finché dura il vostro amore vicendevole
Cristo è in voi
il Padre è in voi per mezzo dello Spirito
festa delle famiglie a Medole 1990
Carissimi, il nostro don Dino ha già espresso i nostri sentimenti. Naturalmente sono lieto di essere qui, quasi come un membro delle vostre famiglie.
Siamo nel tempo di Pasqua. Gesù è ancora con i suoi discepoli e dice: “Se vi amerete, anche il Padre mio vi amerà e io e il Padre verremo presso di voi e rimarremo in voi”. Il tema della famiglia è veramente una espressione di questo brano
che Gesù ha detto ai suoi discepoli.
“Se ascolterete le mie parole, il Padre mio vi amerà e noi verremo a voi e rimarremo presso di voi”: E’ un pensiero veramente straordinario, ma raramente ci pensiamo. Noi siamo abituati alla presenza del Signore nell’Eucaristia, soprattutto quando veniamo in chiesa, nella nostra stupenda chiesa, ma le Divine Persone per l’azione dello Spirito Santo, che tutti noi indistintamente abbiamo ricevuto il giorno del nostro Battesimo, sono veramente in noi e ci danno la capacità e la forza di volerci bene gli uni gli aItri.
Voi papà e voi mamme certamente vi volete bene, ma il bene che dovete volervi vicendevolmente è quello che deriva dal vostro Battesimo, che deriva dallo Spirito che è in voi. Questa forza, questa grazia di stare insieme e di volervi sempre bene nel nome del Signore, deriva proprio dalla Pasqua, cioè dal passaggio di Cristo dalla morte alla risurrezione. Non c’è un altro fatto nel Nuovo Testamento – dove si insista maggiormente- della forza della risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Paolo addirittura dice: “Se Cristo non fosse resuscitato sarebbe vana la nostra predicazione, sarebbe vana la nostra fede”.
Allora noi dobbiamo pensare, fratelli, che il sacramento del Matrimonio non è stato un atto giuridico: un “sì” legale, ma un momento di grazia, e che la forza del sacramento non c’è solo per un momento, ma c’è per tutto il tempo in cui rimane il segno dell’amore. Io vi esorto, a volervi bene vicendevolmente. Per vostro conforto pensate che la forza di amarvi vicendevolmente vi viene dalla morte e resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, quindi avete la certezza, la grazia, il dono, la forza di continuare a volervi bene. Naturalmente la famiglia non è soltanto il papà e la mamma, ma sono anche i figli e le figlie. Allora pensate che l’amore che vi volete tra di voi è quello che sostiene i vostri figli.
Io allargo l’orizzonte oltre Medole. C’è una usanza, di per sé molto buona e anche bella, di fare dei regali ai figli. Ma i regali sono delle cose. Voi dovete regalare non tanto l’amore per loro con dei regali. Il dono più grande è quello di papà e di mamma che si vogliono bene. E i figli lo sentono. Sentono che il papà e la mamma si vogliono bene e ritornano volentieri alle loro case.
Ho detto: allargo l’orizzonte. Quanti poveri giovani oggi commettono tutto quello che voi sapete! Ma perché? Perché quando ritornano a casa non constatano che il papà e la mamma si vogliono veramente bene. E i papà e le mamma che non si vogliono bene sono una tristezza, perciò fuggono e cercano altrove – voi sapete dove!, quel senso di benevolenza di cui tutti noi abbiamo bisogno.
Ora continuiamo la celebrazione della santa Eucaristia. Qui sull’altare ci sarà il pane e il vino che diventeranno poi il corpo dato e il sangue dato di Gesù risuscitato. E’ qui – nella frequenza alla santa Eucaristia, passione e morte del nostro Salvatore – dove dovete attingere la capacità di amarvi ogni giorno con dolcezza e tanta comprensione, sapendovi perdonare quando le cose stanno in un certo contrasto. I vostri figli faranno la constatazione del vostro amore per loro nel vostro amore tra di voi.
Ora faremo la professione della nostra fede nella passione, morte e nisurrezione del nostro Signore e poi ci accosteremo e riceveremo la forza che viene dall’Eucaristia, dove è presente sempre il nostro Signore. Ma vi lascio questo ricordo: finché dura il vostro amore vicendevole, Cristo è in voi, il Padre è in voi per mezzo dello Spirito, per la grazia del Battesimo e del Matrimonio.
in questa omelia c’è la collaborazione di don Dino
OM 655 famiglia 90