Conclusione dell’opuscolo offerto per il suo 80° compleanno
– Fasano 1990 –
Concludiamo con due affermazioni che riguardano la donna.
La prima: se la donna assolvesse nel mondo il compito che le è proprio, il mondo certamente sarebbe più umano; mentre l’uomo è impegnato nella tecnologia fatta di misure e di calcoli, la donna è più propensa a ciò che il mondo esige come amore, delicatezza, tenerezza, intuito.
La seconda: l’amore che la donna deve esprimere, sia soprattutto tenerezza. Riporto una testimonianza singolare di mons. Ancel, iniziatore in Francia dei preti operai ed egli stesso unico vescovo operaio. Negli ultimi anni della sua vita non parla che di Dio e della sofferenza umana. Sente grande nostalgia della tenerezza di Dio. Queste le sue parole: «Penso molto ai malati e a tutti quelli che conoscono la solitudine… I malati hanno bisogno di tenerezza. Dio ama tutte le sue creature con tenerezza».
Ecco la donna con tutte le sue prerogative di fronte al mondo di oggi, che attende di essere vivibile!
ST 396 Donna 90 – 06