancora in qualche circostanza. Questi bambini non mi vedono tutti i giorni, non mi osservano per tutto il giorno, non costatano se sono un cristiano vero, se credo nella fede del Vangelo, se io ho il coraggio di dire di no a me stesso e alle proposte del mondo per dire di sì al Padre nostro che sta nei cieli.
Voi papà e mamme siete sempre sotto il loro sguardo quindi siete giudicati – sapeste come sono giudicanti i piccoli!- sulla vostra coerenza, sulla corrispondenza tra la vostra fede, le vostre parole e i vostri atti, sulle vostre pratiche cristiane e sul vostro comportamento abituale in casa, nel lavoro, nel rapporto con gli altri. E, se capitasse a loro di scoprire che in voi non c’é una corrispondenza tra quello che professate e quello che siete, quale sarebbe la ripercussione nei loro giudizi di persone piccole? Pensiamoci.
Prendiamo con serietà la Cresima di questi bambini e con maggior impegno la nostra Cresima perché la loro Cresima si inserisce nella nostra Cresima. Questi sono piccoli virgulti. Se trovano buoni ceppi su cui inserirsi, cresceranno bene e daranno buoni frutti. Voi non innestate mai un virgulto buono su un ceppo non vitale, non robusto. Noi cresimati adulti, dobbiamo essere il ceppo buono su cui si inseriscono questi teneri virgulti, che daranno frutto in proporzione della nostra vitalità di credenti in nostro Signore Gesù Cristo.
OM 469 Sant’Apollonia 71
1-6-71, ore 19