Simone di Gallipoli 26/07/1978 – ore 17,30
La visone della realtà, come ci è proposta dalla parola di Dio, ci pone in una alternativa. Se Dio è Dio, noi lo dobbiamo preferire a tutto, lo dobbiamo mettere al di sopra di tutto
Oggi si parla, da parte dei moralisti e degli psicologi, di una disposizione radicale, che è quella che dà senso alla nostra vita perchè: è la scelta. Dio ce la propone questa scelta. Dio propone se stesso con il suo amore infinito e con la sua misericordia, con le sue sollecitudini di pastore insonne, con l’ardore del suo amore di sposo, con la tenerezza del suo amore di padre. Allora, lo lasciamo entrare nella nostra vita o non lo lasciamo entrare? Lo lasciamo entrare nella nostra persona, o non lo lasciamo entrare? Perchè è chiaro che Dio È tutto e non può non essere tutto. Allora anche per noi, anche nel nostro giudizio, anche nella nostra scelta, anche nel nostro comportamento, deve essere quello che Egli veramente è.
Da una parte è una proposta perchè Dio si offre, ci chiama, ci invita, non ci forza, non ci costringe: ‘se vuoi?’ ‘Se tu vuoi’. ‘Se mi ami’. ‘Se tu mi ami’. Si tratta di dare ad un giudizio di valore, ad una scelta di fondo, e alla coerenza di stile di vita, questa, che i moralisti e gli psicologi chiamano: l’opzione fondamentale, che uno è chiamato a fare.
Allora, al primo posto, al di sopra di tutto, prima di tutto, c’è Dio e le cose sono in quell’ordine in cui Dio ha disposto le cose, oppure c’è il compromesso. Iddio ha in abominio i compromessi. Se Dio è Dio, seguitelo. Se Dio è Bahal, seguite lui. C’è un nascosto tentativo, un pericoloso tentativo di conciliare tutte le cose, di conciliare Dio e Bahal, cioè tutte quelle divinità, tutti quei valori che diventano decisivi per la nostra esistenza. In particolare il valore del sapere, dell’avere, del possedere, del potere, del godere. Non sono soltanto dei valori che toccano la vita pubblica, che toccano il costume degli altri. Sono tutti valori o pseudo-valori che si insinuano anche nella nostra coscienza, anche nel nostro spirito, anche nel profondo di noi stessi ,e ci condizionano, e perciò ci deve essere molta chiarezza in ciascuno di noi. Questa chiarezza la dobbiamo fare non ,semplicemente, con un lavoro psicologico ma con un impegno di fede e sostenuti dai doni dello Spirito.
Un giudizio di valore noi non lo possiamo fare al di fuori della fede perchè la comprensione, la cognizione, la conoscenza del valore di Dio, del valore del suo amore non lo possiamo avere per raziocinio o per esperienza corrente. E’ soltanto lo Spirito che, illuminando la nostra intelligenza con i doni dell’intelletto, della sapienza e della scienza, ci introduce in tutta la verità. gradatamente, giorno per giorno, ma con sicurezza, a scoprire che cos’è Dio , che cos’è l’amore di Dio, chi è Dio in confronto di qualsiasi persona, che cos’è l’amore di Dio in confronto di qualsiasi altro valore. Egli illumina la nostra mente,illumina il nostro cuore: perchè è un problema di conoscenza, nel senso biblico di comprensione con tutto il nostro essere, e non semplicemente con l’intelletto.
Tutto il nostro essere deve essere comprensivo da questo punto in avanti non si può più leggere -rumori sovrapposti- rumori vari fino al punto in cui riprendo a scrivere………..valori perchè si possa essere , e noi possiamo vivere, con piena coscienza e con piena libertà , il nostro “si” .
Questa mattina abbiamo parlato di un certo restio a interiorizzare la nostra vita. E’ naturale che, rimando alla superficie, Dio non sarà mai Dio per noi. Lo sarà,si, in qualche modo, ma non incide nella nostra vita fino a farci decidere totalmente per lui, senza escludere niente. e nessuno. Ma, niente e nessuno si deve prendere il posto di Dio o deve prendere quel posto che Dio gli ha dato nellíordine della salvezza.Tutta la persona è coinvolta. Dio ci ha creati così…….riprendono i disturbi della cattiva incisione. Probabilmente si potrà ritentare la lettura con mezzi migliori di quelli che oggi posseggo
36 S.Simone