Duomo di Mantova festa dell’Incoronata protettrice
Con un sacerdote nella cappella
dell’ Incoronata di Mantova
Miei cari, ci siamo preparati a questa celebrazione con un atto che chiamerei simbolico, della processione con l’immagine di Maria santissima, nostra patrona. Il simbolo mi pare che voglia esprimere questo: la nostra vita è un pellegrinaggio, un andare verso una meta, verso un traguardo, verso la casa, verso la casa definitiva.
In questo pellegrinaggio abbiamo l’assicurazione da parte di Dio, da parte della chiesa, di non essere soli. Anzitutto Dio è con noi. Dio é con noi anche attraverso le persone che – in qualche modo- ha voluto fossero intermediarie di quella salvezza che egli compie per ciascuno di noi. Al primo posto c’è Maria. Quindi noi pellegriniamo verso la casa del Padre con Maria, la madre del Salvatore, la madre della Chiesa: con questa nostra umile e grande sorella.
E’ una garanzia di sicurezza avere questa sorella, questa madre con noi, non soltanto perché siamo garantiti della sua protezione, ma particolarmente perché siamo garantiti del cammino buono che dobbiamo percorrere per raggiungere la casa verso cui siamo incamminati. Maria quindi è un modello, è il nostro grande modello che entra come -abbiamo udito- nel piano di Dio, che concepisce e compie l’opera meravigliosa della salvezza non soltanto per lei. E’ buona la parola che dice: “cose stupende ha fatto il Signore per la mia persona”. Ognuno di noi deve ripetere con convinzione, con la sicurezza che viene dalla garanzia della parola di Dio “grandi cose fa per noi il Signore”.
Cose stupende, cose meravigliose! Perché? Egli, introducendoci nel piano della sua salvezza, ci introduce nel piano della sua Vita, ci introduce nel piano della Sua esistenza, ci introduce nella realtà della comunione di vita con sé, dove c’è Maria, dove al di sopra di tutto e di tutti siede il Figlio del Padre, il Figlio di questa umile donna, di questa nostra grande sorella, e dove ci sono tutti i fratelli che si sono addormentati nella speranza della risurrezione.
Questo è il piano di Dio che si deve tessere, si deve compiere giorno per giorno nella nostra esistenza per la gratuità dell’azione del suo amore verso di noi e per la disponibilità del buon volere che Iddio stesso ci concede per corrispondere alla sua volontà. E allora noi, per metterci sulla strada su cui ha camminato Maria santissima, dobbiamo entrare in noi stessi, esaminarci da un punto di vista cristiano e religioso e chiederci se siamo veramente convinti di entrare in questa infinita volontà di amore di Dio, che per primo ha pensato a noi ed ha preso l’iniziativa della nostra salvezza.
Ha preso l’iniziativa della nostra salvezza non generica, non astratta, non indeterminata, ma personale che ci tocca individualmente quindi: così come ognuno di noi é fatto, così come ognuno di noi si trova a vivere nelle condizioni della sua esistenza. E ci viene incontro con il suo amore. Come ha mandato un angelo a Maria per l’adempimento del piano della salvezza, così manda a noi – se non visibilmente un angelo- certamente dei segni, degli indizi molto sicuri, che ci indicano: quale sia la volontà di Dio sopra ciascheduno di noi, quale sia lo volontà di salvezza nei nostri confronti, attraverso quale strada, attraverso quale vocazione, attraverso quali vie voglia farci passare per condurci al compimento della sua volontà divina.
Dobbiamo chiederci se siamo convinti che lo sguardo di Dio si abbassa alla pochezza della nostra persona e prende tanto interessamento per ciascuno di noi così come si é interessato della vergine Maria. Noi dobbiamo averla questa sicurezza. La Madonna era destinata a grandi cose. Noi avremo un compito molto umile, ma molto nascosto, molto ignorato nella esistenza del mondo intero e nella storia dell’universo. Questo é il nostro modo di ragionare. Non ragiona così l’amore infinito di Dio che guarda la nostra pochezza e la vede grande e fa cose grandi.
Non diciamo che è una esagerazione affermare che per il cuore di Dio, per l’Amore di Dio, é tanto importante questa bambina che si dondola qui davanti a me, come Maria santissima che é diventata la madre del salvatore, perché Dio porta verso tutte le creature lo stesso impeto di amore, per farle entrare nel piano armonioso della sua salvezza.
Un’altra cosa ci dobbiamo chiedere questa sera: come é la nostra disponibilità nei confronti di Dio? Esiste in noi la disponibilità che troviamo in Maria santissima? Maria santissima é turbata, é sorpresa ma poi sa di trovarsi davanti alla proposta di Dio, e, pur sapendo che la volontà di Dio l’avrebbe fatta passare attraverso le prove a cui sarebbe stato sottoposto il Figlio dell’uomo che doveva nascere da lei, esclama ” ecco l’ancella del Signore, sia fatto di me secondo la sua parola”.
Maria si mette nelle mani di Dio, perché Dio sia libero di fare tutto ciò che vuole. Quale povertà di spirito! Quale distacco da se stessa dai suoi progetti, dai suoi sogni! Quale rimessa di tutta se stessa nelle mani di Dio perché é il più sapiente, il più potente, il più buono perché Dio conosce il bene. Noi ci troviamo in questa disponibilità totale a tutta la volontà del Signore?
Quante volte oggi nella chiesa e fuori dalla chiesa si sente parlare di scelte. Noi dobbiamo stare molto attenti, quando qualcuno – evidentemente nella storia della nostra vita – tenta di porsi nel posto dove deve stare Dio e tenta di disporre della nostra esistenza secondo un determinato piano nell’opinione del mondo Dobbiamo stare attenti, essere bene avvertiti che per fare le nostre scelte debbono arrivare fino ai rifiuti decisi. No al mondo. No alle dominazioni del mondo che sono contrarie alla volontà dell’amore di Dio. Ma, nei confronti di Dio non dobbiamo scegliere noi. Sceglie Lui! Nella chiesa non siamo noi che scegliamo. Nella chiesa noi siamo scelti dal grande costruttore che é Dio. Secondo l’espressione di un poeta francese: non é la pietra che sceglie il suo posto nell’edificio, ma é il costruttore che destina ad ogni pietra il posto adatto nell’armonia dell’edificio.
E’ molto banale quello che vi dico, miei cari, ma se le pietre che compongono questo edificio sacro e monumentale avessero ciascuna scelto il proprio posto, nessuna avrebbe voluto andare nella fondamenta, tutte avrebbero scelto chissà quale altro posto e oggi non avremmo un edificio armonico ma un mucchio di pietre.
Così é della nostra vita. Compiere delle scelte nella chiesa? No. Sottometterci allo Spirito di Dio che abbiamo ricevuto nel battesimo e nella cresima e come Maria, essere docili allo Spirito che si manifesta con i mezzi proposti da nostro Signore Gesù Cristo, per trovare quale é il nostro compito, la nostra missione particolare e compierla con fiducia fino in fondo. Compierla come colui che chiude gli occhi e si rimette nelle mani del Padre, non perché un certo paternalismo lo dispensi dal prendere le proprie responsabilità, ma perché sa chi é colui al quale si affida, nel quale ha fede e dice: credo, so a chi credo e so di credere all’amore.
Miei cari, ciascheduno di noi esamini se stesso. Vediamo se siamo veramente nel piano di Dio come Maria santissima. Vediamo se nel piano di Dio come Maria Santissima, c’é tutta la disponibilità alla volontà di Dio che é una volontà di amore, che é una volontà di salvezza.
SLGC
OM 570 Incoronata 72
Duomo, per la festa dell’Incoronata, senza data -dal 1968 al 1986-