Seminario 23 Dicembre 1982 giorno di ritiro
Gesù viene a Betlemme. Gesù viene nel nostro cuore. Dobbiamo prepararci alla venuta di nostro Signore Gesù Cristo, che é venuto nella storia, che viene nel mistero della nostra vita, che verrà nella gloria definitiva per portare con sè tutti quelli che ha raccolto in questo mondo.
Sarà mandato l’angelo a radunare tutti quelli che sono stati “segnati”. Gli angeli sono una espressione per indicare coloro che nella storia dell’umanità hanno avuto nei confronti dei loro fratelli, un compito al servizio della loro fede, sono coloro ai quali il Gesù di Betlemme, il Gesù della grazia, il Gesù della gloria dice nella sua chiesa: “Fate questo in memoria di me”. Intorno alla Eucarestia sono raccolti i dispersi figli di Dio per fare di loro una sola famiglia. In questa celebrazione ci sono delle persone deputate da nostro Signore Gesù Cristo, mediante la chiesa, che servono all’altare perché i loro fratelli, comunicando all’unico pane formino un solo corpo, una sola famiglia.
Miei cari ordinandi, vi preparate ad un servizio, ad un sacerdozio, ad un mandato per i vostri fratelli e siete come Maria che é andata dalla cugina Elisabetta. Maria piena di grazia porta il dono di Dio alla cugina. Noi nella grazia di Dio, alimentata quotidianamente con la meditazione della Parola e nella celebrazione liturgica, dobbiamo essere coloro che fanno sussultare i nostri fratelli perché abbiamo il privilegio di portare Gesù con la nostra persona.
Cristiani di Cristo.
Cristiani di Cristo crocifisso.
Cristiani di Cristo per le vie del mondo.
Cristiani di Cristo che ci dà la forza di non conformarci a questo mondo.
Cristiani di Cristo al servizio dell’altare dove partecipiamo, in qualche grado e natura, il sacerdozio di nostro Signore Gesù Cristo.
Lettore, accolito e diacono che vi preparate a servire all’Altare, ad annunciare la Parola del Signore, a dire il senso della Parola di Dio, a distribuire il pane eucaristico, siete conformi a Gesù Cristo? Siete conformi alla Parola di Dio? Siete coloro che sanno che le vittime non salgono più il monte, ma vale il sacrificio personale?
Noi siamo dei segni nella Chiesa. Portiamo in noi la forza che ci viene dalla mediazione della Chiesa e dall’imposizione delle mani, per attirare tutti i nostri fratelli e insieme unirci a Gesù Cristo, che ha fatto l’offerta di se stesso una volta per sempre e tutti i giorni per ciascuno di noi. Ecco la ricchezza e il senso di questa celebrazione liturgica.
Voi, fratelli e sorelle di questi promossi nella chiesa, dovete accogliere la presenza di Gesù Cristo come si manifesta nella persona di questi fratelli, dovete accogliere l’invito di esercitare il vostro sacerdozio regale ed offrire voi stessi sull’altare per le mani del ministro della Chiesa perché tutti i nostri sacrifici siano uniti all’unico sacrificio di nostro Signore Gesù Cristo e valgano per la salvezza del mondo.
Il mondo ha bisogno di salvezza. Sotto i portici c’é tutto un fermento di persone lontane da questi pensieri, lontane da queste realtà, lontane da questa grazia. Anch’essi capiranno qualche cosa della vita cristiana e accoglieranno Gesù, nella misura in cui noi sapremo stare in mezzo a loro come portatori di Gesù.
OM 703 Ordini minori 82
Seminario di Mantova, 23 Dicembre 1982