Monsignor Carlo Ferrari

La speranza è una conseguenza della Fede

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…a questa utopia,  a questa specie di escatologia,  quante altre ne sono nate.  Provate a leggere  l’Utopia di Ernst Bloch delle edizioni della Cittadella.  E’ un libro un pò difficilino.   Ad un certo punto, essendo un marxista,  sbatte contro il muro dell’al di là e cerca di aggirarlo come un animale rinchiuso in una gabbia.  Ma è interessantissimo.  Quindi non dobbiamo lasciarci portare via ciò che è eminentemente evangelico.  Noi,  la speranza la abbiamo lasciata da parte.  La speranza è più o meno la fiducia,  quando si prega,  di ottenere la grazia da Santa Rita.  No.  La speranza è un’atteggiamento della Fede, una conseguenza della Fede perchè Dio  sta al di là, sta al fondo,  ci attende, ci fa camminare e il senso della vita è quello dell’esodo.  Un cammino senza senso,  alle volte,  di cui non si intravede la meta con pochissime soste, con molti guai e poche consolazioni.

Un ultimo punto poi lascio stare.   Ognuno di noi, in un momento determinato della sua esistenza, che potrebbe essere oggi, domani, deve compiere  quella  che gli psicologi chiamano l’opzione fondamentale.   Fare la propria scelta, dire il suo “si”.   Ma il “si” che equivale una esistenza.  La scelta che equivale al senso della sua vita, che va nel senso delle esigenze del Vangelo,  -o se volete- del riferimento a Nostro Signore Gesù Cristo.  Così che, la lancetta di quella bussola che è il nostro cuore sia sempre orientata verso questo “nord” che è Nostro Signore Gesù Cristo.  In tutte le vicende, in tutte le circostanze, in tutte le situazioni, in tutte le alternative,  la lancetta oscilla.  Prendete in mano la bussola, prima che la fermiate proprio sul “nord” ci vuole il suo tempo! specialmente se la tenete in mano e avete passato la sessantina…Se la mettete sul tavolino ci sono i sussulti del terremoto….Noi siamo sempre…Capita che la lancetta a volte impazzisca, nel trovare il suo punto di orientamento, perchè c’è una attrattiva di qui, una attrattiva di là, c’è un valore di qui c’è un valore di là, c’è un sentimento, c’è una persona, c’è un lavoro, c’è qualche cosa, c’è il mondo. Le oscillazioni non importano. Che importa è che la tendenza sia quella. In definitiva: Nostro Signore Gesù Cristo.
Provate alla mattina quando vi svegliate, dove va a finire il vostro cuore più che il vostro pensiero.  Il vostro pensiero è ancora nelle nuvole. Perchè vi piace alzarvi? Non è che vi piace alzarvi!… Ma perchè vi piace  che ci sia la giornata davanti a voi? Perchè incontrerete quella persona, perchè farete quel lavoro, perchè finirete quel lavoro, perchè potrete leggere quel libro? Si, sono tutti dei perchè parziali che ci possono stare. Vigilate. Che il primo perchè sia: perchè Gesù vi attende.
Ho detto dell’atteggiamento di Dio. Lo dice Gesù: sta alla porta. Alla porta del cuore e bussa con discrezione, non con impazienza, con rispetto e chiama coi nomi più dolci,  i nomi del cantico dei cantici. E aspetta che noi apriamo. E, se qualcuno apre: io e il  Padre mio entreremo da lui e ceneremo presso di Lui. Cenare insieme. Una immagine!
I mantovani  sono famosi per le cenette.  Ma, lasciatemi dire, i mantovani sono degli amiconi,  però, veri amici… un pò poco…Comunque. Il Padre e Gesù: “entreremo presso di lui e ceneremo con lui”.
Ma noi adesso andiamo a pranzo.